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Finals 2013, Joey Crawford rivela: “Ci fu un errore dopo la tripla di Allen”

L’elmetto racconta di una formalità tecnica non rispettata che avrebbe potuto costare non solo il titolo agli Heat, ma anche una figuraccia a tutta l’NBA, “fortunatamente” scongiurata dallo scorrere degli eventi.

Chi non ricorda la straordinaria tripla di Ray Allen in quella concitata e meravigliosa Gara 6 della Finals 2013? Un gesto tecnico meraviglioso a pochi secondi da quella che sarebbe stata la sconfitta definitiva per i Miami Heat e la vittoria del titolo per i San Antonio Spurs, ma che ha invece cambiato le sorti di quella serie di finali decisamente indimenticabile.

Ebbene, a distanza di anni, scopriamo che non solo quella tripla costò il titolo agli Spurs…ma anche soldi al team degli arbitri che monitorarono quella gara. No, non parliamo di vili scommesse di Tim Donaghy-iana memoria, ma di errori tecnici salatamente multati. A parlare del “caso Allen” è stato Joey Crawford, elmetto, sergente di ferro e uno dei massimi rappresentanti della categoria dei refs del parquet americano, il quale in un intervista presso l’NBA Replay Center (riportata per noi da The Score) ha raccontato alcuni dettagli di quei particolari frangenti.

Nello specifico Crawford afferma che il team di arbitri, dopo la tripla decisiva di Allen, ha erroneamente lasciato che Tim Duncan rientrasse nella partita durante la “video review” in cui erano occupati Crawford e colleghi, un ingresso in campo non autorizzato e non valido che avrebbe potuto cambiare ancora il risultato della partita viziato da una formalità. Ecco le parole di Joey Crawford:

“Spesso le cose vanno così, fai un errore come questo. La fortuna ci ha salvato. Dopo il canestro di Allen, l’arbitro Mike Callahan disse di voler controllare la giocata per assicurarsi che il tiro fosse da 3. Io dissi che era chiaramente dietro l’arco, ma lui ritenne che fosse troppo importante e che si dovesse controllare. Quindi mentre rivediamo la giocata in video, Duncan ritorna nella partita ma senza permesso. Ricomincia la partita e grazie a Dio non segna il canestro nell’azione in cui era protagonista: sarebbe stata una cosa terrificante”.

Un piccolo dettaglio tecnico risolto con una semplice multa ma che avrebbe stravolto l’esito di un intero campionato o che probabilmente avrebbe messo l’intera NBA in imbarazzo, con i Miami Heat che si sarebbero riservati il diritto di contestare quella giocata e probabilmente si sarebbe andati ad una sorta di “rematch” da errore tecnico: sempre un bel “match” quello tra Crawford e Duncan…

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