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NBA, Playoff preview: Philadelphia 76ers vs. Brooklyn Nets

Pochi avrebbero dato chance ai Nets, che invece sono rimasti in linea di galleggiamento fino ai Playoff. Sixers chiamati a fare il salto e grandi favoriti. Le premesse della serie che inaugura la postseason 2023

Sixers Nets

Dopo sei mesi e 1230 partite, si è conclusa una regular season che sembra, di anno in anno, sempre più interminabile. E ora iniziano invece, come da contraltare, i due mesi più entusiasmanti della stagione

La sfida tra Philadelphia e Brooklyn apre le danze dei Playoff 2023 che incoroneranno i prossimi campioni NBA. Le due squadre  sembrano legate da un filo, che va indietro fino a Dr. J, Julius Erving. L’ala piccola originaria di Long Island giocò per tre stagioni nei New York Nets, che a inizio degli anni ‘70 militavano nella ABA, vincendo due titoli. Ai tempi della fusione tra NBA ed ABA, i Nets dovevano pagare una tassa ai concittadini, i ben più famosi Knicks, e per farlo furono costretti a vendere Erving ai Philadelphia 76ers. Con i Sixers Dr. J si impose come uno dei migliori giocatori della lega, vincendo il premio di MVP nel 1981 e l’anello due anni dopo. 

Alle 19 ora italiana, Sixers e Nets si incontreranno al Wells Fargo Center per la prima partita della serie. La squadra di casa potrà contare sul (probabile) prossimo MVP della lega, Joel Embiid, e sul grande ex James Harden. Brooklyn è una squadra completamente rivoluzionata: dopo le trade che hanno portato KD a Phoenix e Irving in Texas, si affida a un gruppo di giovani guidato da Mikal Bridges. 

Precedenti stagionali

Phila e Brooklyn si sono incontrate quattro volte nel corso della regular season, e la bilancia è sempre andata dalla parte dei Sixers. Nel primo scontro, che risale al 23 novembre, i Nets erano una squadra completamente diversa, che con Kevin Durant e Kyrie Irving a roster aveva aspirazioni importanti. Nonostante l’assenza di Embiid e Harden, Philadelphia era riuscita comunque ad avere la meglio sul punteggio di 115-106.

Quella partita segnava anche il primo ritorno da avversario di Ben Simmons al Wells Fargo Center. L’australiano aveva chiuso con 11 punti e altrettanti assist in 32 minuti passati tra i fischi degli ex tifosi. Nella seconda sfida del 26 gennaio i Sixers, che da inizio anno avevano collezionato dieci vittorie in dodici impegni, avevano battuto per 137-133 una Brooklyn priva di KD, fuori per il problema al legamento. 

Il 12 febbraio, chiusi gli scambi che hanno rivoluzionato il roster dei newyorkesi nel corso della stagione, la serie stagionale si era spostata al Barclays Center. Le due rivali della Atlantic Division avevano dato vita a una sfida spettacolare: i padroni di casa avevano raggiunto un vantaggio massimo di dodici lunghezze nel terzo quarto, prima di farsi rimontare nel finale e perdere per 98-101. Embiid aveva messo in piedi  l’ennesima grande prestazione con 37 punti e 13 rimbalzi, mentre a guidare il tabellino dei bianconeri Nets era stato Mikal Bridges, con 23 punti. 

L’ultima delle quattro sfide si è consumata nel giorno finale di regular season, domenica scorsa. Le due squadre non avevano niente da perdere né da guadagnare da quell’incontro, e hanno lasciato spazio ai nomi meno quotati. Per la cronaca, i 76ers hanno vinto per 134-105, ma Cam Thomas si è reso protagonista segnando 46 punti. 

Chiavi tattiche/Giocatori da seguire

Non è possibile parlare della serie Playoff tra Sixers e Nets senza iniziare dal numero 21 dei Phila, Joel Embiid, che ha buone probabilità di essere premiato come MVP della stagione regolare appena volta al termine.

