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Houston Rockets

Houston Rockets Media Day 2013

A Houston sono tutti pronti e carichi, con il Media Day che anticipa quella pre-season che potrebbe far aumentare ancora di più le aspettative e le previsioni per una squadra che non aveva questo ambiente esplosivo dai tempi di Tracy McGrady.

I Rockets sono riusciti ad accaparrarsi il grande punto interrogativo della off-season, Dwight Howard, finendo per creare un team che potrebbe spaccare il mondo o che potrebbe colare a picco tradendo tutta l’emozione del momento. Tutto dipende da come si integreranno e da come verranno gestiti i vari talenti e le varie personalità che popolano la squadra di Houston, con Harden a capeggiare la compagine.

Le parole di McHale

“Vogliamo schiacciare le difese avversarie. Con Dwight abbiamo la possibilità di giocare nel pitturato, a differenza dell’anno scorso in cui per scaricare la palla dovevamo prima penetrare fino al centro dell’area.”

McHale ha confermato che Howard sta bene e sembra pronto per questa nuova avventura, con Jeremy Lin che dovrebbe giocare meglio dopo la stagione altalenante dell’anno scorso.

L’obiettivo per quest’anno è vincere e tutti gli addetti ai lavori continuano a dichiararlo alla stampa. Anche lo stesso Howard ha urlato al mondo:“Non ci interessa il posto in Conference, vogliamo solo il titolo.”

Il punto di domanda della convivenza tra Asik e Howard

Una dei più grandi dubbi che hanno avvolto questa squadra fin dal primo minuto è stata la diffiile convivenza futura tra Omer Asik e Dwight Howard. Il turco si dice abbia chiesto la trade appena saputo dell’arrivo di Superman, ma lo staff dei Rockets non ha voluto privarsi di un pezzo così importante. I coach di Houston credono di poter giocare anche con i due lunghi insieme in campo, ma questo progetto deve ancora svilupparsi e resta qualche incertezza sulla riuscita dello stesso. La sicurezza è che i Rockets si sono accaparrati le prestazioni di due dei migliori centri NBA, con una conseguente staffetta tra loro che potrebbe portare tanti risultati.

“Sfrutteremo ogni opzione e ci lavoreremo sopra. Se non funzionerà allora cambieremo strategia.” 

Queste le parole del coach, che sembra davvero aperto ad ogni opzione possibile per migliorare la squadra a tentare di portare Harden e compagni al top della lega.

Harden come guida

James Harden, sin dal suo arrivo a Houston, si è dimostrato un giocatore capace di guidare una squadra, cosa messa più volte in dubbio visto il suo ruolo di sesto uomo a OKC. La guardia ex Thunder ha però deciso di voler migliorare nella sua metà campo, diventando un fattore sia in attacco che in difesa. Harden sa che ora, con l’acquisizione di Howard, tutta la difesa salirà di colpi, ma ci sarà bisogno di un impegno comune per portare a termine questa idea, non proprio riuscita a Los Angeles con l’arrivo di DH12.

“Sto lavorando molto sulla mia difesa. Voglio essere grande anche nella mia metà campo. Quest’anno ho parlato con il coach riguardo la possibilità di marcare il miglior uomo della squadra avversaria, ma devo lavorare duro e vedremo come si evolverà la situazione.”

Pronti per la pre-season, questi ragazzi puntano tutto sulla costruzione di una vera squadra, come quei Celtics del 2008 che vinsero anche il titolo e che resteranno sempre un esempio di alchimia e senso del sacrificio. Senza tutto ciò l’anello non arriva ed è proprio questo che vogliono far capire i Rockets 2013/2014.

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