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Dennis Rodman difende il suo ritorno in Corea del Nord

Dennis Rodman è arrivato in Corea del Nord giovedì dicendo che i recenti avvenimenti, tra cui l’esecuzione dello zio del leader Kim Jong Un, non avranno alcuna ripercussione sulla sua visita.

“Non posso controllare quello che fanno con il loro governo, non posso controllare quello che dicono o come fanno le cose da queste parti”, ha dichiarato Rodman in conferenza stampa. “Io sto solo provando ad essere ambasciatore di sport e spero di poter aprire una porta a tutti quelli che desiderano venire in questo paese”.

Rodman si trova in Korea per effettuare gli ultimi accorgimenti al suo piano, che coinvolgerebbe 12 ex giocatori NBA. Il suo obbiettivo è quello di portare questi giocatori a Pyongyang per una partita amichevole l’8 gennaio in occasione del compleanno di Kim.

Rodman e Kim sono amici da quando l’ex stella NBA si è recato in Corea del Nord nel mese di febbraio per una serie del network americano HBO. Giovedì Rodman ha fatto sapere che comprende le grandi polemiche che si sono create attorno alla notizia della sua visita: “Sono venuto per vedere il mio amico, anche se le persone mi giudicano troppo spesso per questo. Sono molto orgoglioso di dire che è un mio grande amico, perché non ha fatto nulla e non ha mai espresso posizioni negative sul mio paese.”

Rodman non ha ancora annunciato il roster che porterà in Corea. ” La Corea del Nord mi ha dato l’opportunità di portare questi giocatori e le loro famiglie fin qui, così che la gente possa effettivamente vederli, in modo che gli stessi giocatori possano rendersi conto che il paese non è in realtà così male come lo descrivono i media.”

 

@m4tteolorenzo

 

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