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TORNEO NCAA: SECOND ROUND, It’s Madness Time Baby…

SECONDO ROUND, PARTITE DEL 19 MARZO

Madness! Madness is everywhere!

Come tradizione vuole e pretende, questo giovedì, prima giornata del Second Round del torneo NCAA, ci regala una miriadi di emozioni, cristallizzando nella mente di coloro che ancora non se ne fossero resi conto il perché del nome March Madness: questo è davvero l’unico torneo al mondo dove pronostici e situazioni di gioco vengono ribaltati con una costanza quasi disarmante; questa prima giornata in particolare si è conclusa con il record di ben 5 partite terminate con un solo punto di margine tra i team, alle quali vanno ad aggiungersi diverse partite concluse con scarti davvero irrisori, oltre alle solite folli rimonte ed eroisimi vari. Quattro Upset, due dei quali messi in opera da seed #14 contro seed #3, decisioni arbitrali che verrano discusse per almeno un migliaio di anni e la manifesta superiorità dei team favoriti: questi gli ingredienti di questo 19 marzo di NCAA che ora andremo ad analizzare meglio, in attesa che le partite odierne completino il quadro del Third Round.

MIDWEST REGIONAL

#1 KENTUCKY, come era facile prevedere, si sbarazza di #16 HAMPTON senza nessun tipo problema, aggiungendo una W al bilancio stagionale che ora è sul 35-0: match senza storia, buono per osservare l’impatto sul torneo dei ragazzi di Coach Col, soprattutto dei Freshmen all’esordio assoluto nel torneo NCAA; i Pirates rimangono nella sfida si e no 12 minuti, terminati i quali i Wildcats piazzano un parziale di 14-0 buono a chiudere la partita già nel primo tempo sul 41-22, controllando poi, con la calma dei forti, nel secondo tempo, 79-56 il finale. Da segnalare la prestazione dell’attesissimo Freshman Karl Anthony-Towns, che chiude con 21 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate.

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Caupain esulta per i suoi Bearcats

Ad attendere i Wildcats nel Third Round ci sarà #8 CINCINNATI, che, in un finale mozzafiato, ha avuto la meglio su #9 PURDUE, chiudendo la partita sul 66-65 dopo un overtime: partita costantemente in equilibrio nonostante l’espulsione di Octavius Ellis, miglior realizzatore stagionale dei Bearcats, per una gomitata alla gola del centro dei Boilermakers A.J. Hammons; ultimi minuti da infarto nei quali Purdue sembra avere la meglio ma un layup in penetrazione di Troy Caupain regala a Cincinnati l’OT, i cui secondi finali concedono anche l’occasione per una tripla finale della possibile vittoria ai Boilermakers, che la sprecano malamente nella persona di Rapheal Davis.

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Rispetta i favori del pronostico anche #6 BUTLER che elimina #11 TEXAS con lo score di 56-48, avanzando così al terzo turno del torneo NCAA dove incontrerà Notre Dame: partita equilibrata in cui i Bulldogs hanno sempre dimostrato di avere qualcosa in più, conducendo, nonostante la scarsità di margina, per la quasi interezza del match, legittimando la vittoria grazie una tripla del Junior Kellen Dunham ( 20 punti ) con 1:20 sul cronometro, valida a dare il primo vantaggio di rilievo ( 48-43 ) dell’incontro. Salutano così il torneo due possibili protagonisti del prossimo Draft ( o successivo ): Isaiah Taylor, autore della solita buona prestazione per i Longhorns ( 14 punti, 4 assist, 3 rubate ), e Myles Turner, che ha sì catturato 10 rimbalzi ma ha contribuito allo score di Texas con soli 2 punti.

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#3 NOTRE DAME – #14 NORTHEASTERN 69-65: il seed #3 sopravvive al seed #14 nel Midwest Regional, circostanza che, vedremo più tardi, non si è verificata negli altri Regionals; i Fighting Irish hanno costantemente in mano la partita fino al finale in cui gli Huskies si rifanno sotto con un paio di appoggi sotto il tabellone dopo qualche errore da parte di Notre Dame ma Jerian Grant ( 17 punti, 5 assist ) forza NE ad una sanguinosa palla persa in prossimità della sirena, dimostrandosi ancora una volta il leader di questi Fighting Irish ed uno dei giocatori di maggiore spessore cerebrale di tutto il torneo NCAA.

