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New York – Minnesota: C’è aria di Trade

Stando all’analista NBA Darren Wolfson, il GM dei Minnesota Timberwolves, David Kahn, avrebbe avviato i colloqui con i New York Knicks per una possibile trade tra le due franchigie, anche se non è ancora chiaro quali giocatori potrebbero essere coinvolti. Uno dei papabili a lasciare la grande mela potrebbe essere Ronnie Brewer, per il quale i T’Wolves si erano già mossi in estate prima che questi firmasse per i Knicks. Mentre la franchigia newyorkese si starebbe muovendo per cercare gli elementi adatti per aggiungere profondità alla propria frontline, la sola esigenza dei T’Wolves sarebbe quella di ottenere degli elementi “sani” da aggiungere al roster , visto la lunga serie di infortuni che ha falcidiato la franchigia, privandola di elementi fondamentali (Kevin Love in testa) che avrebbero consentito a
Minnesota di fare un salto di qualità non solo a livello di prestazioni (quello già ampiamente soddisfacente, grazie principalmente al cambiamento in panchina da Kurt Rambis a coach Rick Adelman), ma soprattutto a livello di risultati (quelli certamente più deludenti rispetto alle potenzialità del roster).

Sotto un profilo strettamente economico va tenuto conto, ai fini di un’eventuale trade, che i Knicks sono ben sopra la soglia della luxury tax, diversamente dai T’Wolves che sono invece al di sotto della soglia medesima; questo consente loro un margine di manovra più ampio dal punto di vista salariale, margine che, tuttavia, è abbastanza probabile che non venga sfruttato, dato che New York è una contender e difficilmente vorrà privarsi di qualsiasi pedina che, anche se costosa, potrebbe consentirle di ambire all’anello.

Ritornando invece a un profilo più strettamente tecnico, l’unico giocatore di cui Minnesota sarebbe disposta a privarsi è il playmaker Luke Ridnour che, a una prima occhiata, potrebbe risultare superfluo per i Knicks, dato che nel ruolo sono messi discretamente bene, potendo vantare giocatori del calibro di Raymond Felton, Jason Kidd e il sorprendente “giovanotto” Pablo Prigioni, rookie di quasi 36 anni che sta dando una grande mano alla franchigia newyorkese; a quanto pare invece New York sembra interessata ad acquisire le prestazioni del playmaker dei Timberwolves. D’altra parte, tolto Brewer di cui sopra, la franchigia di Minneapolis, potrebbe richiedere la guardia Iman Shumpert, visto che i T’Wolves nello spot di guardia hanno lacune evidenti, dovute in gran parte (anche in questo caso) agli infortuni, di cui il principale resta quello, ormai di lungo corso, dello sfortunatissimo Brandon Roy. La strada per prendere Shumpert è tuttavia in salita, posto che il coach dei Knicks, Mike Woodson, ne ha proprio recentemente affermato l’incedibilità (molto probabilmente per frenare le voci che volevano Shumpert ai Phoenix Suns in cambio di un altro possibile obiettivo dei Knicks, l’ala Jared Dudley).

Insomma gli elementi per una trade ci sono tutti. Ma il lavoro dei GM di entrambe le franchigie sarà parecchio impegnativo con poco tempo a disposizione per trattare. Ognuna delle due tenterà di trarre il massimo in vista dei propri obiettivi: i T’Wolves con lo sguardo già alla prossima stagione, sperando finalmente di riuscire a disputarne una ad alti livelli, senza essere castigata dagli infortuni; New York invece con uno sguardo ad un futuro più prossimo, che magari rechi con sé un bell’anello e un banner da aggiungere al tetto del Madison Square Garden.

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