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Grizzlies, Chandler Parsons : “Non sono ancora in forma”

I continui problemi alle ginocchia continuano a limitare il contributo di Parsons alla squadra; il giocatore ha già saltato molte partite questa stagione e al suo ritorno sul parquet è sembrato palesemente non pronto a giocare.

I Memphis Grizzlies si trovano in una comoda posizione playoff nella difficile Western Conference nonostante abbiano avuto un contributo praticamente nullo dal loro maggior acquisto nella offseason estiva.

Chandler Parsons ha saltato già 25 partite in questa per i problemi alle ginocchia, giocando solo in 11 occasioni da quando in estate ha firmato un contratto al massimo salariale con i Grizzlies da 94 milioni in 4 anni. Ha iniziato la stagione in borghese dopo l’ennesima operazione chirurgica al ginocchio destro e dopo sole due settimane dal suo rientro in campo ha dovuto saltare altre partite per una contusione ossea al ginocchio sinistro. Tutto questo ha chiaramente inciso sulla forma fisica di Parsons, che quando è sceso sul parquet ha avuto un contributo minino ai successi della squadra, facendo segnare solo 5.5 punti e 2.3 rimbalzi di media a partita. Una situazione cha il giocatore si aspetta possa migliorare sensibilmente nei prossimi mesi.

È una cosa molto brutta. Sono sempre stato un giocatore che da un grande contributo alla squadra ed ora sono piatto, senza forze. Non sono ancora in forma partita; non sto evidentemente producendo per la squadra, una cosa che non mi è mai successa in carriera. Ma datemi tempo, sono sicuro che migliorerò sempre più. Lasciatemi giocare, vedrete che non tirerò così male per tutto l’anno.

GRIZZLIES ANCORA CAUTI SULL’UTILIZZO DI PARSONS – I Grizzlies in estate hanno aperto il portafoglio per portare Parsons in Tennessee, nella speranza di aggiungere pericolosità offensiva ad una squadra conosciuta in tutta la lega per la sua solidità difensiva. Al momento però la situazione è molto diversa, con Parsons tenuto ancora con i minuti controllati dallo staff medico e a riposo per una partita durante i back-to-back.

Sono molti cauti con me e la mia situazione fisica, ovviamente, ed è una cosa di cui sono contento. Ci sono passato già l’anno scorso ai Dallas Mavericks ed è una cosa frustrante per me ma non posso farci niente. Sono un tipo competitivo, e da competitivo vuoi sempre giocare e aiutare la squadra a vincere. Mi stanno pagando molti soldi per aiutare la squadra a vincere e al momento non lo sto facendo. È come chiedere a un dottore di fare un’operazione chirurgica in 12 minuti. Ovviamente non farà un grande lavoro. Io sono nella stessa situazione.

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