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Golden State Warriors

Steve Kerr e la marijuana: “Solo due volte per la schiena ma fa meno male del Vicodin”

Il capo allenatore dei Warriors racconta della sua esperienza con la marijuana, provata a causa di forti dolori a seguito dei problemi alla schiena, e di come la consideri meno dannosa di certi farmaci.

All’inizio della passata stagione Coach Steve Kerr è stato lontano dai campi di pallacanestro a causa di problemi piuttosto fastidiosi alla schiena: problemi che lo avevano costretto ad un riposo forzato e che avevano visto Luke Walton, oggi capo allenatore dei Lakers, prendere il comando delle operazioni dei Golden State Warriors per le prime 43 partite della stagione.

Tale problematica era talmente fastidiosa da causargli nausea e mal di testa e, come ha voluto rivelare ai microfoni di Monte Poole di CSN, ha affrontato tali effetti collaterali con metodi più “naturali” dei soliti: ovvero ha fatto uso di marijuana.

In maniera più precisa vi riportiamo le curiose dichiarazioni di Coach Kerr a seguito di questa sua scelta alternativa:

“Credo che potrei finire nei guai per tutto questo, ma ho fatto uso di marijuana solamente per due volte durante l’ultimo anno e mezzo quando mi sono trovato immerso in dolori cronici a seguito dell’operazione alla schiena. Dopo molta ricerca e dopo aver ascoltato molti consigli di diverse persone, ho accettato di farlo anche se non avevo la minima idea delle conseguenze: non sapevo se avrei fallito dei drug test, non so neanche adesso se io possa essere sottoposto a drug test da parte della Lega, o se abbia infranto qualche legge dell’NBA”.

Queste le dichiarazioni di Kerr sul suo uso personale di marijuana. Successivamente il capo allenatore dei Warriors ha fatto notare come, secondo lui, sia stata un’esperienza meno dannosa rispetto ad un eventuale ricorso a certi farmaci che l’NBA considera legali;

“Non sono una persona che fuma regolarmente, non mi trovo d’accordo con questa pratica. Come ho detto, l’ho provata solamente pochissime volte, quindi di sicuro non sono un esperto in materia. Ma so per certo una cosa: se sei un giocatore di NFL (Kerr cita la Lega di hockey in quanto ha regole molto ferree e punizioni molto severe per i giocatori che ne fanno uso, ndr) e stai provando molto dolore, non c’è dubbio che la marijuana faccia meno male al corpo rispetto al Vicodin. Invece agli atleti di tutto il mondo è prescritto continuamente il Vicodin come se fosse Vitamina C, come se non fosse nulla di che. Credo che sia solamente questione di tempo prima che l’NBA e l’NFL comincino a realizzare l’importanza della marijuana terapeutica”

 

 

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