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Portland Trail Blazers

NBA Season Preview: Portland Trail Blazers

I giorni dall’inizio della stagione stanno via via diminuendo e noi di NBAReligion, continuiamo quindi il nostro percorso alla scoperta delle 30 franchigie della Lega. Quest’oggi, è il turno dei Portland Trail Blazers.

 L’ARENA – Per cominciare, è doveroso citare la tanto amata Rose Garden; il palazzetto dei Blazers, da ormai più d’un mese, ha cambiato nome, nonostante i pareri più che contrastanti dei fan, diventando così il Moda Center. Il presidente Chris McGowan ha infatti deciso di modificarne il nome in virtù della grossa sponsorizzazione che Moda Healt ha concesso alla squadra, giustificando inoltre tale cambiamento come un modo per alzare il livello della franchigia. Il simbolo dell’arena non è ancora stato svelato, anche se si presuppone la presenza di una rosa, per dare una sorta di continuità alla storia della squadra e del palazzetto, costruito nel lontano ’95 e divenuto un simbolo per la città, costretta però ad osservare gli inevitabili cambiamenti che il business comporta.

MERCATO – Per quanto però gli affari abbiano potuto cambiare la franchigia, tali sono stati protagonisti solo per quanto riguarda “l’esterno” della squadra e non il roster; dalla fine della scorsa stagione, infatti, i Blazers non hanno stravolto affatto l’ossatura della rosa, andando solo ad aggiungere uno-due giocatori che dovrebbero portare la squadra ad un livello più elevato. Uno su tutti, è certamente Mo Williams. Il Play-Maker ex Cavs, free-agent quest’estate, è arrivato in Oregon, dopo aver firmato un biennale da 5.6 milioni di dollari. La sua presenza sarà sicuramente molto importante per tutta la squadra ma, ne siamo certi, colui che ne verrà sicuramente influenzato più di tutti, è Damian Lillard. Il sophomore, fresco vincitore del premio di Rookie of the Year, avrà tanto da imparare da un giocatore con l’esperienza di Williams, senza contare che finalmente vi è un’alternativa al ragazzo, avente adesso la possibilità di concedersi della pause più consistenti. Inoltre, oltre all’esperienza, è arrivato un’altra giovane guardia, proveniente direttamente dal Draft, C.J. McCollum; anche il proveniente da Lehigh favorirà certamente un maggior riposo al numero 0.

 QUINTETTO BASE – Dal possibile quintetto base è però presumibile pensare che entrambe le ne due new entry non partiranno titolari, lasciando ancora campo al #0, Lillard. Dopo l’ottima prima annata, infatti, ci si aspetta un ulteriore passo avanti dal giocatore proveniente da Weber State, che ha chiuso l’anno scorso con le medie di 19 punti, 6.1 assist e 3.1 partite, ottenute nelle 82 partite disputate. Nel ruolo di guardia tiratrice, dovrebbe essere sicuro di un posto Wesley Matthews, dopo aver disputato una più che positiva stagione da 14.8 punti di media a partita. Altra conferma, è quella per Nicolas Batum che ha tutte le intenzioni di migliorare i propri record, tutti conquistati l’anno scorso, riguardanti tutti i diversi campi: 14.3 punti, 5.6 rimbalzi e 4.3 assist, rispondendo così presente dopo il rinnovo del contratto a più di 10 milioni di dollari. Ne l ruolo di PowerForward, scontato l’utilizzo di LaMarcus Aldrige; nonostante infatti l’exploit di Lillard, è lui ad essere il vero uomo – franchigia, la prima scelta per le azioni d’attacco. Malgrado le tante chiacchiere riguardanti un suo possibile trasferimento, il bigman è rimasto nell’Oregon, voglioso di conquistare la post season coi Blazers. Nel ruolo di centro, dovrebbero invece esserci delle novità: al posto di J.J. Hickson, andato via in estate, ci dovrebbe essere Robin Lopez, gemello del più talentuoso Brook; proveniente da New Orleans, il centrone ha grande voglia di rivincita dopo più d’una stagione deludente. Il tutto, continua ad essere guidato da Terry Stotts, confermato dopo il buon lavoro svolto durante tutta la scorsa regular season.

PREVISIONI – Attorno alla squadra, però, tante sono le aspettative che vi sono riposte; i Trail Blazers sono infatti chiamati, non solo a riconfermare ciò che a sprazzi hanno fatto vedere lo scorso anno, ma a provare più concretamente a conquistare una post-season che manca da ormai troppo tempo. A confermare questa voglia, sono le dichiarazioni degli stessi interpreti; come quelle di Lillard, che punta, oltre ad una riconferma a titolo personale, a raggiungere un numero sufficiente di vittorie per portare la franchigia almeno all’ottavo posto, ultimo valevole proprio per i PO.

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