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New York Knicks

Rasheed Wallace e la difesa dei NyK: “Grazie a lui siamo molto più concentrati”

Durante le partite dei Knicks di questo anno ci stiamo abituando a vedere una squadra composta da grandi giocatori che riescono ad unire le proprie abilità specifiche  al servizio del team stesso, divenendo quindi una macchina perfetta, sia difensivamente che offensivamente. Quando guardiamo le partite dei Knicks però capita di buttare l’occhio anche alla panchina, dove siede un giocatore che, grazie al suo stile di gioco in campo e fuori, ha saputo far innamorare i tifosi di questo sport: Rasheed Wallace. Vediamo questo “vecchietto” barbuto urlare a tutti, ai compagni, agli avversari ed agli arbitri, insomma lui è in campo anche quando non lo è fisicamente! I tifosi di Ny lo hanno amato fin da subito ed in ogni match dei Knicks c’è sempre quel momento in cui si leva il grido “WE WANT SHEED! WE WANT SHEED!” e coach Woodson (a partite chiuse) non può che ascoltare i consigli dei fans! Sheed, 38 anni, ha giocato un totale di 21 minuti (nelle prime tre partite dei NYK) mettendo a segno 16 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate. Delle sue prestazioni, ha parlato brevemente coach Woodson:

“Sta facendo tutto quello che gli avevamo chiesto di fare, ovviamente non può stare in campo tanti minuti, ma in quei pochi minuti in cui gioca ci da tutto quello che riesce a dare” 

Rasheed, da quando è arrivato in questo team ha avuto subito grande importanza in termini di impatto che porta fuori dal campo di gioco. Molto del suo tempo lo passa dispensando consigli ed incitamenti ai suoi compagni, soprattutto riguardante la parte difensiva del gioco, e forse è proprio questo uno delle conseguenze di queste prime tre ottime partite dei Knicks in termini difensivi (meno di 90 punti subiti)

“Sono stato fuori dai campi NBA per due anni, ma non ho mai smesso di rimanere in forma durante quel periodo” ha rivelato Wallace, spiegando inoltre che durante la sua assenza si allenava comunque su di un campo di basket in Chapel Hill, N.C. “Io cerco solamente di mantenere tutti concentrati per ottimizzare il sistema di gioco della squadra. Ti possono chiamare dei falli che non ci sono, oppure ti può capitare di subire falli che non vengono fischiati ma l’importante è andare avanti e rimanere concentrati. Quello che dico ai giocatori più giovani è che ‘la mia velocità non è la stessa di un tempo, la mia agilità non è la stessa, ma posso ancora parlare’. Questo da una mano quando la squadra è impegnata a difendere.”

Tyson Chandler, il vincitore del premio “difensore dell’anno 2012” , è forse il giocatore più felice per l’arrivo del veterano compagno di squadra ex-Detroit:

“Lo scorso anno la mia voce era l’unica che si faceva sentire per tenere concentrati tutti quanti. Quest’anno c’è una voce in più che ci aiuta sul campo, quando stiamo giocando e sono concentrato su quello che sta succedendo sul parquet, sento la voce di Rasheed che ci mette in guardia e ci permette di giocare meglio”

In molti han pensato che l’ingaggio di Sheed per i NyK si trattasse di una mossa economica, di merchandising, ma dopo l’inizio incoraggiante della squadra (e delle belle parole spese dai suoi compagni) siamo ancora sicuri che si tratti solamente di economia?

Michele Ipprio
@mikeaip

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