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Intervista a Er Costa che ci presenta “ENBIEI” e aggiunge: “Punto su Miami per il titolo e vorrei sfidare KG nell’1vs1!”

Nuova intervista sugli schermi di NBARELIGION.COM. La nostra redazione è riuscita a contattare in esclusiva per voi, Claudio “Er Costa”, famoso rapper romano ed appassionato NBA. Talmente tifoso della lega americana, tanto da inciderci un singolo. Un consiglio.. prima di iniziare a leggere l’intervista date un ascolto al pezzo, intitolato “ENBIEI”.

ER COSTA – ENBIEI

Sei un rapper in ascesa nella scena hip-hop italiana ma anche quando si parla di basket sai il fatto tuo, quando nascono queste tue passioni?

Il basket mi ha preso molto prima del rap, ho iniziato a giocare a basket che andavo ancora in seconda, forse terza elementare. Il rap mi ha fxxxxxxo il cervello quando già andavo alle medie. Ma nonostante la mia passione per il basket sia smodata, quella per il rap riesce a essere ancora più estrema. Forse perché l’ho concretizzata in maniera più efficace…

Partiamo dal basket, hai mai praticato questo sport?

Lo gioco da quando andavo alle elementari. Non ero niente male, ho giocato relativamente sul serio fino ai 16, 17 anni. Giocavo da 2 o massimo da 3, troppo poco ball handling e visione d’insieme per fare davvero il play, troppi pochi centimetri per giocare sotto. Poi ho acquisito uno stile di vita davvero poco adatto allo sport a livello agonistico, e non intravedendo un vero sbocco di livello ho smesso di sacrificarmi per darmi ad…. altro. Al campetto se facciamo un tre contro tre ancora mi difendo bene…

Nel pezzo Enbiei hai professato tutto il tuo amore per il gioco ma qual è la tua squadra preferita? E il tuo giocatore? Nell’NBA attuale chi vedi come forza predominante? C’è un giocatore che ti sembra che abbia la stoffa per diventare una vera leggenda?

Inizio premettendo che NON sono un tifoso di basket. Mi ritengo uno studioso della pallacanestro a stelle e strisce e ho un approccio distaccato alle rivalità territoriali fra le varie franchigie. Mi emoziono come un vero tifoso quando una squadra o un giocatore mi fa battere il cuore esprimendo una pallacanestro di livello superiore. Non potrei mai tifare per una squadra che gioca male, io amo solo il GIOCO, e chi in quel momento lo esprime al meglio. In questo mi ritengo molto sportivo e molto poco tifoso. Io seguo praticamente solo l’nba, il basket europeo non mi sa dare le stesse emozioni, per le storiche e innegabili differenze che questi due diversi sport hanno da sempre.

Apparte questo, tutti sanno che tifo per LeBron dalla prima volta che l’ho visto giocare. E non sono uno che è saltato sul carro del vincitore l’anno scorso. A parte i suoi clamorosi progressi come closer, come campione all-around, come ammazzapartite nelle ultime 2 stagioni, il mio tifo per lui era ancora più fanatico quando lo chiamavano choKen-one, sopravvalutato, o anche di peggio. Dalla high school fino a Cleveland il ragazzo ha tenuto sempre il peso del mondo sulle spalle, troppo pesante anche per quelle sue, gigantesche. Secondo me è l’unico giocatore che nel tempo potrà avvicinarsi ai primati di MJ, sia come numeri puri che nell’immaginario popolare. Non me ne vogliano i fan del Black Mamba. Ho sempre tifato per quelli troppo facili da odiare, quelli contro tutti, personaggi controversi a volte, infatti il mio giocatore preferito di sempre è Allen Iverson. Il giocatore con più cuore e più palle della storia del Gioco, 180cm (forse) per 75kg (bagnato), un Davide in una lega di Golia, mai, dico MAI visto qualcosa di simile alla paura nel suo gioco; anzi, un coraggio ai limiti dell’incoscienza, senza istinto di conservazione, senza rispetto della vita umana, soprattutto della propria. Mai fiatato dopo aver subito contatti da gente alta e pesante il doppio di lui… ok mi fermo, potrei parlarne per ore. Se state leggendo quest’intervista non avete bisogno che aggiunga altro. Non ce n’è stato un altro prima di lui, non ce ne sarà un altro dopo. Il campione del mio cuore.

