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Risultati NBA: Siakam fa impazzire Toronto, Kuzma fa il LeBron. I Wizards conquistano Londra

Vittorie allo scadere per Wizards e Raptors, mentre i Lakers battono OKC all’overtime. Bene Charlotte, benissimo Sixers e Nuggets, che proseguono la marcia verso i Playoff.

(30-16) Philadelphia 76ers 120-96 Indiana Pacers (29-15)

Scontro ad alta quota nella Eastern Conference, con i Sixers di coach Brett Brown che in quel di Indianapolis strappano una vittoria preziosissima in ottica Playoff. Dopo una prima metà di gara sostanzialmente equilibrata, un parziale di 8-0 fatto registrare dagli ospiti dà il via alla fuga di Philadelphia e costringe coach McMillan a chiamare un timeout che però non sortirà gli effetti sperati. Sei triple di J.J. Redick, unite alla solidità di Butler ed Embiid – autore di una magistrale prova da 22 punti, 13 rimbalzi e 8 assist – hanno fatto sì che Phila prendesse il largo senza che Oladipo e compagni potessero in qualche modo opporsi. Soddisfatto anche il terzo tenore Ben Simmons, che ha dichiarato che lui e i suoi compagni sono ormai in grado gestire al meglio gli spazi nella metà campo avversaria e stanno iniziando a divertirsi sul serio.

Alla luce dei 40 assist complessivi consegnati stanotte, i fatti sembrano dargli ragione: bella vittoria di squadra per i Sixers, che puntano dritti al sorpasso dei Pacers al terzo posto ad est. Niente da fare per i padroni di casa, a cui non bastano i 27 punti messi a segno da Thaddeus Young, complice anche un Oladipo decisamente poco ispirato – 15 punti e 7 assist per lui – almeno rispetto al solito.

 

(11-35) Phoenix Suns 109 – 111 Toronto Raptors (34-13)

Un piccolo, ma decisivo, errore di calcolo. Potremmo riassumere così il finale di una partita ad alto tasso di emozioni giocata a viso aperto da Suns e Raptors. Un canestro sulla sirena di un evidentemente insospettabile Pascal Siakam in versione go-to guy fa esplodere l’Air Canada Centre, con gli ospiti che, per ammissione dello stesso coach, si erano immaginati un ben altro finale di gara. “Siamo rimasti spiazzati. Personalmente pensavo che fosse Lowry a prendersi l’ultimo tiro” ha dichiarato Igor Kokoshov.

Partita sempre aperta a nuovi stravolgimenti dal primo all’ultimo secondo, con i padroni di casa che, dopo aver chiuso il primo quarto in vantaggio per 32 a 20, hanno subito la rimonta di Booker e compagni, arrivati a condurre la gara nel corso della terza frazione di gioco. A complicare i piani di coach Kokoshov ci ha poi pensato Josh Jackson, che si è beccato il secondo tecnico della sua partita per non aver preso benissimo un fallo fischiato ai suoi danni dagli arbitri, la cui decisione nella circostanza si è poi rivelata corretta. Come ha giustamente ammesso Kokoshov, per battere una squadra del calibro dei Raptors è necessario essere perfetti, e i giovani Suns, anche solo per un soffio, non lo sono stati. Non sono bastati i 30 punti di Booker e i 15+17 di Ayton per avere la meglio sui padroni di casa, che possono ringraziare l’ormai solito Ibaka – 22 punti e 6 rimbalzi per lui – e l’idolo di casa Kyle Lowry, che al di là della consueta ottima prestazione scollina quota 5000 assist in carriera, diventando uno dei dieci giocatori ancora in attività a poter vantare un simile traguardo.

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