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EAST REGIONAL

#1 VILLANOVA asfalta #16 LAFAYETTE con il punteggio di 93-52, 41 punti di scarto, chiaramente il maggiore di questa prima giornata di Second Round: partita senza storia che amplifica le sensazioni che in molti avevano sui Wildcats, un collettivo straordinario ed affamato; irreale percentuale al tiro del 63.2% mandando ben 6 giocatori in doppia cifra di realizzazione. Ora Nova dovrà vedersela con North Carolina State.

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It’s March Madness baby. Il Mantra pervade anche la sfida tra #8 NC STATE e #9 LSU, con i primi vittoriosi 66-65: i Wolfpack guadagnano

Il gancio vincente di Ania

l’accesso al Third Round del torneo NCAA con una prestazione eroica, culminata con il buzzer beater in gancio dell’ala Beejay Ania, giunto a termine di una rimonta che ha visto sì protagonista il cuore di NC State, sotto di 14 all’intervallo, ma anche la paura di vincere dei Tigers, i quali non hanno segnato mai negli ultimi 4 minuti di gioco ( segnando solo 5 punti negli ultimi 10:24 minuti ), estromettendosi così dal torneo; Jarrel Martin e Jordan Mickey, possibili scelte al Draft e stelle di LSU, salutano il torneo mettendo entrambi e referto una doppia doppia. L’anno prossimo gli LSU Tigers avranno in roster alcuni Freshmen di sicuro avvenire, tra i quali la stella Ben Simmons, già dato come prima scelta nel Draft 2016, è quindi facile immaginare che li ritroveremo, più aggueriti che mai, nel prossimo torneo NCAA

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WEST REGIONAL

Si è stati vicini ad un altro upset ma alla fine #5 ARKANSAS supera #12 WOFFORD 56-53 in una partita molto combattuta che ha visto le due squadre pareggiarsi in 8 momenti e scambiarsi la leadership dell’incontro per ben 18 volte: Wofford abbandona così il sogno di conquistare la prima vittoria della propria storia nel torneo NCAA, dando vita, comunque, ad un bellissimo duello con i Razorbacks, riusciti nell’intento di avanzare al Third Round grazie alle due stelle Michael Qualls ( 20 punti ) e Bobby Portis ( 15 punti, 13 rimbalzi ), futuro NBA. A decidere il match gli errori da 3 punti in prossimità dello scadere del tempo da parte dei Terriers che hanno avuto due occasioni per pareggiare l’incontro e portarlo all’OT. Tra Arkansas e le Sweet-16 ora si frappone lo scoglio North Carolina.

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#4 NORTH CAROLINA ha la meglio su #13 HARVARD con lo score di 67-65, maturato al termine di un quasi suicidio sportivo di portata epica, considerando che i Tar Heels hanno dilapidato in vantaggio di 16 punti negli ultimi 15 minuti di gioco, evidentemente sottovalutando un team, i Crimson, notoriamente proni al causare upset durante il loro primo turno di gioco nel torneo NCAA: Harvard ha avuto la possibilità di superare UNC con una tripla ben 3 volte durante gli ultimi 30 secondi, ma le “preghiere” dei Crimson non sono state accolte dagli Dei del Basket, ivi compresa una allo scadere, per la gioia della larga base di fan dell’ex ateneo di Michael Jordan che potrà così proseguire la propria corsa contro Arkansas.

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19 punti di scarto per #6 XAVIER contro #11 OLE MISS ( 76-57 ), con i Musketeers che avanzano agilmente al Third Round dove se la vedranno con la sorpresissima Georgia State. Partita senza particolari sussulti: Xavier si accontenta dei tiri dalla lunga distanza ( 10 triple a segno ) e di una buona difesa per arginare i Rebels, evidentemente stanchi dalla First Four.

