I Memphis Grizzlies volano sulle ali di Mike Conley per cogliere la loro seconda vittoria consecutiva. In quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita con la maglia dei Grizzlies il playmaker mette in campo una prestazione solida per battere dei mai domi Minnesota Timberwolves.
Memphis approccia la partita con raro agonismo, e nei primi 7 minuti si porta subito sul 23-4. Minnesota prova a rientrare, ma i Grizzlies mantengono le distanze e chiudono il primo quarto avanti 32-19. Un vantaggio che rimane stabile anche nella seconda frazione, con le squadre che vanno all’intervallo lungo sul 66-54 per Memphis. Nel terzo quarto la partita cambia direzione. Grazie agli sforzi di Karl Anthony Towns e Andrew Wiggins prima, e di Luol Deng e Gorgui Dieng dopo, Minnesota torna a -2 (85-83) all’alba dell’ultimo, decisivo periodo. Memphis prova a scappare di nuovo a inizio quarto quarto, e tocca anche il +10 (101-91) con la tripla di Julian Washburn, ma un parziale di 9-0 nell’ultimo minuto permette ai Wolves di acciuffare il pareggio (106-106) con i liberi di Towns a 15.4 secondi dalla fine. La partita sembra destinata all’overtime, ma Josh Okogie commette fallo su Justin Holiday, che si avvia in lunetta con la massima fiducia e infila i due liberi che risolvono la gara.
Partita straordinaria di Mike Conley (25 punti, 9 assist, 3 rimbalzi) che dimostra ancora una volta tutto il suo amore per Memphis e trascina, con Jaren Jackson jr (23 punti, 6 rimbalzi), Ivan Rabb (19 punti, 11 rimbalzi) e Justin Holiday (17 punti, 9 rimbalzi) i Grizzlies alla vittoria. A Minnesota non bastano la doppia doppia di Karl Anthony Towns (26 punti, 18 rimbalzi) né le prestazioni di Dario Saric (22 punti, 7 rimbalzi) e Luol Deng (18 punti, 7 rimbalzi).
(22-32) Orlando Magic 122 – 132 Oklahoma City Thunder (34-19)
Partita a punteggio molto alto in quel di Oklahoma City dove Russell Westbrook fa registrare una tripla doppia (la settima consecutiva, la ventesima in stagione), utile stavolta a portare la squadra al successo contro gli Orlando Magic.
Nel primo tempo i floridiani giocano meglio e tirano molto bene (58% dal campo) e grazie anche ai 15 punti di Aaron Gordon sono avanti 69-62 all’intervallo lungo. Un’inerzia che sembra protrarsi anche nel terzo quarto, quando i Magic arrivano sul 79-67, costringendo coach Billy Donovan a chiamare timeout. I Thunder rientrano con una decisione diversa e girano la partita. Quando Jerian Grant schiaccia a canestro su lob di Paul George e porta lo svantaggio di OKC a -3 (81-78) sono i Magic a chiamare timeout, ma il risultato non è paragonabile. I Thunder continuano infatti la loro marcia, sulle ali di un Westbrook che ottiene la tripla doppia quando sul cronometro ci sono ancora 3.33 minuti del terzo quarto. OKC infila un parziale di 29-10 e all’alba dell’ultima frazione conduce 98-92. L’ultimo quarto riserva poche sorprese. I Magic provano a rimanere in partita, e sembrano riuscirci quando Terrence Ross ruba un pallone e lo trasforma nella tripla del 128-122 con 31 secondi da giocare, ma Orlando non riesce più a segnare e la partita si chiude con i liberi di Westbrook e George.
Russell Westbrook chiude a 16 punti, 15 rimbalzi e 16 assist, mentre Paul George segna 39 punti, Dennis Schroeder 20 e Jerian Grant 19. Per i Magic Evan Fournier infila 25 punti, e Aaron Gordon 18 con 10 assist, ma Orlando commette ben 29 falli, e si vede espellere due giocatori per questo motivo. I Thunder sono bravi a sfruttare ogni occasione e portano meritatamente a casa il match.
