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NCAA Games of the night (12/01/2013) – Duke si arrende a NC State; ok G’town, Indiana, Syracuse, Louisville, Florida, Kansas, Arizona e UCLA; UConn interrompe la striscia vincente di Notre Dame; male Kentucky

 

 

 

 

 

(19) GEORGETOWN – ST. JOHN’S 67 – 51

Georgetown, reduce da due sconfitte consecutive nel campionato della Big East, entrambe concluse con soli 48 punti a referto, si riscatta e batte St. John’s, mostrando un ottimo gioco offensivo e la solita asfissiante difesa. La gara non è mai stata in discussione, con gli Hoyas che, nonostante la mancanza di Greg Whittington, prendono subito il largo, chiudendo il primo tempo sul punteggio di 36-19, dopo essere stati in vantaggio anche di 23 punti. Nella ripresa la musica non cambia, St. John’s sbaglia troppo dalla lunetta (6/16) per poter tentare la rimonta e Georgetown raggiunge i 48 punti delle due partite precedenti a poco più di 13 minuti dal termine. Otto Porter (19 punti, 14 rimbalzi, 3 recuperi) è stato il migliore in campo per gli Hoyas, che hanno avuto prestazioni molto positive da parte di Markel Starks (17 punti), Nate Lubick (11 punti, 6 rimbalzi, 3 stoppate) e D’Vauntes Smith-Rivera (8 punti, 10 rimbalzi, 4 asssist). Per i Red Storm da salvare le prove di Jamal Branch (16 punti), Sir’Dominic Pointer (11 punti, 4 assist, 3 recuperi, 2 stoppate), entrambi usciti dalla panchina, Jakarr Sampson (12 punti, 7 rimbalzi, ma 5/14 al tiro) e Chris Obekpa (10 rimbalzi, 6 stoppate), male invece la stella D’Angelo Harrison (7 punti, 3/12 dal campo, 0/5 da tre).

 

(8) MINNESOTA – (5) INDIANA 81 – 88

Partita dalle due facce quella tra Minnesota e Indiana, con quest’ultimi che riescono a prevalere sugli avversari solo nel finale di gara dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio di 23 punti. Gli Hoosiers iniziano alla grande e nei primi venti minuti hanno già tre giocatori in doppia cifra, sette triple messe a segno, e costringono i Gophers a 12 palle perse, costruendo un solidissimo vantaggio con un parziale di 18-2 e uno di 12-2. Minnesota reagisce e inizia la ripresa con un 14-4 che la riporta sul -13, continuando a mettere in difficoltà Indiana fino a raggiungere incredibilmente il punteggio di 81-84 a19 secondi dal termine grazie a due tiri liberi di Andre Hollins; nell’azione successiva i Gophers commettono fallo e mandano in lunetta Jordan Hulls, che sbaglia entrambi i tentativi ma riesce miracolosamente a prendere il rimbalzo e a subire un altro fallo, questa volta realizzando entrambi i tiri e dando così la vittoria agli Hoosiers. Entrambe le squadre hanno chiuso con tutto il quintetto iniziale in doppia cifra, ricevendo pochissimo contributo (11 punti complessivamente) dalla panchina. Per Indiana ottime prove di Victor Oladipo (20 punti, 6 rimbalzi, 3 recuperi, 8/10 dal campo), Jordan Hulls (19 punti, 4/7 da tre) e Cody Zeller (18 punti, 6 rimbalzi, 3 stoppate, 6/8 al tiro), ben supportati da Christian Watford (15 punti, 9 rimbalzi) e Kevin Ferrel (13 punti, 8 assist). Minnesota ha avuto 25 punti da parte di Andre Hollins (con 5/12 da tre e 4 recuperi), 13 punti a testa di Austin Hollins (con 3/5 da tre e 5 rimbalzi) e Trevor Mbakwe (con 10 rimbalzi e 2 stoppate), e 11 punti a testa di Joe Coleman e Rodney Williams (con 5 rimbalzi e 3 stoppate).