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Presentando il match nella giornata passata avevo parlato di Bears impossibili da superare a meno di un R.J. Hunter in veste divina, ed è proprio

R.J. Hunter

quello che è successo nel 57-56 di #14 GEORGIA STATE su #3 BAYLOR: una preghiera ben oltre la linea da 3 punti del giocatore più rappresentativo dei Panthers ha permesso a questi ultimi di guadagnarsi il pass al Third Round del torneo NCAA, al culmine di una partita tra le più emozionanti degli ultimi anni nel sempre fertile terreno della March Madness. R.J. Hunter, prospetto NBA, indossa le vesti dell’eroe negli ultimi 5 minuti di una partita che, fino a quel momento, lo aveva visto capace di realizzare solo 4 punti: si “svena” in difesa con i propri compagni ( Baylor negli ultimi 5 minuti non segnerà mai dal campo ) per recuperare lo svantaggio di 12 punti, stesso quantitativo di punti che la stella dei Panthers segnerà negli ultimi 3 minuti della battaglia, permettendo così ai suoi di scrivere uno dei più bei capitoli ( non vogliatemene tifosi dei Bears ) della storia dell’NCAA, un classico di marzo oserei dire. Ormai diventata virale, sui social network, l’esultanza a fine partita di Coach Run Hunter, che, costretto a seguire la partita su uno sgabello ( dopo essersi presentato alla partita con un improbabile monopattino ) a causa della rottura del tendine d’Achille procuratosi festeggiando il titolo di Sun Belt, cade a terra per la foga al momento della tripla di R.J. Hunter , prima di sbeffeggiare in video il Presidente Obama, reo di averli sottovalutati nel compilazione del suo bracket.

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Il match tra #10 OHIO STATE e #7 VCU, terminato 75-72 all’overtime, oltre che delinearsi come uno dei tanti al cardiopalma di questa giornata, è divenuto anche l’occasione per celebrare il Freshman D’Angelo Russel, probabile scelta tra le prime 3 al prossimo Draft, autore di una prestazione da record che recita 28 punti e 6 rimbalzi, tanta roba per un ragazzo all’esordio nel torneo NCAA: prestazione straordinaria non solo relativamente ai numeri messi a referto, quanto più in termini di leadership e carisma; Russell ha trascinato i compagni dal primo minuto di gioco, cercando sempre la giocata nei momenti decisivi e rimanendo i campo, tra l’altro segnando i liberi della sicurezza nei secondi finali dell’OT, nonostante un occhio malmesso a causa di una potente gomitata ricevuta al seguito di un ripiegamento difensivo. La solida e asfissiante difesa di VCU, arduo banco di prova per la stella dei Buckeyes, piuttosto che limitarlo ha sortito l’effetto contrario, esaltandone la prestazione e di certo, con un giocatore così, Ohio State può sognare il colpaccio al Third Round contro la proibitiva Arizona.

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#2 ARIZONA – #15 TEXAS SOUTHERN termina 92-73: com’era prevedibile i Tigers non rappresentano nulla più che uno sparring partner per rompere il ghiaccio con il torneo per i Wildcats, team dalle potenzialità infinite ed allenati splendidamente da Sean Miller; Arizona non è squadra che sottovaluti gli avversari, chiunque questi siano e, con il piglio della grande, porta a casa una larga vittoria, la dodicesima consecutiva, mostrando un ottimo stato di salute da parte di tutti i suoi uomini chiave, da Jefferson a McConnell, passando per Ashley ed il Freshman Stanley Johnson, quest’ultimo protagonista di una prestazione da 22 punti e 5 rimbalzi. Il prossimo step per avanzare nel torneo vede come ostacolo Ohio State: Arizona è favorita e ci si attende una bella partita, a cui molti assisteranno di sicuro per veder duellare Russell e Johnson, dati ormai tra le primissime scelte del prossimo Draft.

