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Risultati NBA, Utah domina Philly, passo falso dei Lakers e vittoria a sorpresa degli Spurs

Mitchell vince il confronto diretto con Embiid, apparso molto stanco, mentre un LeBron da 100 triple doppie in carriera non basta ai Lakers per evitare la sconfitta. Gli Spurs mostrano un controllo della gara tipico di Coach Pop e infliggono l’ennesima sconfitta a Jokic e soci.

risultati nba recap

(18-7) Utah Jazz 118-96 Philadelphia 76ers (14-12)

Nella gara di apertura di questa giornata NBA, gli Utah Jazz superano i Philadelphia 76ers con una facilità che risulta decisamente sorprendente.

La squadra guidata da Joel Embiid parte meglio, guidando la prima frazione di gioco per punti sul 32-27, calando però vertiginosamente nella ripresa dove è sembrato che i Sixers non avessero più energie. Il camerunense è in una serata no, e infatti totalizza solamente 19 punti e 9 rimbalzi con 18 tiri tentati.

Dall’altra parte Donovan Mitchell fa il bello e il cattivo tempo, guidando il gioco della squadra, che comunque riesce a portare ben otto giocatori in doppia cifra. 22 punti e 6 assist per Spida, che assieme a Rudy Gobert, autore di 17 punti e 21 rimbalzi, si aggiudica il terzo posto ad Ovest, dietro Phoenix e Golden State.

La panchina continua ad essere un grande punto di forza per Utah, che può contare su giocatori di livello capaci di portare punti e buone giocate, come Clarkson, Ingles, Rudy Gay e Hassan Whiteside. Il centro ex-Miami dà una grossa mano nel pitturato con 14 punti e 10 rimbalzi.

Per i Sixers si distingue in positivo Seth Curry, che continua a migliorare le sue medie in stagione, in assenza di Ben Simmons, con 18 punti segnati e il 60% dal campo.

(15-11) Memphis Grizzlies 118-95 Los Angeles Lakers (13-13)

Nonostante l’assenza di un pezzo da novanta come Ja Morant, che oltre all’infortunio è entrato nel protocollo COVID, i Memphis Grizzlies riescono a strappare un importante vittoria ai Los Angeles Lakers, tenendosi stretto quel quarto posto a cui puntavano proprio gli uomini di coach Vogel.

Anche in questa partita, le colpe dei Lakers potrebbero essere imputabili alla mancanza di energia, con i gialloviola che sono entrati meglio in gara, rallentando però di molto nel secondo tempo.

LeBron James può togliersi la soddisfazione di essere il quinto giocatore all-time a raggiungere le 100 triple doppie, con 20 punti, 10 rimbalzi e 11 assist; coadiuvato da un Anthony Davis da 22-8 però, non è stato abbastanza per permettere ai losangelini di vincere.

Il secondo tempo giocato dai Memphis Grizzlies potrebbe essere un esempio su come gestire una seconda frazione di gioco: la squadra esce dallo spogliatoio senza accusare troppo la stanchezza, e gioca in modo preciso in attacco, limitando anche i Lakers in difesa.

Jaren Jackson Jr è il miglior marcatore dei suoi, con 25 punti mentre Desmond Bane è un cecchino dall’arco, con 23 punti e 5 triple segnate. Da segnalare anche i 12 punti di Tyus Jones e De’Anthony Melton che portano a quattro su cinque il numero di titolari in doppia cifra per coach Jenkins.

(9-15) San Antonio Spurs 123-111 Denver Nuggets (12-13)

San Antonio entra in campo con una verve diversa e superiore rispetto a Denver che non fa altro che subire il gioco dei ragazzi di Popovich per tutta la partita, non dando mai l’idea di poter ribaltare la situazione.

I Nuggets continuano il loro momento no, collezionando ben nove sconfitte nelle ultime 12 partite giocate. Denver risente parecchio della rotazione corta e della forma fisica non ottimale di alcuni giocatori, tra cui Nikola Jokic che nonostante la tripla doppia da 22-13-10 non può far altro che assistere alla disfatta dei suoi.

Gli Spurs partono con il piede sull’acceleratore, fermandosi solo al suono della sirena finale. Ben cinque giocatori in doppia cifra e un dominio su praticamente tutte le statistiche: rimbalzi, assist, stoppate e punti nel pitturato. Derrick White è il miglior marcatore dei neroargento, segnando 23 punti mentre dietro di lui, Lonnie Walker IV si ferma a 21. Il gioiellino di casa Dejounte Murray guida la truppa con 20 punti, 9 assist e 8 rimbalzi, chiudendo con un’altra prestazione eccelsa che potrebbe portarlo ad una convocazione all’All-Star Game.

San Antonio non dà mai l’impressione di poter calare, e si prende una vittoria importante dopo due sconfitte di fila con i Suns e i Knicks.

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