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NBA, LeBron supera MJ nella classifica dei migliori marcatori

Nella sconfitta dei suoi Los Angeles Lakers contro i Denver Nuggets, LeBron James ha raggiunto i 32311 punti in carriera, superando Michael Jordan nella classifica dei marcatori all-time

Nonostante la sconfitta – la quarta consecutiva – contro i Denver Nuggets, che riduce ulteriormente le speranze dei Los Angeles Lakers di raggiungere i Playoff, nella notte LeBron James ha comunque avuto modo di sorridere.

Durante la gara, infatti, che ha concluso a 31 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, The King ha superato Michael Jordan nella classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi in NBA. Con 32311 punti segnati in 16 anni di carriera, LeBron è salito in quarta posizione, dietro solo alle leggende Kareem Abdul-Jabbar (38,387), Karl Malone (36,928) e Kobe Bryant (33,643). Raggiungere Abdul-Jabbar sembra davvero un’impresa impossibile a 34 anni, anche per il Re, ma i 1300 punti che lo dividono da Kobe potrebbero essere il prossimo passo.

Nelle interviste post-partita, James ha spiegato quanto Jordan (32292 punti) sia stato importante per lui:

“Per un ragazzino da Akron, Ohio, che ha bisogno di ispirazione… è stato MJ il ragazzo (che ha ispirato) me.”

Dopo aver segnato i punti 13 e 14, quelli del sorpasso, LeBron si è seduto in panchina a celebrare il momento.

Nelle sue scarpe, inoltre, The King ha scritto un messaggio proprio per lo stesso Jordan:

https://twitter.com/brkicks/status/1103520703666634757?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1103520703666634757&ref_url=https%3A%2F%2Fbleacherreport.com%2Farticles%2F2823908-lebron-james-michael-jordan-my-inspiration-after-passing-him-on-scoring-list

Durante i Playoff del 2017, LeBron aveva già passato MJ come leader per punti nella storia della post-season NBA, arrivando a 6911. Già allora, parlando con Joe Vardon di Cleveland.com, James aveva spiegato quanto Jordan fosse stato un punto di riferimento durante la sua crescita:

“Prima di tutto, io indosso questo numero per Mike. Penso di essermi innamorato del gioco grazie a Mike, semplicemente guardando cosa era capace di realizzare. Quando stai crescendo e vedi Michael Jordan, è quasi come un dio. Quindi, non avrei mai pensato di poter essere Mike. Ho iniziato a concentrarmi su me stesso, su altri giocatori e altre persone attorno al mio quartiere perchè non avrei mai pensato di poter arrivare allo stesso livello in cui era Mike.”

 

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