 

VILLANOVA – (7) SYRACUSE 61 – 72

Syracuse, priva di James Southerland, secondo miglior realizzatore di squadra, riesce ad avere la meglio su un’ostica Villanova grazie ai canestri di tre giocatori (Dajuan Coleman, Jerami Grant e Trevor Cooney) che nella partita precedente avevano totalizzato complessivamente 7 minuti e 0 punti. Dopo aver faticato per tutto il primo tempo, chiusosi sul punteggio di 29-27, gli Orange vengono trascinati da C.J. Fair, che segna 11 dei primi 15 punti della propria squadra nella ripresa, e prendono un vantaggio di 6 punti a 13 minuti dalla fine; i Wildcats tentano di riavvicinarsi, ma Syracuse piazza un parziale di 15-4, propiziato dai canestri di Coleman e Grant (13 punti, 5 rimbalzi, 2 stoppate) e dalle triple di Cooney, che chiude definitivamente i conti. C.J. Fair continua il suo momento magico e finisce con 22 punti, 5 rimbalzi e 4 stoppate, mentre Michael Carter-Williams (7 assist, 3 recuperi) e Brandon Triche realizzano 10 punti a testa, tirando però con un complessivo 4/20 dal campo. Per Villanova, che ha pagato la bassa percentuale al tiro contro la zona di Syracuse, buone prove di JayVaughn Pinkston (12 punti) e Mouphtaou Yarou (11 punti, 14 rimbalzi).

 

(1) DUKE – (20) NORTH CAROLINA STATE 76 – 84

Dopo Arizona, anche Duke deve fare i conti con la prima sconfitta stagionale, arrivata ad opera di North Carolina State, che non vinceva contro la #1 del ranking dal 2004, anche allora contro i Blue Devils. I Wolfpack, che prima dell’inizio della stagione venivano dati come i favoriti nella ACC, avevano iniziato con due sconfitte nelle prime sei gare, facendo calare l’entusiasmo che li circondava, ma questa importantissima vittoria rilancia le loro quotazioni. Duke, complice anche l’assenza dell’infortunato Ryan Kelly, ha sofferto parecchio sotto i tabelloni, dove il solo Mason Plumlee (15 punti, 11 rimbalzi, 4 recuperi, 2 stoppate) non è riuscito a limitare C.J. Leslie (25 punti, 6 rimbalzi, 2 stoppate) e Richard Howell (16 punti, 18 rimbalzi), che nel secondo tempo hanno dominato. La gara si è decisa negli ultimi dieci minuti di gioco, quando NC State infila un parziale di 9-0, portandosi sul 67-57, e respinge gli attacchi di Duke, che riesce ad arrivare solo al -4 e negli ultimi minuti perde Seth Curry (22 punti, 5 rimbalzi, 5/10 da tre) per infortunio; nel minuto finale i Blue Devils tentano un’ultima rimonta commettendo fallo per fermare il cronometro e sperando negli errori ai tiri liberi, ma i Wolfpack sono precisissimi dalla lunetta (9/10) e portano a casa meritatamente la vittoria. North Carolina State, trascinata nel secondo tempo dalla coppia Leslie-Howell, aveva chiuso la prima frazione di gioco in vantaggio grazie agli ottimi Scott Wood (14 punti, 3/3 da tre) e Lorenzo Brown (12 punti, 13 assist, ma 3/13 dal campo). Per Duke, oltre a Plumlee e Curry, buona prova di Quinn Cook (17 punti, 7 assist, ma 6/16 dal campo), mentre ha steccato completamente la partita il freshman Rasheed Sulaimon (4 punti, 0/10 al tiro).

