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NCAA Games of the night (10/01/2013) – prima sconfitta per Arizona; bene Michigan State, Gonzaga, Kentucky e UCLA; ancora male North Carolina

 

 

 

 

 

(22) MICHIGAN STATE – IOWA 62 – 59

In una partita a tratti bruttissima Michigan State ha la meglio su Iowa, che ha però dovuto fare a meno di Devyn Marble a causa di un infortunio alla caviglia. La gara si decide nell’ultimo minuto di gioco: sul punteggio di parità Branden Dawson (17 punti, 4 rimbalzi, 3 recuperi) recupera palla e va a schiacciare il +2 degli Spartans a 49 secondi dal termine e Keith Appling (12 punti, 6 rimbalzi, 4 assist) sigilla la vittoria con 4/4 dalla lunetta; gli Hawkeyes hanno ancora la possibilità di pareggiare i conti, ma il tiro da tre di Anthony Clemmons, che in precedenza aveva sbagliato il libero della parità, non colpisce nemmeno il ferro. Per Michigan State buone prove anche di Gary Harris (14 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi, 3/5 da tre) e Adreian Payne (10 punti, 6 rimbalzi). Iowa è stata tenuta in gara da due giocatori usciti dalla panchina, Zach McCabe (15 punti, 7 rimbalzi, 3/6 da tre) e Melsahn Basabe (14 punti), mentre l’unico giocatore del quintetto iniziale a finire in doppia cifra è stato Aaron White (11 punti, 6 rimbalzi).

 

(4) ARIZONA – OREGON 66 – 70

Oregon infligge ad Arizona la sua prima sconfitta stagionale rimanendo in vantaggio negli ultimi 27 minuti di gara. I Wildcats iniziano la partita con un parziale di 11-0 che sembra spianargli la strada verso una facile vittoria, ma la reazione dei Ducks non si fa attendere e nel resto del primo tempo segnano 41 punti, contro i 19 degli avversari. Oregon riesce sempre a respingere i tentativi di rimonta di Arizona, che a 3 minuti dal termine si trova sotto di 12 punti, ma riesce a portarsi a un solo possesso di distanza (66-69) con un parziale di 11-2; i Wildcats hanno in mano la palla del possibile pareggio, ma a 10 secondi dalla fine Johnathan Loyd ruba la palla a Nick Johnson, subisce il fallo e segna il tiro libero che sancisce la vittoria dei Ducks. Oregon è stata guidata dal tuttofare E.J. Singler (14 punti, 7 rimbalzi, 7 assist, 3 recuperi), fratello di Kyle Singler dei Pistons, e dai 10 punti a testa da parte di Tony Woods, Dominic Artis e Carlos Emory. Ad Arizona non sono bastate le buone prestazioni di Mark Lyons (21 punti, 4 assist), Solomon Hill (16 punti, 6 rimbalzi) e Nick Johnson (12 punti, 6 rimbalzi, 3 recuperi, 2 stoppate, ma 4 palle perse), che ha però perso il pallone decisivo.

 

SAINT MARY’S – (9) GONZAGA 78 – 83

La seconda partita consecutiva sopra i 30 punti di Kelly Olynyk trascina Gonzaga alla vittoria contro i grandi rivali di Saint Mary’s. Nonostante i 20 punti di vantaggio dei Bulldogs all’inizio del secondo tempo, i Gaels iniziano la rimonta e arrivano al -3 con una triple di Matthew Dellavedova a poco più di un minuto dal termine; Kevin Pangos sbaglia a 26 secondi dalla fine, Dellavedova segna due tiri liberi, Olynyk risponde con un 2/2 dalla lunetta riportando Gonzaga a +3, ed è ancora Dellavedova a tentare di pareggiare il risultato, ma la sua tripla sbatte sul ferro, finisce sulla parte alta del tabellone e poi fuori dal campo. I Bulldogs devono ringraziare ancora una volta la strepitosa prestazione di Kelly Olynyk (31 punti, 8 rimbalzi, 11/19 dal campo) e l’ottimo Kevin Pangos (22 punti, 3/5 da tre). Saint Mary’s ha avuto il merito di crederci fino alla fine e ha quasi compiuto l’impresa grazie a Stephen Holt (23 punti, 9/14 al tiro), Matthew Dellavedova (14 punti, 5 rimbalzi, 3 assist, ma 2/9 da tre) e Beau Levesque (14 punti, 5 rimbalzi).