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SOUTH REGIONAL

#5 UTAH scampa da un possibile upset, pronosticato da molti, ad opera di #12 STEPHEN F. AUSTIN con un 57-50 frutto di una prestazione solida, di quelle che latitavano recentemente, aprendosi un varco per il Third Round del torneo NCAA dove affronteranno Georgetown: Austin decide di limitare una delle due stelle in ottica NBA degli Utes, Delon Wright, concedendogli solo 11 punti ( tra cui il millesimo in carriera ), pagando pegno per l’altra, Jakob Poetl, autore di 18 punti, 8 rimbalzi e 5 stoppate, determinanti nello schiacciare difensivamente i Lumberjack, limitati a quota 50 punti; Utah porta a casa il risultato grazie alla freddezza ai tiri liberi, segnandone 7 nell’ultimo minuto e mezzo di partita.

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#4 GEORGETOWN batte #13 EASTERN WASHINGTON 84-74 in tranquillità: gli Hoyas assumono il controllo della gara già nel primo tempo, terminando, all’intervallo con un vantaggio di 10 punti perfettamente custodito al termine del match; la preoccupazione principale degli Hoyas riguardava la guardia Tyler Harver, top scorer a livello nazionale ( 22.9 ), dimostratosi anche nel torneo NCAA un grande realizzatore, avendo chiuso l’incontro a quota 29 punti, mal supportato però dal resto della squadra.

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Veniamo ora alla partita forse più esemplificativa del concetto di March Madness di questo turno, oltre che quella che maggiormente si presterà,

Il presunto goaltending che molto farà discutere

negli anni a venire, a discussioni di vario genere. La storia del college basket, detentrice di 11 titoli, #11 UCLA elimina #6 SMU con lo score di 60-59: partita tutto sommato equlibrata con i Bruins più brillanti nel primo tempo ed i Mustangs nel secondo, con quest’ultimi avanti con buon margine ad un minuto e mezzo dal termine. È a questo punto, con pochissimo da giocare sul cronometro, che sul parquet si presenta, nella sua classica tenuta da basket, la Follia di Marzo: UCLA realizza gli 8 punti che la portano alla vittoria in un Amen; mancano ancora 30 secondi allo scadere quando SMU, avanti ancora di 2 punti, butta alle ortiche un pallone tranquillamente gestibile dando ai Bruins di uno scatenato Bryce Alford ( 27 punti, 9-11 da 3 alla fine per lui ) la possibilità di recuperare. È dunque lo stesso Alford a prendere in mano il pallone alzando una preghiera che mai sarebbe entrata, causando però una delle chiamate arbitrali più discutibili della storia del torneo NCAA: il pallone, di poco lontano dal cilindro del canestro, viene bloccato da uno dei Mustang ( Yanick Moreira ) mentre stava terminando la parabola discendente e, a questo punto, gli arbitri fischiano decretando un goaltending davvero molto dubbio; sul riversamento di fronte Nic Moore ( migliore di SMU con 24 punti ) ha l’occasione per vincere la partita ma le speranze sue e dei Mustangs si spengono sul ferro. UCLA avanza così, tra le polemiche, al Third Round, dove ad attenderla c’è un’altra grande sorpresa di giornata: UAB.

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Assistiamo ad un altro afflato di March Madness nel South Regional dove #3 IOWA STATE, campione di Big 12, viene clamorosamente eliminata da #14 UAB col punteggio di 59-60: i Blazers proseguono dunque il cammino nel torneo NCAA, dove incroceranno i propri destini con Ucla, al termine di un match diversamente pronosticato da chiunque prima della palla a due iniziale; i Cyclones fin qui avevano mostrato un gioco solido, interpretato bene da un collettivo voglioso di togliersi parecchie soddisfazioni durante il torneo successivamente alla seconda conquista consecutiva del torneo di Big 12. Ad andare avanti sono invece i Blazers, forti di una prestazione gagliarda, autorevole, che li ha visti scambiarsi il pallino dell’incontro molte volte con Iowa, costringendola alla sconfitta quando, a 12 secondi dal termine, Lee riesci ad accaparrarsi un rimbalzo difensivo, subendo fallo e distanziando di 3 lunghezze i Cyclones grazie ai due successivi tiri liberi.

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