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NBA, Curry incanta il Barclays Center e doma i Nets; vittoria scaccia ‘crisi’ per Utah, OK anche i Clippers

Curry si esalta nel duello con Durant e diverte anche il pubblico di fede Nets. I 34 di George indicano la via ai Clippers contro gli Spurs nonostante un Dejounte Murray in quasi tripla doppia. Sixers senza scampo contro i Jazz, che allontanano la crisi

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(12-2) Golden State 117-99 Warriors Brooklyn Nets (10-5)

Di ritorno a Brooklyn dopo la serie di trasferte più lunga della loro stagione, i Nets ospitano nientemeno che i Golden State Warriors. Di fronte i due giocatori della settimana nelle rispettive Conference  Nonostante la sconfitta contro Charlotte, Curry e compagni si presentano alla gara con il miglior record della lega e freschi di buone notizie sul fronte Klay Thompson. L’ex Splash Brother ha effettuato il primo 5-contro-5 in allenamento dopo l’infortunio. Al capitolo assenti, in casa Nets, da segnalare Joe Harris fermato da un problema alla caviglia. Al suo posto fa il suo esordio stagionale in quintetto Patty Mills, che apre le danze con il canestro da tre in avvio. Subito sugli scudi i protagonisti attesi di serata. Al canestro di Kevin Durant risponde Steph Curry da oltre l’arco: tripla numero 2900 della carriera in regular season.

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Brooklyn sbaglia il primo tiro dopo quasi 5.30 di partita (6-6 per iniziare) e tenta di prendere margine con un 10-2 chiuso dal canestro pesante di Bruce Brown a concretizzare un eccellente circolazione di palla Nets (16-25). Un 1° quarto frizzante va in archivio con i padroni di casa al comando 31-34. Sia Durant (10) sia Curry (12, 4-5 da tre) sono in doppia cifra già dopo 12′ di gioco. Al giro di boa del secondo periodo entra in ritmo Andrew Wiggins, autore di 13 dei suoi 19 punti nei 6′ che precedono l’intervallo lungo. Come chiudere l’esibizione se non con un buzzer beater? Alla pausa di metà gara è +5 per Golden State (63-58).

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Per la verità gli Warriors continuano a cavalcare l’onda anche al rientro dagli spogliatoi. Cinque punti in fila di James Harden interrompono infatti un parziale di 14-0 in favore dei ragazzi di Steve Kerr. Nonostante Steph Curry raccolga il quarto fallo  personale con 7:00 da giocare nella terza frazione, Golden State è decisamente più reattiva. Gli ospiti fanno prove di fuga aggiornando il massimo vantaggio di serata sul +22 dopo il secondo canestro a fil di sirena, stavolta siglato da Andre Iguodala (98-76). Prendendo in considerazione le ultime sette uscite stagionali, Golden State ha vinto il parziale nel 3° quarto di gioco con ampio margine sugli avversari (+89 complessivo). Curry rivede il campo a inizio quarto periodo, giusto il tempo di mettere la firma sul 9-0 che consente ai suoi di prendere il largo, grazie a due triple e un assist per il gioco da tre punti concretizzato da Damion Lee. Quando si dice “sentire il palcoscenico”. Anche il pubblico del Barclays Center non può che applaudire. Golden State chiude la pratica 117-99 restando l’unica squadra NBA ad aver segnato almeno 100 punti in ogni partita fin qui disputata in stagione.

Curry manda a referto 37 punti, sette rimbalzi, cinque assist e due palle rubate (12-19 al tiro, 9-14 da tre). 19 punti per Wiggins; 17 per Jordan Poole, ma senza canestri da oltre l’arco su sette tentativi. Lato Nets sono 24 i punti di James Harden (10-11 dalla lunetta); 19 con 6-19 al tiro per Kevin Durant – solo tre punti nel secondo tempo.

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