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Curiosità

Quanto valgono le trenta franchigie NBA?

Facendo riferimento alla rivista economica Forbes, analizziamo uno alla volta il valore delle trenta squadre della Lega.

#30 New Orleans Pelicans

Pelicans

credits to: si.com

di Andrea Capiluppi

Secondo Forbes sono i New Orleans Pelicans il fanalino di coda della NBA. Il valore complessivo della franchigia è infatti di “solamente” 750 milioni di dollari. Di questi, 61 milioni provengono dal brand, 124 milioni dal palazzetto e 169 milioni dal mercato cui si rivolgono i Pelicans. Proprio in quest’ultimo è da ricercare la ragione dell’ultimo posto: l’area metropolitana della città consta di 1,4 milioni di persone, e di conseguenza il numero di spettatori è decisamente più basso rispetto ad aree come quelle di Miami, Boston o San Francisco solo per citarne alcune: questo significa che i contratti con i media locali sono stati stipulati a cifre decisamente più basse.

Inoltre, più della metà del valore della squadra, ovvero 396 milioni di dollari, deriva dagli aspetti sportivi della NBA, o meglio, da quelli che Forbes chiama introiti derivanti dalle altre franchigie della Lega, i quali dunque vengono ridistribuiti tra tutte le dirigenze: una misura pensata appositamente per le squadre con un mercato più piccolo. Serve fare di più se la proprietà vuole tenere il passo delle altre piazze.

#29 Minnesota Timberwolves

Credit to bouncyorangeball.com

di Eliseo Galli

Uno dei mercati più piccoli dell’NBA, ma a Minneapolis ci sono tutte le prospettive per un futuro in grande. Dopo una offseason estremamente positiva, infatti i Wolves sembrano finalmente essere destinati a grandi cose. Un eventuale successo sul campo dovrebbe infatti significare un mercato maggiore. Ma per il momento la valutazione è ferma a 770 milioni, che valgono il penultimo posto nella graduatoria NBA: di questi 770 milioni 441 derivano dall’ambito sportivo, 193 dal mercato, 70 dalla Target Arena e appena 66 dal brand.

#28 Charlotte Hornets

Charlotte Hornets

di Marco Alocci

Essere uno dei mercati più piccoli dell’NBA incide anche sul valore dei calabroni di Charlotte. La franchigia non supera i 780 milioni di dollari, a fronte della spesa di 175 milioni spesi da Michael Jordan per rilevare i fallimentari Bobcats. La componente maggiore del valore degli Hornets arriva dall’ambito sportivo (432 milioni). Il mercato non offre grandi garanzie (162 milioni) e, benché la presenza allo Spectrum Center sia raddoppiata dall’acquisto di MJ, sia lo stadio che il brand non arrivano a superare i 200 milioni di dollari di introiti. Malgrado ciò Charlotte ha saputo affermarsi come una realtà particolare e, nel suo piccolo, capace di regalare soddisfazioni ai suoi tifosi. I playoffs centrati due anni fa possono esserne una dimostrazione.

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