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NBA Finals

NBA Finals: Curry predica nel deserto, i Raptors espugnano la Oracle Arena

Nonostante i 47 punti del numero 30 dei Warriors, i Raptors non sprecano la ghiottissima occasione di tornare a condurre approfittando delle pesanti assenze di Golden State

Toronto Raptors 123 – 109 Golden State Warriors

[Raptors in vantaggio 2-1 nella serie]

Con Thompson e Durant fermi ai box, vincere era poco meno che un obbligo per i Raptors. Missione compiuta e niente da fare per i ragazzi di coach Kerr, a cui non basta una prestazione stellare di Steph Curry, che chiude con 47 punti (14 su 31 dal campo), 8 rimbalzi e 7 assist, per avere la meglio sugli ospiti. Con tutta probabilità, l’assenza di Thompson in difesa e la grande serata al tiro dei Raptors (44,7% dalla lunga distanza per la squadra di coach Nurse) sono stati i fattori che hanno indirizzato la gara in favore degli ospiti, in attesa di una Gara-4 che si preannuncia decisamente scoppiettante.

Primo quarto

Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, la tripla di Draymond Green corta di almeno mezzo metro non lascia presagire nulla di buono per i padroni di casa, ma per loro fortuna ci pensa Curry a realizzare i primi 2 punti della squadra dopo aver catturato il rimbalzo offensivo. Difesa dei Warriors molto aggressiva fin dai primi minuti, nel corso dei quali i Raptors beneficiano di due viaggi in lunetta che valgono loro 4 punti; dall’altra parte, Curry sfida Lowry con una tripla contestata che trova in qualche modo la via del canestro. Bastano due minuti di gioco ai Raptors per prendere le misure ai rimaneggiatissimi avversari: Siakam fa un buon lavoro sotto le plance e, con la complicità di Leonard e Green, porta i suoi sul 17-10 a sei minuti dall’intervallo. Curry accorcia le distanze con la penetrazione al ferro prima e la tripla in uscita dal blocco poi, ma dall’altra parte Gasol e Lowry rispondono presente. La tripla di Danny Green riconsegna ai Raptors la doppia cifra di vantaggio, immediatamente ridotta da McKinnie dall’arco. Gioco da tre punti per Leonard da una parte e Draymond dall’altra, appena prima che Curry dall’arco faccia esplodere la Oracle Arena a 16 secondi dal termine.

C’è ancora tempo però per un’altra tripla, quella di Danny Green, che fissa il risultato sul 36-29 per i Raptors.

 

Secondo quarto

Siakam apre le danze in post basso, seguito a ruota da un DeMarcus Cousins non in grandissimo spolvero che però aggiunge in qualche modo due punti alla causa. L’impressione è che i Raptors stiano facendo di tutto per ufficializzare la fuga, ma Golden State per il momento regge l’urto e continua a galleggiare sui dieci punti di svantaggio: tripla di Green, penetrazione di Siakam, e altra tripla di Lowry, mentre dall’altra parte Cook e Draymond tengono vive le speranze dei padroni di casa.

Ancora Lowry dall’arco per il 55-42 a poco meno di 3 minuti dall’intervallo lungo, ma Curry non ci sta e si mette in proprio, realizzando una tripla contro cui la difesa dei Raptors non può nulla. Lowry mette a ferro e fuoco la metà campo avversaria andando al ferro a tutta velocità, mentre dall’altra parte l’alley-oop sull’asse Cook-Igoudala vale il 60-52 con cui le due squadre tornano negli spogliatoi.

 

Terzo quarto

Leonard prima e Gasol poi riportano Toronto a condurre per più di dieci punti, quota immediatamente ritoccata dalla tripla di Igoudala, eroe di una Gara-2 vinta da dei Warriors che sembrano essere dei lontanissimi parenti dei giocatori che in questo momento arrancano sul parquet della Oracle Arena per tenere testa agli ospiti. Curry realizza 4 punti per il -7, ma la tripla di Leonard rende vani gli sforzi del numero 30 di Golden State. Ancora Iggy dalla linea da tre punti, la stessa da cui Lowry realizza la tripla del 72-62.

https://twitter.com/warriors/status/1136463606843727872

Altra tripla di un indemoniato Curry, che poi batte l’intera difesa dei Raptors concludendo al ferro. Igoudala risponde al canestro di Leonard, ma a giudicare dal tiro decisamente contestato realizzato da Van Vleet sembra proprio che il gap tra le due squadre non sia destinato ad essere ricucito. Leonard dall’arco punisce la difesa di Golden State, che risponde con quattro punti del redivivo Bogut. I Raptors tentano la fuga approfittando di due triple consecutive di Danny Green, ma Bogut serve splendidamente un liberissimo Curry sotto canestro, che nell’azione successiva manda a bersaglio la tripla del 93-80 che tiene in vita i suoi. Bell stoppa Lowry al ferro, ma sugli sviluppi dell’azione Green dall’arco porta i Raptors sul +16, appena prima che un tiro libero e un canestro di Cook fissino il punteggio sul 96-83.

 

Quarto quarto

Uno scatenato Cook realizza il jumper che vale il -10; Bell stoppa Ibaka, ma sul ribaltamento di fronte Cook viene a sua volta stoppato da Green e ancora una volta da Ibaka nell’azione successiva. Archiviata la gara di stoppate, l’ex Thunder prima punisce in prima persona i Warriors per poi lanciare il contropiede che taglia le gambe ai padroni di casa. Da qui in poi è un monologo Raptors: Leonard e Lowry si fanno beffe dei rispettivi difensori e portano Toronto a condurre sul 111-94, a +17 sugli avversari, che provano a ricucire lo svantaggio con la tripla di Green. Ibaka non ha ancora finito di lavorare sporco sotto le plance e stoppa Draymond Green, che avrà modo di rifarsi nell’azione successiva, ma non prima del canestro di Gasol. 115-105 per i Raptors quando manca a meno di due minuti dal termine della gara: a chiudere virtualmente i conti ci pensa VanVleet, che realizza la tripla del +13 grazie all’assist di Leonard.

Golden State non ne ha più e sventola bandiera bianca, i Raptors conquistano una Gara-3 mai realmente in discussione.

 

Toronto Raptors: Kawhi Leonard (30 punti, 7 rimbalzi, 6 assist), Kyle Lowry (23 punti, 4 rimbalzi, 9 assist), Paskal Siakam (18 punti, 9 rimbalzi, 6 assist), Danny Green (18 punti, 5 rimbalzi)

Golden State Warriors: Steph Curry (47 punti, 8 rimbalzi, 7 assist), Draymond Green (17 punti, 7 rimbalzi, 4 assist)

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