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Miami Heat

Lebron difende Wade: “Charles Barkley deve stare zitto”

Lo scorso giovedì, Charles Barkley, seduto sul suo palco improvvisato che TNT gli riserva ogni volta che è solito essere ospite, parlando della partita di Dwyane Wade non ha esitato a definirla un passo indietro. Quella sera contro i Knicks D-Wade ha chiuso con 3-13 dal campo, arrivato dopo il 9-19 di un paio di giorni precedenti ottenuto contro Washington (partita clamorosamente persa dalla Heat).

Barkley ha dichiarato che Wade “sta iniziando a perdere la sua qualità atletica”, dovendo iniziare a ragionare sulla possibilità di modificare il suo modo di giocare, cercando di ridurre il raggio d’azione, imparando a giocare il più possibile vicino a canestro, riducendo lo sforzo fisico su cui il giocatore di Miami ha fino ad oggi fondato il suo gioco offensivo (e non solo, basta vedere la terrificante capacità di stoppatore, inumana se paragonata al fatto che non supera i 200 centimetri).

Ma tutte le analisi e i commenti postumi a queste dichiarazioni hanno fatto si che si esagerasse nell’esaltare il declino di un giocatore che sinceramente, anche a fronte di alcune prestazioni opache, sembra tutt’altro che sul viale del tramonto. Lo stesso Wade, punto nel vivo dalla “provocazione” lanciatagli dalla ex All Star Nba, non ha tardato a sfoderare nelle due partite successive prestazioni di grande spessore, mettendo a referto 52 punti con un rassicurante 20-25 dal campo. Soprattutto lunedì notte, nella vittoria sugli Hawks, Wade si è dimostrato essere parte fondamentale all’interno del meccanismo di gioco di Miami che in quel di Atlanta ha sfoderato la miglior partita che gli Heat hanno finora disputato in questa regular season. In soccorso di Wade però, oltre alle prestazioni, sono arrivate anche le parole di James che, imbeccato dalla domanda “Non hai nulla da dichiarare riguardo la prestazione di Dwayne?” dopo la partita contro Atlanta, ha risposto:

“Questo significa che Charles Barkley deve stare zitto. Voglio dire, (Wade) ha tirato con l’80% nelle ultime due partite. E questo direi che è pazzesco. Questo è il perchè lui è ciò che è. Incredibile.”

Wade ha da poco recuperato da un infortunio che lo ha lasciato ai box per alcune partite, risultava quindi molto difficile pensare che al rientro avremmo subito ritrovato un giocatore in versione 2006, quando la sua condizione atletica ha raggiunto livelli ormai davvero ineguagliabili. Di certo diventa fondamentale per lui porsi il problema di quanto le sue ginocchia siano a posto e di quanto il suo corpo sia stato segnato dagli sforzi che ha sopporto negli anni e quanto ne risulti usurato.

Le parole di Barkley alla luce dei fatti quindi non risultano del tutto sbagliate, anche se sbandierarle senza mezzi termini su una televisione nazionale certamente non ha giovato al giocatore e allo spogliatoio degli Heat, che giustamente non ha esitato a schierarsi compatto attorno ad uno dei suoi giocatori simbolo.

Se il Wade che vedremo ai playoff ricorderà quello visto lunedì notte contro gli Hawk, in molti penseranno che Barkley ha detto una scemenza. Non che a lui interessi più di tanto.

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