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Risultati NBA, i Cavs affondano Toronto, i Clippers umiliano Boston

Vittorie importanti in chiave classifica per Houston, Brooklyn e OKC. Washington ci prova fino alla fine per i playoff

(41-26) Oklahoma City Thunder 98 – 89 Utah Jazz (37-29)

In una serata nervosa Russell Westbrook litiga con i fan di casa ma riesce a condurre i suoi Oklahoma City Thunder alla vittoria sul campo degli Utah Jazz.

Dopo alcuni minuti di equilibrio OKC prova a scappare portandosi sul 22-14 ma le triple di Royce O’Neale e Jae Crowder riportano immediatamente i Jazz a contatto. Nel secondo quarto i Thunder mettono la freccia per davvero, arrivando all’intervallo lungo sul +13. Utah riduce lo svantaggio nel terzo quarto tornando a -5 (60-55 dopo il layup di Donovan Mitchell) ma Oklahoma City scappa di nuovo, e all’inizio dell’ultima frazione tocca il massimo vantaggio (+17) con la tripla di Abel Nader che vale l’80-63. Utah, che tira tantissimo da tre (43 triple tentate, il 50% dei tentativi a canestro dei Jazz) ma con una percentuale non esaltante (30%) riesce soltanto a rientrare a -9 e consegna la vittoria agli uomini di coach Scott Brooks.

Oklahoma City conta sui 23 punti, 11 rimbalzi e 8 assist di Russell Westbrook, oltre che sui 24 punti e 7 rimbalzi di Dennis Schroeder e sui 14 con 11 rimbalzi di Paul George. Per Utah non è abbastanza la prova da 25 punti di Donovan Mitchell, né la doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi di Rudy Gobert, o i 17 punti e 8 rimbalzi di Royce O’Neale.

(41-27) Boston Celtics 115 – 140 Los Angeles Clippers (39-29)

Nella serata in cui Lou Williams è diventato il più prolifico realizzatore in uscita dalla panchina della storia NBA, i Los Angeles Clippers distruggono i Boston Celtics privi di Jayson Tatum. Per la prima volta nella gestione di coach Brad Stevens i biancoverdi subiscono 140 punti, ed è soltanto la quarta volta che succede dal 1990. È invece la seconda miglior prestazione offensiva dal 2000 per i Clippers, che avevano fatto meglio solo nella clamorosa vittoria per 142-94 sui Lakers nel marzo 2014.

I Clippers scappano già dal primo quarto, quando grazie ai 13 punti di Danilo Gallinari riescono subito a portarsi avanti 25-19. All’inizio della seconda frazione i Celtics provano a riavvicinarsi grazie a Terry Rozier, e tornano anche a -3 prima che un parziale di 9-0 di Los Angeles frustri le loro ambizioni, portando i Clippers sul +12 con poco meno di 10 minuti sul cronometro. Sul finire del quarto Boston torna a farsi vicina, con Kyrie Irving che si fa principale promotore del parziale di 8-3 che riporta i Celtics sul -4 (46-42), ma di nuovo i Clippers segnano 9 punti consecutivi, e ritornano a distanza di sicurezza, chiudendo sul +13 all’intervallo lungo (62-49). Nel secondo tempo tutto quello che Boston riesce a fare è tornare per qualche istante a -9, quando una tripla di Gordon Hayward porta il risultato sull’81-72, ma i Clippers non si voltano più indietro: in vantaggio 101-85 all’alba dell’ultima frazione, nel quarto quarto gli uomini di Doc Rivers non fanno che aumentare il divario fino anche al +30, prima di attestarsi sul definitivo +25.

Prestazione storica di Lou Williams, che con 34 punti supera Dell Curry nella speciale classifica delle riserve più prolifiche di sempre. Importante anche la prestazione da 25 punti di Danilo Gallinari, e da 20 punti di Montrezl Harrell. Per i Celtics non sono abbastanza le prove da 26 punti di Terry Rozier, da 22 di Jaylen Brown e da 18 con 11 assist di Kyrie Irving.

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