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Embiid scontento: “Non mi sento più importante negli schemi offensivi”

Il lungo dei Philadelphia 76ers non è contento di come viene utilizzato in campo da coach Brown

I Philadelphia 76ers sono una delle top squadre della Eastern Conference di questa stagione e, con l’arrivo di Jimmy Butler, la qualità del roster ne ha beneficiato ulteriormente aggiungendo un giocatore All-Star in grado di prendere “tiri pesanti” nei momenti più caldi del match, vincendo 9 delle ultime 12 partite dal giorno della trade.

Questo ha portato ad un riassetto degli schemi offensivi che, ovviamente, dovevano tenere conto del peso di Butler, togliendo spazio a chi, negli ultimi anni, era l’assoluto protagonista sul parquet: Joel Embiid.

Nell’intervista rilasciata a Keith Pompey, giornalista del Philadelphia Inquirer, Embiid ha parlato della situazione attuale che lo sta portando sempre più ad uno stato di frustrazione:

“Non mi sono sentito me stesso ultimamente in campo. Penso che sia a causa di come vengo utilizzato, sono diventato un giocatore che deve allargare il campo, il lungo che deve tirare da tre punti nonostante la mia percentuale (29%) dalla lunga distanza. Nelle ultime partite coach Brown mi ha sempre fatto partire dal perimetro e questa cosa è molto frustrante perché io mi sento benissimo, ma sto giocando male”

Un calo che lo ha portato a segnare meno, basti pensare che nel periodo pre-Butler, il lungo di Phila viaggiava a 28.2 punti di media con un ottimo 48.4% dal campo, numeri che sono calati dopo l’arrivo del giocatore ex-Minnesota: sono 23.8 i punti di media con una percentuale dal campo del 43%. Numeri spiegati così dallo stesso giocatore:

“Dal giorno della trade mi sta andando tutto male. Prima mi sentivo al centro dell’attacco mentre ora non ci sono più, anche perché mi triplicano in zone del campo dove non posso fare male. Non ci sono più possessi in post per me. Dobbiamo capire cosa fare.”

Parole che fanno preoccupare i tifosi dei 76ers che rischiano di vedere uno dei loro beniamini essere sempre meno apprezzato e considerato, un rischio che non esiste secondo coach Brown il quale ha risposto così a chi gli chiedeva un commento su quanto dichiarato da Embiid:

“Non voglio rispondere a questa provocazione, i ragazzi stanno imparando a conoscersi e non vedo problemi legati alla presenza di Butler sul parquet. So che dobbiamo fare qualcosa di più per dare spazio a Embiid in attacco e fargli arrivare la palla.”

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