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Byron Scott ad un passo dalla panchina dei Lakers: “Se allenerò L.A, Kobe Bryant dovrà cambiare il suo stile di gioco”

Sembra passato un decennio da quando Mike D’Antoni si è dimesso come capo allenatore dei Los Angeles Lakers. Da quel momento orde e orde di indiscrezioni sul suo possibile successore ci hanno investito. Non si hanno ancora conferme certe su chi possa essere il nuovo coach, ma Mitch Kupchak ha dichiarato che entro il Draft NBA, i Lakers avranno il nuovo allenatore.

In questi giorni il principale candidato sembrerebbe Byron Scott, che ha sostenuto un colloquio con la dirigenza losangelina. Scott giocò al tempo dello Show-Time dei Los Angeles Lakers di Magic nel ruolo di guardia ed anche nella stagione 96-97 con Kobe Bryant. Scott sa cosa bisogna fare per vincere in una città come L.A, ma soprattutto è una figura rispettata dalla società e dai tifosi.

L’ex Lakers può portare esperienza: nei primi anni 2000 portò per due anni di fila i New Jersey Nets alle finali NBA, poi perse contro Lakers e Spurs. Ma la principale dote di Scott è quella di aver allenato giocatori del calibro di Chris Paul a New Orleans e Kyrie Irving a Cleveland, facendo vedere a tutti la sua abilità nel gestire delle superstar leader delle rispettive squadre.

Di seguito l’intervista di Byron Scott che parla della sua possibile assunzione come Headcoach e del rapporto che avrà con Kobe Bryant:

 

“Ovviamente, se sarò assunto, la prima conversazione sarà con Kobe. Dobbiamo parlare del futuro dei Los Angeles Lakers. Dobbiamo anche parlare del tipo di direzione che vogliamo prendere per quanto riguarda il gioco, perché dovrà cambiare il suo stile di gioco, almeno un poco, e penso lo sappia già. Parleremo di quanti minuti a partita potrà giocare e cose così. Dobbiamo trovare un accordo, per il bene della squadra. Lui mi conosce, sono uno della vecchia scuola, non ho mezze misure. Comunicheremo durante l’estate per sms, e ovunque sarà io correrò da lui per sostenerlo e parlare del basket che vorrei portare a L.A. Vorrei chiudere dicendo che per prima cosa rispetto Kobe, e penso che anche lui mi rispetti. Questo è il primo ostacolo che bisogna superare, e poi le altre cose, si risolveranno senza problemi. “

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