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New York Knicks

Carmelo Anthony si lamenta dell’espulsione contro i Celtics

La stella dei New York Knicks non è d’accordo con le scelte dell’arbitro Tony Brothers

Dopo la partita di venerdì contro i Boston Celtics, la stella dei New York Knicks Carmelo Anthony non ha perso occasione per manifestare il suo disappunto per essere stato espulso a pochi minuti dalla fine. Secondo Melo, alcuni precedenti con uno dei tre arbitri del match, Tony Brothers, sarebbero stati la causa dell’allontanamento prematuro dal parquet.

Sento sempre che c’è qualcosa. Tutte le volte che ci incontriamo. Non voglio dire che c’è qualcosa di personale, ma sento tutte le volte che c’è qualcosa

Sono queste le prime parole del numero 7 dei Knicks che poi ha aggiunto, prima della partita di stanotte contro i Raptors

Non penso che venerdì ci fossero gli estremi per un tecnico o per un’espulsione in quel momento della partita. Non so davvero che dire riguardo a questa situazione

Oltre alla perplessità di Melo, anche la moglie, La La Anthony, tramite twitter, ha incendiato la discussione, sostenendo che Brothers odi Melo e che abbia un qualche tipo di problema “personale” con lui

Anche allo stesso Brothers sono state domandate delucidazioni sull’argomento, con l’arbitro che ha risposto di non avere alcun problema personale con il giocatore. L’espulsione, avvenuta a circa 5 minuti dalla fine del match, è stata causata da un doppio fallo tecnico fischiato da Brothers contro Anthony, entrambi per “bad language” in seguito alla prima chiamata di fallo su rimbalzo. Dopo la chiamata di fallo semplice, infatti, Anthony si è avvicinato all’arbitro dicendogli qualcosa che ha fatto scattare il primo tecnico. Dopo la prima chiamata Brothers si è allontanato ma il numero 7 lo ha seguito e ha continuato a parlargli, causando il secondo tecnico che ha portato, come da regolamento, ad espulsione immediata.

Concludendo l’intervista Melo ha dichiarato di non pensare di aver detto nulla di così grave da causare un fallo tecnico, e, di conseguenza, nemmeno il secondo, aggiungendo poi:

Non devo dire niente a lui (Brothers). Per me non c’è nulla di personale. Lui è un arbitro, io gioco. La prossima volta terrò la bocca chiusa.

 

 

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