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San Antonio Spurs

La gestione dell’infermeria Spurs: Mills vicino al rientro, Pop frena. Ombre su Leonard.

Coach Gregg Popovich ha consegnato un bel regalo di Natale ai tifosi dei San Antonio Spurs: Patty Mills è pronto per tornare in campo. Dopo l’intervento chirurgico subito in estate ad una spalla, i medici gli hanno dato il via libera per scendere sul parquet. L’unico impedimento, al momento, è proprio Coach Pop.

Non gli permetto di giocare. Ho intenzione di tenerlo fuori più a lungo possibile. Arriveremo ad un punto in cui non mi permetterà più di farlo, e questo ci sta. Ma per ora sto vincendo la battaglia. Anche se prima o poi la perderò.

Popovich ha spiegato che Mills da una settimana ha iniziato a giocare 1-vs-1 e 2-vs-2. Da poco ha avuto il via libera anche per il 5-vs-5. L’australiano però dovrà dimostrare al proprio allenatore di poter sopportare i veri contatti (come in partita) prima di rimettere piede in campo.

Spesso pecco di spirito conservatore e sarò più tranquillo solo se [Mills] si prenderà un po’ più di tempo, se prenderà qualche colpo in più durante i nostri allenamenti, perchè so che se si rovina la spalla adesso, lo perderemo per il resto della stagione. Lui è troppo importante, ha un grande impatto sul nostro attacco.

In passato, il “bad guy” designato dagli Spurs per rendere gli allenamenti più “fisici” era Bruce Bowen, ma attualmente non c’è nessuno a tempo pieno per tale ruolo.

Bruce non era un duro, era semplicemente un parassita. Era un rompipalle [l’espressione letterale di Popovich: “He was a pain in the ass“, ndr]. Bill Laimbeer era un duro. Hai bisogno di gente con un po’ di fisico, se vuoi stare sotto a qualcuno. Non parlo solo dei normali contatti che prendi sui pick-and-roll, sbattendo su un blocco. Voglio vederlo prendere botte vere. Non può andare in campo e prendere i primi contatti duri dal primo che passa, se non è stato testato a sufficienza da noi. Ha già cominciato da circa una settimana con gli 1-vs-1- e i 2-vs-2, e l’altro giorno 5-vs-5, quindi si sta avvicinando al rientro, non c’è dubbio su questo.

Di sicuro Mills non dovrà vedersela con l’eccessivamente roccioso Aron Baynes. Qui il pezzo in cui un mese fa riportavamo le curiose dichiarazioni dei compagni sulla durezza del centrone di riserva degli Spurs. Popovich, ridendo, ha ribadito il concetto.

Aron Baynes lo tengo lontano da chiunque. Non lo lascio avvicinare agli altri. Si allena da solo nell’altra metà-campo.

Mills ha poi chiarito con Mike Monroe del San Antonio Express-News di non aver ancora preso partecipato a partitelle 5-vs-5, nonostante il “via libera“. Inoltre ha aggiunto di non sentirsi pronto a tornare immediatamente: come orizzonte vede ancora il termine originario di metà Gennaio.

La situazione di Kawhi Leonard invece è piuttosto critica. Pop lascia spazio a timori per l’ultimo MVP delle Finals.

È una cosa dolorosa. Non riesce a muovere la mano. Non riesce a ricevere, palleggiare e tutto il resto. Si spera che la situazione migliori. Dal punto di vista medico non pensano che il dolore possa aumentare ancora, e questo è già un buon punto. Penso che non riesca ad usare la mano perchè è indolenzita e non funziona come dovrebbe. Non si sa quando guarirà. Magari non guarirà, ma riuscirà ad abituarsi. Non si sa ancora. Magari sarà pronto domani a New Orleans, o magari fra due settimane? Sinceramente, non lo so.

Leonard sta seguendo i regolari allenamenti per mantenere la forma fisica, ma Coach Pop si aspetta di ritrovarlo relativamente fuori forma, una volta pronto al rientro, perchè nulla può simulare il vero ritmo di una partita.

Oltre a Leonard e Mills fuori, anche Tony Parker e Tiago Splitter hanno affrontato recentemente alcuni infortuni. Lo staff di San Antonio deve prestare attenzione alle condizioni di tutti i giocatori, non potendo rischiare di affaticare gli altri per compensare le defezioni. Nella fattispecie, guanti di velluto per i veterani Tim Duncan e Manu Ginobili. In uno slancio natalizio di rara loquacità, Gregg Popovich ha parlato anche di loro.

Timmy ha giocato troppi minuti, Manu ha giocato troppi minuti. Devo preoccuparmi per questi minutaggi extra, per essere il più possibile freschi e sempre carichi di energie. Opterei per tenerli a riposo, ma quando ti capitano due partite con triplo overtime, è abbastanza difficile lasciarli in panchina. Entrambi si sono dovuti fare 15 minuti extra per due notti consecutive, e queste cose ti stravolgono i piani.

Mettere a riposo i veterani è più facile a dirsi, che a farsi, anche per Gregg Popovich. Gli Spurs non si trovano, come consuetudine, ai vertici della Western Conference. Sono semplicemente nel “mucchio” delle – più che mai – numerose e attrezzate contender dell’Ovest.

Non è automatico arrivare ai Playoffs, dobbiamo giocare abbastanza bene per entrarci; e ci sono un sacco di buone squadre.

Alla domanda sui regali ricevuti a Natale, Pop ha risposto così:

Da quando abbiamo preso Timmy al Draft, non ho più chiesto nulla. Ogni volta che capitano problemi, come ad esempio infortuni, mi dico: “Bè, si sta semplicemente riequilibrando la bilancia”. Abbiamo avuto talmente tanta fortuna, che chiedere qualcos’altro sarebbe ingiusto. Non ci sentiamo mai svantaggiati quando ci capita qualcosa, perchè abbiamo Timmy. Questa è la verità. Nulla potrà mai ripagare questa fortuna.

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