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Cleveland Cavaliers

Playoff NBA 2018, LeBron James domina Gara 7 e Cleveland vola in semifinale

Gara 7 ha decretato l’ultima semifinalista della Eastern Conference

Dentro o fuori: questa è la terribile regola di Gara 7 che si è giocata in Ohio, e più precisamente a Cleveland, in casa del Re della NBA, contro i sorprendenti Indiana Pacers.

PRIMO QUARTO

I primi 120 secondi del match si aprono con 3 errori dalla lunga distanza e con la tensione che la fa nettamente da padrona, testimoniata dagli insoliti errori di Kevin Love ma anche dai scarsissimi tentativi di realizzazione dei Pacers, mai a canestro dal campo nonostante i tanti tiri piedi per terra. Il cartellino, manco a dirlo, è timbrato da LeBron James, quasi ad avvertire che Gara 7 è suo territorio: sono suoi i primi 4 punti dei Cavs, tutti derivanti da penetrazioni di potenza a centro area, a cui aggiunge un bell’assist per il compagno per il 9-2 che decreta il primo timeout per gli ospiti. Il primo canestro di Indiana arriva dopo 5 minuti dall’inizio di Gara 7, proprio dopo il time-out riparatorio chiamato da coach McMillan, ma la squadra di Indianapolis soffre troppo sotto canestro subendo i rimbalzi di Tristan Thompson (sono già 7 alla prima sirena) che regala possessi e punti ai suoi compagni. Tra un tecnico di Lance Stephenson (che cala la mannaia su LBJ ormai lanciato a canestro) e la guida dello stesso “Re” il primo quarto si chiude col risultato di 31 a 19 per i padroni di casa .

SECONDO QUARTO

The Chosen One lancia la riscossa anche nei primi minuti del secondo quarto, portando a 17 il suo bottino personale con un 7/7 perfetto dal campo. Indiana fatica a carburare, fatica fisicamente a reggere il passo ma i tiri (finalmente) iniziano ad entrare ristabilendo un minimo di equilibrio al punteggio (35-31 per i Cavs), frutto di un 10 a 0 di parziale alimentato da triple e tiri non forzati. Il problema però è sempre quello: LeBron James. Dopo aver “riposato” mentalmente per 120 secondi il numero 23 si rimette in moto, tutto passa dalle sue mani ed è proprio lui che regala nuovamente un vantaggio in doppia cifra ai suoi Cavaliers. Post-up, penetrazioni, jumper, and-one e assist: tutto il repertorio offensivo è li da vedersi e gli errori sono solamente quattro. Alla sirena del primo tempo Cleveland è davanti sul 54-43 con un grandissimo protagonista coadiuvato dal dominatore dell’area, Tristan Thompson.

TERZO QUARTO

Il secondo tempo si apre con il riscatto di Victor Oladipo, spettatore assente in campo nei primi 24 minuti di gioco, che ribalta la situazione grazie ad un paio di giocate offensive di ottimo livello ma soprattutto guidando una difesa che finalmente non si fa più battere troppo facilmente da LeBron & co. Dopo soli tre minuti di apertura del terzo periodo coach Lue è costretto a chiamare il timeout per rimettere le cose in ordine, Indiana è arrivata -4 (56 a 52) ma è la fragilità difensiva che ora preoccupa. Una preoccupazione che si materializza nel primo vantaggio Indiana a metà periodo quando Oladipo serve un assist al bacio a Bogdanovic per l’ennesima tripla aperta che regala il +1 agli ospiti, pienamente in controllo del match. George Hill, non al meglio, è costretto ad alzarsi dalla panchina per fare il suo ingresso in campo per aiutare i suoi compagni nonostante il dolore alla schiena, ed è lui che si incarica di gestire l’attacco Cavs. Oladipo continua lo show del terzo quarto e tra un suo canestro ed uno di LBJ la terza sirena si avvicina. Il colpo di scena, a 1 minuto dalla conclusione del periodo di gioco è il rientro negli spogliatoi di James a causa di un problema fisico. A dodici minuti dalla fine il risultato è di 76 a 74 per i padroni di casa con 38 punti del Re.

QUARTO QUARTO

Le preoccupazioni dei tifosi di casa vengono spazzate via quando vedono LeBron fare ritorno in panchina 60 secondi dopo l’inizio dell’ultimo, fondamentale, quarto. Con le riserve in campo i Cavs salgono a +10 con Love elemento importante nelle rotazioni offensive e, dopo 4 minuti, rientra anche LeBron per provare a dare la spallata definitiva agli ospiti. I Pacers, però, quando sembrano aver mollato recuperano sempre mentalmente e fisicamente, e stavolta si affidano ad un energico Turner che a sua volta esagera fino ad autoescludersi dal match a causa del sesto fallo a poco più di 4 minuti dalla fine della partita. Collison, fin qui perfetto grazie ai suoi 21 punti con un chirurgico 8/10 dal campo, riavvicina i suoi sul 97 a 90 con un bel jumper d’autorità ma Indiana non riesce a contenere la fisicità di Thompson e dello stesso James che dalla lunetta mantengono la distanza di sicurezza sufficiente a portare a casa la tanto temutissima Gara 7 con il risultato di 105 a 101.

Cleveland vola in semifinale e lo fa con un James trascendentale in grado di eliminare, quasi da solo, una Indiana che esce a testa alta, anzi altissima.

Next stop: Cleveland Cavaliers vs Toronto Raptors.

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