 

(18) KANSAS STATE – WEST VIRGINIA 65 – 64

Kansas State batte West Virginia, ma deve ringraziare Shane Southwell, che nell’emozionante finale prima mette a segno i due tiri liberi che danno un punto di vantaggio ai Wildcats e poi stoppa il tentativo Gary Browne a un secondo dalla fine. La gara è stata combattuta per tutta la durata dell’incontro: dopo un primo tempo ad altissime percentuali conclusosi sul punteggio di 36-33, nella ripresa entrambe le squadre provano a scappare, prima West Virginia, con un parziale di 8-0, poi Kansas State, con uno di 12-0, ma nessuno riesce a imporsi e negli ultimi otto minuti il vantaggio passa dalle mani di una squadra all’altra sei volte. A 26 secondi dal termine il freshman Eron Harris con un tiro fuori equilibrio dà un punto di vantaggio ai Mountaineers, che dopo i tiri liberi di Southwell hanno due opportunità per vincere la partita, prima con Jabarie Hinds e poi con Jabarie Brown, ma nessuna va a buon fine. Per Kansas State ci sono 17 punti a testa di Rodney McGruder, con 6 rimbalzi, e Shane Southwell, al suo career-high. West Virginia, priva di Juwan Staten, suo secondo miglior realizzatore, per motivi disciplinari, ha avuto buone prestazioni da parte di Jaberie Hinds (15 punti, ma 1/6 dalla lunetta), Aaric Murray (11 punti, 5 rimbalzi, 2 stoppate) e Terry Henderson (10 punti).

 

(14) BUTLER – DAYTON 79 – 73

Undicesima vittoria consecutiva per Butler che ha la meglio su Dayton, ma deve fare i conti con l’infortunio di Rotnei Clarke, che a metà del primo tempo ha subito un brutto fallo ed è finito con la testa contro il supporto posizionato sotto canestro, facendosi male al collo; fortunatamente l’infortunio è meno grave del previsto, ma non si conoscono ancora i tempi di recupero del miglior realizzatore stagionale dei Bulldogs. Dopo l’infortunio di Clarke, Butler, che in quel momento stava conducendo 18-16, è riuscita a incrementare il proprio vantaggio e a mantenerlo per il resto della gara grazie alla difesa e alla profondità del roster a disposizione di Brad Stevens. Dayton è riuscita ad arrivare al -4 nei minuti finali, prima di essere ricacciata indietro dai Bulldogs, che hanno segnato gli ultimi 11 punti dalla lunetta. Butler ha avuto ottime prove da parte della guardia Roosevelt Jones (16 punti, 7 rimbalzi, 4 assist), del centro Andrew Smith (13 punti, 4 assist) e dell’ala Khyle Marshall (12 punti). A Dayton non sono bastati i 14 punti a testa di Vee Sanford e Dyshawn Pierre, che ha catturato anche 9 rimbalzi, e i 13 di Kevin Dillard.

 

CONNECTICUT – (17) NOTRE DAME 65 – 58

Per la terza volta in quattro anni Connecticut interrompe una lunga striscia vincente casalinga di Notre Dame, risultando essere l’unica squadra che ha vinto sul campo dei Fighting Irish nelle ultime 48 partite. Notre Dame puntava alla quindicesima vittoria dell’anno, a fronte di una sola sconfitta,  che avrebbe portato al miglior avvio di stagione dal 1973-74, ma gli Huskies hanno rovinato la festa. Connecticut va in vantaggio per la prima volta all’inizio del secondo tempo, sul punteggio di 36-34, poi si porta sul +4 ma viene riagganciata immediatamente da Notre Dame, che però subisce un parziale di 10-4; un canestro di Shabazz Napier fissa il risultato sul 58-52, Atkins segna 6 punti consecutivi e regala la parità ai Fighting Irish, ma nell’ultimo minuto gli Huskies realizzano 7 punti senza concederne agli avversari, tornando a casa con una vittoria. Per Connecticut, miglior prestazione in carriera di Tyler Olander (16 punti, 7 rimbalzi, 8/9 dal campo) e ottime prove di Shabazz Napier (19 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 3/5 da tre) e Ryan Boatright (14 punti, 5 assist). Per Notre Dame, bene Eric Atkins (18 punti, 4 assist, 3/5 da tre) e Jack Cooley (14 punti, 9 rimbalzi), mentre tira male Jerian Grant (5/18 dal campo).

