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Detroit Pistons

Media Day – Qui Detroit Pistons

A Detroit si è ufficialmente aperta la nuova stagione con il consueto media day annuale tenutosi presso lo storico Auburn Hills.  A disposizione della stampa si è presentata l’intera squadra ma le parole più importanti ed attese sono sicuramente quelle arrivate dagli elementi nuovi e fondamentali dei Pistons,in primis il neo-allenatore Maurice Cheeks che si è soffermato su ciò che Brandon Jennings dovrà fare per la squadra:

“Lui (Brandon) dovrà essere in grado di far funzionare la nostra squadra. Prima di iniziare il media day gli ho parlato, gli ho spiegato cosa vuol dire giocare in quella posizione e perchè è così fondamentale per la squadra intera, sarà lui ad essere responsabile dell’impatto che la squadra avrà sulle partite. Comunque è ancora molto giovane e può imparare ancora tante cose, il mio compito sarà quello di aiutarlo al meglio per far sì che le sue potenzialità vengano sfruttate. Dopotutto ho giocato anche io per molto tempo in quel ruolo e quindi penso di poter dargli qualche consiglio derivante dalla mia esperienza. Non importa se non farà 20-25 punti a partita. Se la tua squadra non vince una parte della colpa è sicuramente sempre del playmaker.”

La risposta del play ex-Milwaukee non è tardata ad arrivare, dimostrandosi subito carico e pronto per le nuove responsabilità che avrà sulle spalle:

“Mi ha detto che conterà su di me ogni giorno, che mi metterà molta pressione addosso e che il modo di giocare dei Pistons dipenderà da come giocherò io. E’ stato davvero un’ottima discussione ed è molto bello sentirsi dire queste cose, soprattutto da uno che in passato ha vinto il campionato, mi ha decisamente innalzato il livello di fiducia che ripongo in me stesso…Non vedo l’ora di cominciare!”

I Pistons non saranno solamente Brandon Jennings, ma potranno contare su un trio di tutto rispetto e tra i più atletici della lega sotto canestro: Josh Smith (arrivato da Atlanta), Greg Monroe ed il talentuoso Andre Drummond. Da loro ci si aspetta un totale dominio, nelle zone di competenza, su entrambe i lati del campo ma soprattutto  in difesa e sulla capacità di intimidire l’avversario, il quale dovrà essere costantemente messo alla prova in qualsivoglia situazione che lo porterà a provare una penetrazione nell’area presidiata dai tre.

“Sono felice” ha dichiarato il neo-arrivato Smith. “Qui ai Pistons non devo sempre e solo essere io l’ultima linea difensiva della squadra perchè abbiamo anche un altro grande stoppatore (Drummond) che può guardarti le spalle, questa cosa mi carica ancora di più. In difesa penso che saremo una squadra che dovrebbe fare cose molto buone. Sarà difficile per i nostri avversari effettuare penetrazioni facili e concludere dei layup in tranquillità, noi non permetteremo nulla di tutto questo. La difesa è ciò che ti fa avere successo in questo gioco anche quando hai di fronte serate storte dal punto di vista offensivo.”

“Guardate il nostro quintetto di partenza,” dice Drummond. “Non siamo altro che grandi atleti. Saremo una squadra che correrà molto, traducendo la buona difesa in transizioni offensive. Questa estate ho perso un po’ di peso ma ho lavorato molto per migliorare le mie abilità offensive, concentrandomi sul gancio effettuabile con entrambe le mani, così come il tiro dalla media e altri modi per attaccare il canestro.”

La situazione di Greg Monroe, al contrario dell’accoppiata Smith-Drummond, è molto incerta a livello contrattuale. Il futuro non sembra essere così chiaro come riporta David Aldrige, che rivela alcuni problemi tra l’entourage del giocatore e la franchigia di MoTown, non disponibile ad accontentare le richieste del giocatore (contratto al massimo salariale) soprattutto in conseguenza del fatto che un contratto pesante è appena stato inserito al roster (quello di Smith appunto) e che Drummond potrà essere il centro sul quale puntare fin da subito. Così come fin da subito Detroit può contare su Chauncey Billups, stella assoluta di un periodo brillantissimo nella città che lo ha consacrato tra i playmaker della storia della NBA.

“Qui mi sento a casa” ha detto l’ex giocatore dei Clippers. “Non ho intenzione di dire che questa squadra è come quella in cui ho militato negli anni vincenti della mia carriera, certo lavoriamo affinché possa accadere, ma sicuramente non saremo la squadra che tanto male ha fatto negli ultimi due o tre anni soprattutto parlando in termini di impegno, dedizione, entusiasmo. I Tifosi inizieranno a tornare in fretta all’arena per assistere alle nostre partite!” 

E le parole di Gigi Datome, atterrato pochi giorni fa nella città che lo cullerà per le prossime stagioni? Eccole:

“Voglio aiutare la mia squadra fin da subito, sicuramente in Nba c’è meno tempo per recuperare tra una partita e l’altra, si viaggia e si gioca molto di più rispetto che in Europa. La squadra ha un ottimo potenziale e voglio aiutarla a crescere, qui fino ad ora sono stati tutti carini con me, spero di conoscere presto la città. Il mio idolo? Kobe Bryant“.

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