 

KENTUCKY – VANDERBILT 60 – 58

Nel rematch della finale del torneo della SEC dello scorso anno, vinta poi da Vanderbilt, entrambe le squadre si presentano con un roster quasi totalmente rinnovato, con soli cinque giocatori reduci dalla stagione passata. Kentucky sta faticando più del previsto in questa stagione e le speranze di vederla al Torneo NCAA passano probabilmente dalla vittoria del torneo di conference. I Wildcats iniziano bene la gara e chiudono il primo tempo sul punteggio di 35-24, ma nella ripresa soffrono la difesa a zona dei Commodores e sbagliano dodici tiri consecutivi, concedendo a Vanderbilt un parziale di 18-0 che a sei minuti dal termine li porta in vantaggio per la prima volta. A 17 secondi dalla fine Nerlens Noel (13 punti, 7 rimbalzi, 3 stoppate) dà il +5 aKentucky e, sebbene il tiro sia partito dopo lo scadere dei 35 secondi, gli arbitri concedono il canestro senza guardare il replay, scatenando le proteste di Kevin Stallings, coach di Vanderbilt; i Commodores vanno però vicini al miracolo infilando una tripla con Kedren Johnson (18 punti, 6 assist, 4 recuperi) e recuperando il pallone sulla successiva rimessa, ma il tiro della vittoria, sempre nelle mani di Johnson, si spegne sul ferro. Per Kentucky ci sono 16 punti e 4 assist di Ryan Harrow, 12 punti e 5 rimbalzi di Archie Goodwin (ma con 5/14 dal campo) e 7 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate del lungo Willie Cauley-Stein. Vanderbilt ha avuto 12 punti da parte di Rod Odom (3/16 al tiro) e 9 punti e 10 rimbalzi di Shelby Moats.

 

MIAMI (FL) – NORTH CAROLINA 68 – 59

Ennesima battuta d’arresto per North Carolina, che cade contro Miami e inizia il campionato della ACC con due sconfitte. A entrambe le squadre mancava un giocatore importante, Reggie Johnson per gli Hurricanes e Leslie McDonald per i Tar Heels, e la gara è stata molto combattuta fino ai minuti finali, quando Miami è riuscita a prendere il largo portandosi a +9 atre minuti dal termine, fermando l’ultimo tentativo di rimonta di North Carolina con due stoppate di Kenny Kadji (18 punti, 9 rimbalzi, 4 stoppate) su Reggie Bullock e J.P. Tokoto. Gli Hurricanes, che hanno tirato con il 47% dal campo, ha avuto buone prestazioni anche da parte di Julian Gamble (14 punti, 6 rimbalzi, 3 stoppate), Durand Scott (11 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi) e Shane Larkin (11 punti). Per i Tar Heels, James Michael McAdoo (14 punti, 6 rimbalzi) e Reggie Bullock (11 punti, 6 rimbalzi, 5 assist) si sono presi la metà dei tiri della squadra, finendo con un complessivo 9/30, mentre in doppia cifra ci sono anche i due freshman Marcus Paige (10 punti, 5 rimbalzi, 5 assist) e Brice Johnson (10 punti).

 

UCLA – UTAH 57 – 53

Ottava vittoria consecutiva per UCLA, che supera Utah grazie a un canestro di Larry Drew II allo scadere del cronometro di tiro quando mancano 9 secondi al termine della gara. I Bruins sono stati graziati nei minuti finali da due errori dalla lunga distanza di Glen Dean che potevano portare in vantaggio gli Utes. Per UCLA ci sono 12 punti a testa di Larry Drew II, con 5 rimbalzi e 4 assist, Travis Wear, con 8 rimbalzi, e Jordan Adams, e 11 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate di Kyle Anderson. Utah, che ha tirato malissimo da dietro l’arco, ha avuto 12 punti da parte di Cedric Martin e 11 punti a testa di Jordan Loveridge, con 6 rimbalzi, e Jason Washburn, in doppia cifra anche a rimbalzo con 11.

 

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