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San Antonio Spurs

Kawhi Leonard, il futuro degli Spurs? Si, ma quando!

 

Il Media-day degli Spurs ha avuto la funzione di scatenare la fantasia dei giornali americani che si occupano della palla a spicchi riguardo al problema della successione in casa San Antonio che, come al solito, in USA chiamano “The succession” giusto per dare un peso maggiore alla questione.
La domanda strategica è:
“Chi verrà dopo Duncan, Parker e Ginobili?”
La risposta è scontata:
“Kawhi Leonard”
In realtà la risposta è molto meno scontata, infatti, come abbiamo riportato ieri, gli Spurs hanno iniziato la ricostruzione dello scouting staff firmando Telep ex analista ESPN.com e per 16 anni scout di alto livello ed è quindi ovvio che si preparano a stagioni di bassa classifica per poter rifondare di nuovo.
E’ ovvio che Leonard sarà la stella di questi Spurs quando i “big three” andranno in pensione, ma, senza nulla togliere alla giovane ala, non sembra avere le caratteristiche del leader. In questo senso, però, le parole di coach Gregg Popovich incoraggiano l’ambiente e soprattutto Kawhi, oltre a smentire il sottoscritto:
“Penso che Kawhi sia il nuovo Parker, Ginobili, Duncan come tipo di giocatore per questa franchigia. Sta per prendere in consegna la squadra, avrà i riflettori puntati addosso. Timmy  e Manu hanno trovato il modo di continuare ad essere decisivi nonostante l’età e Parker è ancora giovane, ma quando anche lui invecchierà Kawhi sarà il Leader. Nell’ultima stagione Leonard è stato fenomenale. Ha migliorato più rapidamente di qualsiasi altro giocatore e ha lo spirito per poter fare il capitano.”
Conoscendo la durezza di Popovich sappiamo quanto siano pesanti queste parole, Leonard ha solo 22 anni, non è neanche vicino alla maturità fisica e potrebbe già essere determinante per le sorti della sua franchigia.
Analizziamo brevemente i motivi di questo nuovo ruolo del prodotto di  San Diego State.
Per prima cosa i numeri delle finals, nel quale è stato marcato e marcatore di LeBron James: 14,6 punti, 11 rimbalzi, 2 palle rubate, con un tendine rotuleo messo malissimo, in seconda battuta l’età dei big 3: 37 per Duncan, 31 per Parker e 34 per Ginobili. Basterebbero già questi due fattori per eleggere Leonard come uno dei big three, ma non c’è solo questo.
“Vi chiederete perché?”
Perché dopo tutto gli Spurs hanno, con i loro big Three, ancora una buona efficacia. Durante la scorsa stagione Duncan è rinato (17 punti, 9,9 rimbalzi, 2,7 assist e 2,7 blocchi, ha ancora un contratto di due anni che vuole sfruttare al massimo. Ginobili, proprio durante l’estate, ha rinnovato per due stagioni (14,5 milioni di dollari) e Parker ha vinto un Europeo con prestazioni stratosferiche oltre ad essere stato determinante nella corsa degli Spurs alle finali. Leonard dovrà quindi aspettare ancora un po per poter rivendicare lo scettro di San Antonio. Secondo un mio personale parere, già quest’anno prenderà il posto di Ginobili nelle rotazioni aumentando il suo minutaggio e solo quando il contratto dell’argentino sarà scaduto potrà effettivamente essere considerato il “Presente” della franchigia Texana.

 

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