 

(12) ILLINOIS – WISCONSIN 51 – 74

Altra bruttissima sconfitta per Illinois, che, dopo aver perso malamente contro Minnesota, si ripete e viene travolta da Wisconsin, alla sua miglior gara della stagione. I Badgers segnano i primi 14 punti della partita e a metà hanno già un consistente vantaggio di 20 punti che non sarà più messo in discussione. Wisconsin, reduce dalla vittoria su Nebraska con soli 47 punti messo a segno, ha sfornato una straordinaria prestazione, tirando con il 49% dal campo e 10/23 da tre, vincendo nettamente il duello a rimbalzo (41 a23), difendendo forte e concedendo ai Fighting Illini solo il 35% al tiro. I Badgers hanno avuto 15 punti da parte di Jared Berggren, con 12 rimbalzi e stoppate, 14  di Traevon Jackson e 13 del talentuoso freshman Sam Dekker. Illinois, a cui è mancato l’apporto della stella Brandon Paul (8 punti, 1/11 dal campo), marcato benissimo da Jackson e da Mike Brausewitz, ha ricevuto un buon contributo solo da parte di D.J. Richardson (16 punti, 3 recuperi) e Joseph Bertrand (12 punti, 7 rimbalzi).

 

FRESNO STATE – (25) NEW MEXICO 45 – 72

New Mexico ha vita facile contro Fresno State e domina l’incontro dall’inizio alla fine. I protagonisti della gara sono stati i due lunghi dei Lobos, il centro Alex Kirk e l’ala Cameron Bairstow, che di solito non giocano molti minuti contemporaneamente sul parquet, ma d’ora in poi potrebbero farlo molto più spesso, visti i risultati: i due hanno messo insieme 35 punti e 19 rimbalzi, realizzando 9 punti nel parziale di 16-2 che ha dato a New Mexico il +17 ametà partita; Bairstow (16 punti, 5 rimbalzi, 2 stoppate), che ha segnato i suoi primi sei tiri, ha realizzato 15 dei suoi 16 punti nel primo tempo, mentre Kirk (19 punti, 14 rimbalzi, 8/13 al tiro) ne ha messi 12, con 9 rimbalzi, nei secondi venti minuti. Per i Lobos bene anche Tony Snell, che ha chiuso con 16 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate, tirando però con 6/15 dal campo e 1/6 da tre. Fresno State ha avuto un solo giocatore in doppia cifra, Marvelle Harris (11 punti, 3/11 al tiro), mentre Robert Upshaw si è fermato a quota 9 punti.

 

SOUTH FLORIDA – (3) LOUISVILLE 38 – 64

Straordinaria prova difensiva di Louisville, che concede a South Florida un misero 27% al tiro, domina a rimbalzo (48 a22) e si vendica così dell’ultima sconfitta casalinga subita. Poco importa se i Cardinals hanno tirato con il 38% dal campo, dal momento che la loro difesa, ritrovata nel secondo tempo contro Seton Hall, è stata la chiave della partita e gli ha concesso di prendere subito il largo, come dimostra il punteggio di 3-19 dopo un alley-oop di Chace Behanan su assist di Peyton Siva; proprio il ritorno in campo di Behanan, che si era infortunato la caviglia in allemento cinque giorni prima, è stata la notizia più lieta della serata per Louisville, dato che l’ala ha risposto bene nei 18 minuti in cui è rimasta in campo, chiudendo con 7 punti e 12 rimbalzi. I migliori in campo dei Cardinals sono stati Peyton Siva (17 punti, 3 recuperi, 3/5 da tre) e Gorgui Dieng (12 punti, 16 rimbalzi), mentre Russ Smith ha tirato con un pessimo 2/13. Per South Florida si salva soltanto il volenteroso Victor Rudd, autore di 10 punti e 8 rimbalzi

