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Le foto che hanno fatto la storia della NBA

Tredici nuovi possibili sfondi per il vostro smartphone

Se masticate anche solo un po’ di basket USA, i vostri occhi si saranno certamente fermati per diverse volte su almeno una fotografia a tema NBA. Su internet ce ne sono a migliaia ed esse hanno, in modo più o meno rilevante, contribuito all’idea che vi siete fatti della Lega, perché spesso riescono a catturare momenti che un video o la diretta della partita non riescono a rendere altrettanto evocativi.

Quando fino a 15/20 anni fa internet sì esisteva, ma non era ancora così sviluppato, per capire cosa stesse succedendo oltreoceano bisognava comprare una rivista piena di foto che raccontavano particolari momenti, e si poteva solo lavorare con l’immaginazione e fare affidamento sulle parole del giornalista incaricato di scrivere l’articolo. È forse proprio grazie alla fantasia degli appassionati che alcune di queste fotografie sono diventate talmente iconiche da entrare non solo nella storia della Lega, ma anche nell’immaginario collettivo delle persone che non seguono abitualmente il basket.

Le schede seguenti sono perciò state pensate come una sorta di album fotografico da sfogliare in ordine cronologico: in ognuna di esse vedrete una foto, di cui potrete leggere i dettagli, le origini e i motivi per i quali questi tredici scatti sono diventati così importanti per la NBA.

 

13. I 100 punti di Chamberlain

Anno dello scatto: 1962

Evento/occasione dello scatto: Wilt Chamberlain stabilisce il record di punti segnati in una singola partita

Si tratta forse della foto più importante per la storia della Lega, poiché testimonia l’esistenza di un record così surreale da non apparire nemmeno lontanamente raggiungibile, soprattutto perché all’epoca non esisteva ancora l’arco del tiro da tre punti.

La partita del 2 marzo 1962 fra i Philadelphia 76ers di Chamberlain e i New York Knicks infatti non venne trasmessa da nessuna emittente televisiva – negli anni ’60 l’NBA era ancora un campionato agli albori, piccolo e semisconosciuto – così come non venne fatta alcuna ripresa. L’affluenza quella notte fu di sole 4124 persone. Della partita esistono solamente alcune introvabili registrazioni audio dell’ultimo quarto, o almeno questo è quello che sostiene Wikipedia.

L’esperto statistico Harvey Pollack pare sia stato l’unico ad aver redatto il tabellino di quella notte, e fu proprio lui, al termine della partita, a prendere un foglio su cui scrisse il numero 100, il quale poi venne immortalato tra le mani di Chamberlain dalla macchina fotografica di Paul Vathis. Lo scatto è dunque l’unica testimonianza tangibile (se si esclude il tabellino di gioco) di quel record, che resiste ancora oggi: il giocatore ad essersi avvicinato di più è stato Kobe Bryant con i suoi 81 punti la notte del 22 gennaio 2006 contro i Toronto Raptors.

LEGGI ANCHE: L’NBA dei nostri nonni: Wilt Chamberlain, “larger than life”

 

Credits to AP Photo/Paul Vathis, file

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