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New York Knicks

Giorno di presentazioni in casa Knicks. Calderon: “Siamo qui per vincere”

Lo scambio che ha visto coinvolte Dallas Mavericks e New York Knicks è stato la miccia che ha ufficialmente dato inizio al mercato estivo della NBA. E se per i Mavs c’è da registrare l’arrivo di Raymond Felton e il ritorno del campione NBA 2011 Tyson Chandler, nella Grande Mela sono sbarcati quattro volti nuovi: Sam Dalembert, José Calderon, Shane Larkin e Wayne Ellington che nella giornata di oggi sono stati presentati alla stampa.

Il primo dei quattro a prendere parola è Dalembert, il centro che erediterà la posizione proprio da Chandler: “Sono sempre stato un giocatore dedito alla difesa. Il mio forte è proteggere il pitturato, e porterò queste mie capacità anche qui a New York“. Dopo le solite frasi di rito “sono contento di essere approdato in una franchigia storica e che sta per rilanciarsi”, a Dalembert viene chiesto come sono riusciti i suoi Mavs a dar tanto fastidio ai San Antonio Spurs, portandoli addirittura a  gara7 durante il primo turno di playoffs. La risposta del centrone è semplice: “Siamo stati bravi a comunicare difensivamente e a farci trovare pronti quando loro giocavano le carte migliori come il Pick & Roll. Ma soprattutto c’è stato un continuo scambio verbale fra i giocatori che ha aiutato l’organizzazione in fase di non possesso. Che è quello che vorrei migliorare qui a New York“.

A ricevere il microfono è poi Josè Calderon, a cui viene subito chiesto un parere sul compagno con cui ha appena vissuto il trasferimento dal Texas a NY: “E’ un giocatore di squadra ed è molto grosso. E’ stato molto importante per noi e a Dallas è stato grandioso quando mi ha aiutato ad ambientarmi. E’ un ottimo ragazzo“. Viene poi chiesto allo spagnolo cosa potrà invece portare un giocatore come lui all’attacco Triangolo: “Io darò tutto me stesso in modo da giocare il più possibile per la squadra. Cercherò di aprire il più possibile gli spazi e prendere le decisioni con il giusto tempismo per facilitare i miei compagni“. Inutile dire che ad un certo punto si è arrivati anche a parlare dell’affaire-Melo, ma Calderon si è mostrato molto sicuro: “So quello che posso dare ad un giocatore come lui. Posso togliergli pressione con la mia abilità nel tiro da 3 punti, per poi dargli la palla quando è in posizione“. Viene poi chiesto all’ex giocatore di Toronto cosa ne pensa del nuovo head-coach, Derek Fisher: “Ero sicuro che Fisher sarebbe diventato un allenatore. In campo era talmente preparato sulla conoscenza dei dettagli del gioco che era impossibile non diventasse coach“. Calderon ha già sentito qualcuno qui a NY? “Sì, mi ha scritto Bargnani (ex compagno ai Raptors, ndr) , mi ha dato il benvenuto. Siamo tutti molto carichi“.

Viene interpellato per terzo Shane Larkin, il terzo giocatore che da Dallas è approdato a New York. Nella stagione appena passata, quella da rookie (18° scelta assoluta del primo giro degli Atlanta Hawks, poi girato a Dallas per Nogueira, Muscala e Cunningham) ha giocato 48 partite con i Mavs e quattro anche con i Texas Legends, squadra di D-League con cui ha segnato 61 punti nelle sue apparizioni sul parquet. “So quanto sia difficile confermare ciò che di buono si è fatto al college nel mondo dei professionisti, l’ho capito da mio padre (Barry, stella MLB, ndr) e dai suoi allenamenti. La gente non sa quanto lavoroc’è dietro le quinte per presentarsi a questo livello“. Dove può migliorare il gioco di Larkin: “In tutti i campi possono migliorarmi. Creare occasioni per gli altri per esempio, ma ho lavorato soprattutto sul mio tiro da 3. Questa è una grande opportunità, New York una grande città di sport e sono felicissimo di essere arrivato qui”. 

Infine è Wayne Ellington ad essere intervistato. La guardia ha viaggiato a 3.2 punti e un rimbalzo di media quest’anno in 393 minuti di utilizzo da parte di coach Carlisle: “Il Triangolo mi piace, è un sistema che dà a tutti una chance di crearsi il proprio tiro e di essere importanti. Calderon sono sicuro che si adatterà benissimo a questo modo di giocare, è un ottimo tiratore. E anche io spero di fare bene e dare il mio apporto alla causa Knicks”.

Tuttavia, rumors di altre possibili trades stanno già invadendo il web e il giornalista del Wall Strett Journal Chris Herring ha twittato sul suo account riguardo a un possibile coinvolgimento di Dalembert e Larkin in altre trade che mirerebbero a far risparmiare qualche milione sul salary cap dei Knicks.

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