 

(11) FLORIDA – LOUISIANA STATE 74 – 52

Florida supera Louisiana State, ma durante la gara perde per infortunio alla caviglia Casey Prather, che si aggiunge a Mike Rosario nella lista infortunati dei Gators. Entrambe le squadre hanno iniziato faticando a trovare il canestro, ma Florida, grazie all’aggressività a rimbalzo, riesce a costruire un piccolo vantaggio sul 15-10 e successivamente piazza un parziale di 10-1 che le permette di concludere il primo tempo in vantaggio di nove punti; la ripresa si apre nel segno dei Gators, trascinati dalle triple di Kenny Boynton (20 punti, 7 rimbalzi, 4/8 da tre) e dai rimbalzi di Will Yeguete (10 punti, 13 rimbalzi), che prendono il largo e non si guardano più indietro. Per Florida bene anche Patric Young (14 punti, 7 rimbalzi) ed Erik Murphy (12 punti, 7 rimbalzi). I Tigers, che sono stati surclassati a rimbalzo (49 a34), hanno avuto 15 punti da parte di Anthony Hickey, con 4 assist e 4 recuperi, e 11 punti di Shavon Coleman, con 5 rimbalzi e 2 stoppate.

 

(6) KANSAS – TEXAS TECH 60 – 46

Dopo aver faticato per tutto il primo tempo, Kansas si risveglia nella ripresa e batte Texas Tech. I Jayhawks giocano malissimo nei primi venti minuti e tirano con un misero 28% dal campo, andando al riposo con 2 soli punti di vantaggio; all’inizio del secondo tempo i Red Raiders accorciano le distanze sul -1, ma Kansas risponde con un parziale di 14-2 con i canestri di Kevin Young (14 punti, 4 rimbalzi) e Travis Releford (12 punti, 3 recuperi), e successivamente con un 12-3 che chiude definitivamente la gara. Per i Jayhawks in doppia cifra ci sono anche Jeff Withey (12 punti, 7 rimbalzi) e Ben McLemore (10 punti, 4 rimbalzi, 2 stoppate). Texas Tech ha avuto 11 punti da parte della guardia Jamal Williams e 9 punti e 8 rimbalzi di Dejan Kravic, mentre Jaye Crockett è stato limitato a 3 punti con 1/8 dal campo.

 

(10) MISSOURI – MISSISSIPPI 49 – 64

Missouri soffre l’assenza di Laurence Bowers e cade contro Mississippi, che è stata in vantaggio per tutta la partita. I Rebels iniziano con un 9-0 e mettono in difficoltà l’attacco dei Tigers con una difesa soffocante, forzando molte palle perse, che alla fine della gara saranno 19; nel secondo tempo Missouri si riavvicina fino al -8, ma Mississippi domina sotto canestro con Murphy Holloway (22 punti, 8 rimbalzi, 4 recuperi, 8/12 al tiro), che colpisce ripetutamente e porta i Rebels alla vittoria. Per Mississippi bene anche Jarvis Summers (12 punti), mentre Marshall Henderson, miglior realizzatore della SEC, è stato ben marcato dai Tigers e ha chiuso con 11 punti e 4/11 dal campo. Missouri, che non è mai riuscita a entrare in ritmo e ha tirato con un pessimo 2/18 da tre, ha avuto 13 punti e 7 rimbalzi da Jabari Brown (ma con 4/13 al tiro), 11 punti e 7 rimbalzi da Keion Bell e 10 punti e 5 assist da Phil Pressey, che ha giocato però sotto i suoi standard, finendo con 5 palle perse.