In questa stagione Embiid è stato – di nuovo –  il miglior realizzatore della lega, e ha chiuso con una media di 33.1 punti, dieci rimbalzi, quattro assist e quasi due stoppate a partita. Oltre al solito dominio offensivo, il centro camerunense si è confermato anche come uno dei migliori lunghi in difesa, e ai Playoff potrà sicuramente fare un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda l’impegno nella propria metà campo. 

Philadelphia può poi contare su un altro grandissimo fenomeno, e ovviamente stiamo parlando di James Harden. Il Barba non è più il realizzatore di qualche anno fa, ma in questa stagione è andato in doppia cifra per quanto riguarda la media di assist serviti ai compagni. Un altro record per  l’ex Thunder e Rockets, sempre presente ai Playoff dal suo ingresso nella lega. L’approccio alla postseason sarà, per sua stessa ammissione, aggressivo e Harden  è pronto a fare gli straordinari.

 

Nel complesso, Philadelphia è una squadra che “corre” poco (quartultima per pace), ma si piazza in top 10 per efficienza difesa-attacco (ottava per defensive rating, quarta per offensive rating). I Sixers sono i migliori in NBA per quanto riguarda la percentuale al tiro, e Brooklyn avrà un bel da fare nel provare a limitare la loro potenza di fuoco.

Per i Nets, è poco utile analizzare le statistiche stagionali, mascherate dal fatto che per mezza annata è stata una squadra con due star di assoluto livello (Durant e Irving, ovviamente), dei quali è stata spogliata a inizio febbraio.  L’attacco dei bianconeri ha il suo fulcro in Mikal Bridges, che dopo qualche stagione da role player – per quanto rilevante – a Phoenix, in questi mesi si è imposto come stella di Brooklyn. Con Phila, il conto è aperto dalla notte del Draft.

Nelle 27 partite giocate in maglia Nets ha tenuto una media di 26.1 punti con il 47.5% dal campo e il 37.6% da tre. I numeri al tiro non hanno risentito dell’aumento del volume di tentativi, e anzi le maggiori responsabilità lo hanno messo in evidenza.

Brooklyn è piena di giocatori imprevedibili, nel bene e nel male capaci di sparigliare, quindi  divertenti da seguire. Spencer Dinwiddie, di ritorno da Dallas nella trade di Irving e già membro dei Nets per diverse stagioni, ha punti nelle mani e una difesa più che sufficiente. Dall’arrivo a Brooklyn Cam Johnson ha sfiorato i 17 punti a partita, mentre Nic Claxton, uno dei lunghi più atletici della lega, può fare una doppia doppia a ogni partita, e in difesa ce la metterà tutta per limitare – quanto possibile – l’infermabile Embiid.  

Pronostico

Al momento, la bilancia è decisamente a favore dei Sixers, che contano sui giocatori migliori e che possono dare più certezze in un turno di Playoff. Brooklyn potrebbe provare a sorprendere gli avversari, giocando sull’onda del “non c’è nulla da perdere”. Detto questo, anche il verdetto dei bookmakers è lapidario.

La storia ci insegna che tutto può succedere ai Playoff, ma – a meno di grandi imprevisti – i Sixers possono superare gli avversari e volare alle semifinali di Conference. 

Philadelphia 76ers (3) vs Brooklyn Nets (6): gli orari italiani della serie

Gara 1: sabato 15 aprile, alle 19:00 | Nets @ Sixers

Gara 2: notte tra lunedì 17 e martedì 18 aprile, alle 1:30 | Nets @ Sixers

Gara 3: notte tra giovedì 20 e venerdì 21 aprile, alle 1:30 | Sixers @ Nets

Gara 4: sabato 22 aprile, alle 19:00 | Sixers @ Nets

*Gara 5: lunedì 24 aprile, orario da definire | Nets @ Sixers

*Gara 6: giovedì 27 aprile, orario da definire | Sixers @ Nets

*Gara 7: sabato 29 aprile, orario da definire | Nets @ Sixers

 

* se necessario

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