Seguici su

Primo Piano

Road to Draft 2018: Grayson Allen

Non fatevi tradire dalla sua faccia da ragazzino, il prodotto di Duke ha carattere e talento da vendere

Squadra: Duke (Senior)

Ruolo: Guard

2017-18 Stats Per Game:

Pts TotRebs DefRebs OffRebs Asts Stls Blks FG% 3pts FG% FT%
15.5 3.3 2.8 0,5 4.6 1.7 0.1 41.8 37 85

2017-18 Advanced:

Ast% Reb% OffReb% DefReb% TO% Usg% Blk% eFG% TS%
21.2 5.1 1.8 8 13.8 20.7 0.2 53.6 58

 

Ci trovassimo a parlare dei prospetti per il Draft 2016 probabilmente staremmo parlando di un Grayson Allen protagonista di una stagione di livello assoluto: 21.6 punti, 4.6 rimbalzi, 3.5 assisti e il 42% da tre punti. La decisione di rimanere a Duke dopo la cocente eliminazione contro Oregon al terzo turno del torneo, potrebbe essere stata rimpianta dal nativo di Jacksonville per come sono andate poi alcune cose. Le successive due stagioni sono state due annate alquanto particolari per la tradizione dei Blue Devils, che hanno deciso di puntare fortemente sul reclutamento di one-and-done player e il rendimento di Allen è sceso notevolmente.

Il giocatore è poi stato investito del ruolo di leader vista la sua esperienza da junior prima e da senior poi in confronto ai tanti freshman che si sono alternati a Durham e non sempre questa responsabilità e questa pressione è stata sostenuta nella maniera migliore. Sono stati diversi gli atteggiamenti e gli episodi di cui Allen si è reso protagonista e che gli sono valsi una certa antipatia all’interno del College Basket.

 

Punti di forza

La sua caratteristica principale è sicuramente il tiro perimetrale, tiro che è in grado di scoccare senza problemi da distanza NBA se non oltre. Nonostante le difficoltà di queste ultime due stagione le sue percentuali da oltre l’arco non sono mai scese sotto il 37%. Ogni tanto tende ad abusarne, ma le sue capacità balistiche sono fuori discussione: è molto bravo a posizionarsi negli angoli in transizione ed è altrettanto efficace in uscita dai blocchi o tirando dal palleggio. 

Tiro e personalità, queste non mancano.

L’atletismo è sicuramente un punto a suo favore. Le doti atletiche di Allen sono già state notate alle combine, in cui il giocatore di Duke ha fatto registrare dei risultati di primissimo livello, facendo salire le sue quotazioni in vista del prossimo Draft.

A questo atletismo il prodotto di Duke aggiunge un’ottimo fiuto per i tagli senza palla verso canestro, abilità poco sfruttata in quest’ultima stagione in cui ha avuto spesso la palla in mano a causa delle difficoltà di Trevon Duval.

Questo lo ha sicuramente aiutato a migliorare le doti da playmaker con i quasi 5 assist a partita a dimostrarlo. Allen ha sviluppato buone capacità di giocare il pick-and-roll (da cui però continua a preferire la conclusione personale al passaggio) e una buonissima visione in transizione sopratutto, quando c’è da imbeccare un lungo sotto canestro (Bagley e Carter sono stati due ottimi ricevitori in questa stagione).

Punti deboli

È una point guard o un tiratore? le caratteristiche portano a pensare per la seconda opzione, ma il fisico potrebbe creargli qualche patema. Grayson Allen infatti, con i suoi 193 cm, ha già mostrato in NCAA qualche difficoltà a concludere al ferro facendosi largo tra i difensori e assorbendo i contatti. Molto spesso per evitare il contatto fisico ricerca conclusioni più difficili del necessario, in equilibrio assolutamente precario. Questa fisicità potrebbe sicuramente soffrirla anche in difesa, dove molti attaccanti sarebbero in grado di portarlo vicino a canestro per sfruttare la differenza di centimetri e tonnellaggio.

Difficoltà a finire al ferro quando l’area non sgombra.

La capacità di creare dal palleggio è ancora assolutamente sotto la media: non è ancora riuscito a sviluppare un ball handling che gli permetta di sfruttare a pieno la sua velocità di gambe e l’esplosività con cui potrebbe battere gli avversari in uno contro uno. La difesa è un’altro aspetto dove gli sarà sicuramente chiesta una maggiore attitudine, sopratutto viste le sue capacita atletiche. In questa stagione sopratutto, a causa anche di una predisposizione di squadra pessima, la difesa di Grayson Allen ha lasciato spesso a desiderare.

Il suo limite più grande però, in questi quattro anni di college è  stata sicuramente la componente psicologica e la condotta in campo. Troppi gli episodi condannabili e puniti dagli arbitri per atteggiamenti violenti o antisportivi durante le partite. In quest’ultima stagione il ruolo da leader sembra averlo fatto migliorare da questo punto di vista, ma la stagione da junior è stata sicuramente un disastro da questo punto di vista.

Troppi di questi episodi hanno condizionato le sue stagioni.

Upside

In questo momento entrerebbe nella NBA come tiratore. Simile ad un altro ex alunno di Duke, JJ Redick, Allen come detto è molto bravo in uscita dai blocchi, giocando di consegnati e pick-and-roll per tirare e con la capacità di arrestarsi e tirare in corsa anche su una monetina. Ovviamente rispetto al giocatore dei Philadelphia 76ers ha delle qualità atletiche nettamente superiori e una versatilità nel poter giocare minuti anche con il pallone in mano che Redick non ha forse mai avuto, sopratutto come visione di gioco.

La convinzione è che Grayson Allen le cose migliori continuerà a farle vedere giocando lontano dalla palla, con la sua capacità di tirare in qualsiasi modo e di tagliare verso canestro, alla Klay Thompson per fare un paragone sicuramente azzardato in questo momento. Troppe volte in questa stagione, sacrificato da Coach K nel ruolo di point guard, ha dimostrato di non essere totalmente a suo agio con la palla costantemente in mano nel gioco a metà campo. Ciò non toglie che poi con il lavoro in palestra possa diventare un giocatore più solido fisicamente, in grado di poter essere pericoloso anche all’interno di un area affollata e riuscendo a resistere ai contatti dei difensori NBA.

 

Draft prediciton

Le ultime previsioni del Mock Draft lo danno intorno alla metà del secondo giro, anche se dalle ultime posizione del primo giro a tutto il secondo si può fare una valutazione sul feeling che può esserci tra giocatore e poster più che sul valore in se dell’atleta. Su quest’ottica Allen ha cominciato ad allenarsi con i Los Angeles Lakers, che hanno sicuramente bisogno di ampliare la loro pericolosità dal perimetro e potrebbero scegliere al secondo giro con la 17esima scelta. Si è poi parlato dei Philadelphia 76ers che hanno ben 4 scelte al secondo giro e potrebbero selezionarlo con la numero 38 o 39.

Infine sono circolati rumors su un interesse dei Golden State Warriors: la squadra della Baia ha una sola scelta alla fine del primo giro e sarebbe rimasta colpita dal mix di capacità atletiche e balistiche, con l’aggiunta delle sue doti di tagliante, fondamentale tenuto molto in considerazione da Steve Kerr per il gioco della sua squadra.

Commento

Commento

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Advertisement
Advertisement
Advertisement

Altri in Primo Piano