 

(4) ARIZONA – OREGON STATE 80 – 70

Arizona si riprende dalla sconfitta subita contro Oregon e supera Oregon State, che ha tenuto testa ai Wildcats fino agli ultimi minuti del primo tempo, prima di subire un parziale di 9-2 e andare al riposo sotto di 8 punti. Nella ripresa Arizona incrementa ulteriormente il proprio vantaggio e si porta anche sul +17 con le triple di un ispiratissimo Solomon Hill (16 punti, 6 rimbalzi, 5/8 da tre), chiudendo di fatto la gara. I Wildcats hanno avuto ottime prestazioni anche da parte di Mark Lyons (16 punti, 5 rimbalzi, 5 assist, ma 6/14 al tiro), Nick Johnson (14 punti, 6 rimbalzi, 5 assist), Brandon Ashley (12 punti, 7 rimbalzi) e Grant Jerret (8 punti, 5 rimbalzi, 6 stoppate). I Beavers, privi di Eric Moreland, non sono riusciti a portare a quota due le sconfitte di Arizona nell’Oregon nonostante i quattro giocatori in doppia cifra: Ahmad Starks (18 punti, ma 6/17 dal campo e 3/9 da tre), Joe Burton (15 punti, 8 rimbalzi, 4 assist), Roberto Nelson (15 punti) e Devon Collier (13 punti, 15 rimbalzi, 2 stoppate).

 

(21) CINCINNATI – RUTGERS 68 – 58

Cincinnati, reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro gare, ritrova la vittoria contro Rutgers, tornando a difendere come a inizio stagione. Per quanto riguarda l’attacco bisogna ancora aspettare, dato che i Bearcats hanno chiuso il primo tempo con il 29% al tiro, costringendo però gli avversari a fare peggio e a tirare con il 21%, che gli ha permesso di andare al riposo in vantaggio di 12 punti; Cincinnati segna i primi 6 punti del secondo tempo, portandosi sul +18, e solo nell’ultimo minuto Rutgers si porta sotto la doppia cifra di svantaggio. I Bearcats sono stati trascinati da Cashmere Wright (23 punti, anche se con 6/17 dal campo e 2/8 da tre) e dalle buone prove di JaQuon Parker (11 punti, 8 rimbalzi) e Titus Rubles (7 punti, 11 rimbalzi), mentre Sean Kilpatrick ha tirato ancora una volta male (3/12 dal campo, 1/7 da tre). Per gli Scarlet Knights si salva solo Myles Mack (15 punti, 3/5 da tre), male invece Eli Carter (6 punti, 1/11 dal campo).

 

NORTH CAROLINA – FLORIDA STATE 77 – 72

A quasi un anno dalla sconfitta di 33 punti subita contro Florida State, North Carolina si vendica e batte i Seminoles, evitando di eguagliare il peggior inizio di campionato della ACC con due sconfitte. I Tar Heels, nonostante il dominio a rimbalzo, hanno vinto la gara solo nel finale a causa delle ottime percentuali di Florida State, che ha chiuso con 11/22 dalla lunga distanza. Un canestro di Jackson Simmons ha dato a North Carolina il vantaggio decisivo sul punteggio di 73-72, seguito da due punti di P.J. Hairston e da due tiri liberi di Marcus Paige a 11 secondi dalla fine che hanno sancito il risultato finale. Hairston (23 punti, 4/9 da tre) è stato il migliore dei suoi, coadiuvato da James Michael McAdoo (14 punti, 8 rimbalzi) e Reggie Bullock (12 punti, 8 rimbalzi, 4 assist). Per i Seminoles ci sono 15 punti di Okaro White, con 6 rimbalzi e 3 recuperi, 14 di Terry Whisnant II, con 4/7 da tre, e 12 di Terrance Shannon, con 3 stoppate.

