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Risultati NBA: i nuovi Cavs rovinano la festa a Pierce ed Irving, Rockets sempre più invincibili

I Cavaliers battono agevolmente i Celtics e Toronto è sempre più la squadra regina ad Est. Bene anche OKC e Indiana con un super Oladipo da 30 punti.

(33 – 22) Cleveland Cavaliers 121 – 99 Boston Celtics (40 – 18)

Paul Pierce è seduto a bordo campo, in attesa del ritiro della sua maglia, nella partita più attesa della notte, che vede dei Cleveland Cavaliers rinnovati nel roster – e probabilmente anche nello spirito difensivo – affrontare dei Boston Celtics apparsi un po’ in difficoltà nelle ultime uscite (due giorni fa sconfitti dai Pacers andando sotto anche di 26 punti, la settimana scorsa perdendo di 20 in casa dei Raptors). Questa volta però il campione dei Celtics non ha potuto fare nulla per evitare la brutta sconfitta della sua squadra.

E pensare che per i Cavs le cose sembrano mettersi subito male nel primo quarto, quando LeBron James si trova costretto a sedere in panchina per una dolorosa botta al ginocchio che ha fatto preoccupare in tanti. Il primo periodo viene così vinto dai Celtics per 32 – 31, con JR Smith che riesce a tenere i suoi a contatto fino al ritorno in campo di James (24 punti, 10 assist e 8 rimbalzi in 27 minuti di gioco) a nove minuti dall’intervallo, che apparso per nulla infastidito dal precedente impatto di gioco segna e fa girare la palla per i canestri decisivi per il primo tentativo di fuga della sua squadra.

 

 

Il terzo quarto si apre infatti sul punteggio di 64 – 52 per gli ospiti, e anche se Boston ci ha abituato a diverse rimonte durante questa regular season, non riuscirà più a rientrare in partita, andando sotto anche di 29 punti nel corso dell’ultima frazione di gioco. Non basta infatti il 26,3% da dietro l’arco per pensare di tenere il passo degli avversari (53,3%), così come la bassa percentuale dal campo, del 40,4% (Cleveland ha invece tirato con il 53,6%). Dunque a nulla sono serviti i 18 punti dell’ex Cavs Kyrie Irving ed i 17 di Marcus Morris, così come i 21 di Rozier in uscita dalla panchina; ottime invece per Cleveland le prove dei nuovi arrivati George Hill, autore di 12 punti, di Jordan Clarkson (17 punti) e di Rodney Hood (15 punti in 19 minuti).

 

(23 – 34) New York Knicks 113 – 121 Indiana Pacers (32 – 25)

Gli Indiana Pacers trovano la vittoria contro New York grazie ad un ispiratissimo Victor Oladipo, che chiude la serata ad un tiro di schioppo dalla tripla doppia con 30 punti, 8 rimbalzi e 9 assist, ai quali ha aggiunto 6 rubate, aiutato anche dai 20 punti di Bojan Bogdanovic e dai 18 punti e 11 rimbalzi di Thaddeus Young.

Dopo un primo quarto equilibratissimo, vinto dai Knicks per 37 – 36, i Pacers fanno registrare un break da 14 – 2 culminato con l’alley-oop di Young, che porta il risultato sul 53 – 45 in loro favore. New York torna a farsi vedere a metà del secondo periodo, ma una tripla di Stephenson (15 punti a fine serata) dà il vantaggio ai padroni di casa sul 58 – 55: da questo momento in poi Indiana non andrà più in svantaggio per il resto della gara, prendendo il largo con una spettacolare schiacciata di Oladipo poco prima della pausa lunga.

 

Nella terza frazione di gioco infatti, i Pacers trovano un parziale di 13 – 2 in apertura del quarto, arrivando anche sul +20, massimo vantaggio della partita, con un canestro di Sabonis a quattro minuti dal termine del periodo. L’ultimo quarto non vede così grandi sorprese, con i Knicks che provano a ridurre le distanze, ma il solco è troppo grande perchè la franchigia di New York possa pensare di impensierire Oladipo e compagni.

Dunque esordio amaro in maglia Knicks per Emmanuel Mudiay, dopo la trade che lo ha portato via da Denver, nonostante i suoi 14 punti e 10 rimbalzi. Sono poi molti i giocatori andati in doppia cifra per New York, a dimostrazione della loro buona prova corale: fra questi spiccano i 17 punti di Tim Hardaway Jr. e di Kanter (quest’ultimo aggiungendo 11 rimbalzi), i 16 punti e 13 rimbalzi di Beasley ed i 14 punti e 9 rimbalzi di O’ Quinn. Numeri che però sono serviti a poco, vista la minor presenza a rimbalzo (45 rimbalzi per New York e 54 per Indiana) e la minor precisione dal campo e da tre punti (44,1% e 25,7% per gli ospiti contro il 50% e 42,9% dei padroni di casa).

 

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