 

L’anello quest’anno chi lo vince? E il titolo di MVP?

Ti riduco il campo a tre squadre e tre rispettivi MVP (intendo mvp delle finali ovviamente) ti dico Miami – LeBron, OKC – KD e New York – Melo, ma se mi metti alle strette punto tutto su Miami -LeBron. Secondo me abbiamo assistito all’inizio di una dinastia. Ci scappa almeno il Three-peat. Forse hanno qualche chance anche i Clippers, ma non ci scommetterei.

Se potessi sfidare in 1vs1 un giocatore di basket, contro chi vorresti batterti?

Vorrei giocare contro Kevin Garnett per dimostrare una volta per tutte al mondo intero che il vero campione del mondo di trashtalking sono io, lui non può niente contro di me.

Passiamo al rap, altra tua passione, hai in progetto qualcosa?

In questo periodo ho collaborato a tanti progetti esterni, di cui vado molto fiero. Adesso però è il momento di dedicarmi esclusivamente al mio nuovo album solista. I miei sostenitori lo reclamano già da tempo, la loro attesa finirà dopo l’estate.

Quanto incide nella tua vita professionale la musica e lo sport?

Questa è una domanda che dovresti farmi al contrario…hahaha lo sport ormai si riduce ad una compulsiva visione e analisi di tutte le partite nba che riesco a vedere… mi prende del tempo ma non ha un grande impatto, lo considero tempo “libero”. Quanto alla musica, posso dirti una cosa: ho visto abbastanza campioni del rap fare del loro dono una professione, e doversi per forza piegare ai compromessi che DEVI accettare in ogni LAVORO, soprattutto se è un lavoro creativo o artistico. Sono ben contento di guadagnarmi da vivere con qualcosa di diverso dal rap. Questo mi dà il privilegio di poter fare e dire quello che voglio con la mia musica. Quello è l’unico momento della mia vita in cui posso fare veramente come cxxxo mi pare, essere davvero me stesso. Se mi togli questo mi uccidi. In molti nel mio campo hanno rinunciato a questo privilegio per altri vantaggi. Spero per loro che gli sia convenuto.

Cosa diresti a chi vuole avvicinarsi alla musica rap?

DAJETUTTI!

EGreen ha una maglietta con scritto: “FARE RAP NON E’ OBBLIGATORIO”. Cosa ne pensi del fatto che sempre più ragazzi (e non solo, vedesi la Tommasi) che provano a fare questo tipo di musica?

E’ una questione molto controversa. Posso dirti che da sempre credo che per riuscire in questo Gioco, anche a livello di risposta dal pubblico, devi avere due qualità indispensabili ed egualmente necessarie: il talento e la coerenza. Continuo a credere che sia così, anche se a volte certi fenomeni e certi numeri mi danno torto, soprattutto a discapito della seconda delle due. I tempi cambiano, non sempre in meglio. Nello sport come nella musica. Che ci sia tanta gente indegna che prova a fare rap, è come tanta gente indegna che vuole giocare a basket, lasciali provare, se non sono all’altezza si fanno fuori da soli.

Ringraziamo Claudio per la sua pazienza e disponibilità!!

Graie a te, a tutto lo staff e tutti i fedeli seguaci della NBA RELIGION.

 

Per seguire Claudio ER COSTA sui vari social network includiamo di seguito tutti i suoi contatti:

facebook: www.facebook.com/ercosta

twitter: twitter.com/claudioercosta

instagram: @erverocosta

 

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