 

TEXAS A&M – KENTUCKY 83 – 71

La strepitosa prestazione di Elston Turner trascina Texas A&M alla vittoria in trasferta contro Kentucky, infliggendo a coach Calipari la prima sconfitta casalinga in partite di conference. Turner, che ha chiuso con 40 punti (14/19 dal campo, 6/10 da tre), a cui ha aggiunto 6 rimbalzi e 4 assist, ha segnato 9 punti nei primi sei minuti di gioco e ha finito il primo tempo a quota 25, risultando impossibile da fermare per i Wildcats, che hanno alternato su di lui diversi uomini, ottenendo discreti risultati solo con Archie Goodwin. La gara è stata decisa a quattro minuti dal termine da un parziale di 11-0 degli Aggies che ha rotto la parità e gli ha dato l’allungo decisivo per vincere la partita. Oltre a Turner, Texas A&M ha altri due giocatori in doppia cifra, Fabyon Harris (14 punti) e Kourtney Roberson (10 punti, 9 rimbalzi). A Kentucky non bastano le buone prove di Archie Goodwin (17 punti, ma 6/16 dal campo), Nerlens Noel (15 punti, 11 rimbalzi, 6 assist, 4 recuperi, 7 stoppate), Ryan Harrow (14 punti, ma 5 palle perse) e Alex Poythress (12 punti, 6 rimbalzi). Per i Wildcats la strada verso la qualificazione al Torneo NCAA si fa sempre più dura.

 

UCLA – COLORADO 78 – 75

UCLA sconfigge Colorado e vince la nona partita consecutiva. La gara è combattuta fino alla fine, quando Jordan Adams segna due tiri liberi a sette secondi dalla fine, dando il +3 ai Bruins, e l’ultimo tentativo dei Buffaloes non va a buon fine. Per UCLA bene Travis Wear (23 punti, 11/17 al tiro), Jordan Adams (18 punti), Shabazz Muhammad (14 punti, ma 6/16 dal campo) e Kyle Anderson (12 punti, 10 rimbalzi, 5 assist). A Colorado, che ha perso tre delle ultime quattro gare, non sono bastati tre giocatori sopra quota 18 punti: Spencer Dinwiddie (23 punti), Josh Scott (18 punti, 9 rimbalzi) e Askia Booker (18 punti).

 

COLORADO STATE – (16) SAN DIEGO STATE 72 – 79

Serve un tempo supplementare a San Diego State per battere Colorado State. I Lobos sono in vantaggio di 18 punti a metà partita e a sette minuti dal termine il punteggio è di 46-59, ma da quel momento non riescono più a segnare dal campo e subiscono la rimonta dei Rams fino al 63-63 che manda le due squadre ai supplementari sull’errore da tre punti di Jamaal Franklin. Nell’overtime si scatena però il febbricitante Chase Tapley, che segna 12 dei suoi 19 punti, incluse due triple e un canestro in contropiede dopo una palla recuperata, che danno la vittoria a San Diego State. Per i Lobos buone prestazioni di Jamaal Franklin (23 punti, 7 rimbalzi, 5/12 da tre), Chase Tapley (19 punti, 5 rimbalzi) e Xavier Thames (14 punti, 3/5 da tre). Colorado State ha avuto 22 punti da parte di Wes Eikmeier, 18 di Colt Iverson, con 11 rimbalzi, e 13 di Daniel Bejarano, con 11 rimbalzi.

 

AIR FORCE – (24) UNLV 71 – 76

UNLV supera Air Force solo nel finale nella prima gara del campionato della Mountain West Conference. Decisivo è stato un canestro della riserva Bryce Dejean-Jones (18 punti) a 12 secondi dalla fine, che ha dato il vantaggio ai padroni di casa. Per UNLV ottima prova della coppia di lunghi formata da Anthony Bennett (22 punti, 16 rimbalzi) e Mike Moser (14 punti, 11 rimbalzi). Per Air Force, che ha avuto la possibilità di vincere la partita con l’ultimo tiro, bene Mike Fitzgerald (22 punti, 3/5 da tre) e Michael Lyons (19 punti, 7 rimbalzi, ma 7/20 dal campo).

 

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