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Risultati NBA: Harden torna a Houston in tripla doppia, sconfitta all’overtime per i Jazz sul campo dei Sixers

Dieci gare nella penultima nottata NBA prima della meritata pausa dell’All-Star Game, con i Lakers che a Sacramento pagano le assenze di LeBron e Davis e Damian Lillard che manda a bersaglio la tripla della vittoria contro Golden State. Successi per Dallas, Bulls e Pacers, mentre T.J. McConnell si prende un record NBA nella vittoria esterna dei Pacers a Cleveland.

(16-20) Atlanta Hawks 115 – 112 Orlando Magic (13-23)

Altra rimonta che va a buon fine nella nottata NBA: stavolta tocca agli Hawks spuntarla nel finale in casa dei Magic, a cui non bastano i 29, 28 e 20 punti realizzati dal trio Vucevic-Ross-Carter-Williams.

L’approccio alla gara della banda del neo-coach McMillan è infatti di quelli da dimenticare, con i padroni di casa che prima dell’intervallo lungo volano addirittura sul +19 (42-61). Nel secondo tempo, però, la musica cambia improvvisamente grazie al solito Trae Young, che ribalta la gara a suon di punti e assist pesanti – 32 e 8 a fine gara per la stellina degli Hawks – riportando i suoi a contatto.

A un minuto e dieci dalla fine, Atlanta si prende il primo vantaggio del match grazie alla tripla del 111-110 firmata Tony Snell, con i padroni di casa che non riescono più a reagire e sventolano bandiera bianca, incassando la sconfitta numero ventitré della stagione.

Complice l’assenza di Capela, parte in quintetto Danilo Gallinari, che chiude con 23 punti, 9 rimbalzi e 6 assist utili alla causa degli Hawks.

(17-18) Charlotte Hornets 135 – 102 Minnesota Timberwolves (7-29)

Gara senza storia quella andata in scena in quel di Minneapolis, dove i padroni di casa dei Timberwolves incassano la sconfitta numero 29 in stagione.

Stavolta a esultare sono gli Hornets, che salutano la prima parte di stagione con una vittoria maturata al termine di una gara in cui Minnesota sembrava poter dire la sua, ma alla lunga il talento di Charlotte è venuto fuori in maniera fin troppo evidente.

Dopo una prima metà di gara conclusa sul +6, i ragazzi di coach Borrego hanno tagliato le gambe agli avversari nel corso della terza frazione, fuggendo via sul +22 e mettendo più di un’ipoteca sul successo finale.

Ancora una volta, a nulla sono valsi gli sforzi di Anthony Edwards, che chiude con 19 punti, e i 19+15 di Towns; con 31 punti è Terry Rozier il miglior realizzatore del match, seguito a ruota da un Gordon Hayward da 23 punti e 9 assist.

(16-18) Chicago Bulls 128 – 124 New Orleans Pelicans (15-20)

E’ servita la solita performance straripante di Zach LaVine – 36 punti e 8 assist a fine gara per l’ex Timberwolves – ai Bulls per avere la meglio sui Pelicans in un match che sembrava essersi messo piuttosto bene per gli ospiti, che invece hanno dovuto sudare fino all’ultimo secondo per tornare a casa con la sedicesima W della stagione.

Dopo un primo quarto equilibrato (26-25), erano stati infatti gli ospiti a piazzare la prima zampata decisiva in chiave vittoria, piazzando un parziale di 38-20 nel corso del secondo periodo che lasciava decisamente ben sperare in vista della seconda metà di gara.

Dopo aver sconfitto i Jazz appena due sere fa, Zion e compagni non possono però gettare la spugna tanto facilmente, e così i Pelicans mettono su una rimonta che inizia a spaventare i Bulls negli ultimi minuti di gara.

Ad affondare le speranze dei padroni di casa sono però i tanti errori al tiro: ben 16 triple delle 22 tentate non vanno a bersaglio, con Wiliamson che a poco più di un minuto dalla fine ci mette del suo fallendo due tiri liberi che avrebbero riportato i Pels sul -2.

Niente da fare dunque per New Orleans nonostante i 28 punti, 9 rimbalzi e 5 assist di Zion, i 21 di Ingram e la doppia doppia da 12 punti e 10 assist firmata Eric Bledsoe; dall’altra parte, 25 punti per un buon Coby White.

(14-21) Oklahoma City Thunder 78 – 87 Dallas Mavericks (18-16)

Privi di Doncic per un problema alla schiena, ai Mavs non resta che affidarsi a Kristaps Porzingis per avere la meglio sui Thunder in un match in cui, stranamente, sono state le difese – e qualche errore di troppo al tiro – a rubare l’occhio.

Tante sbavature da una parte e dall’altra, con la gara che resta in equilibrio fino alla seconda frazione, nel corso della quale i padroni di casa riescono a costruire un margine di 7 punti utile ad affrontare nel migliore dei modi la seconda parte della gara. Rientrate negli spogliatoi sul 42-49, per il secondo le due squadre non sembrano voler cambiare copione, con i Mavs che guadagnano altre 7 lunghezze di vantaggio e OKC che dal canto suo non riesce ad accendersi, anche per via di uno Shai Gilgeous-Alexander fermo a quota 15 punti, minimo stagionale.

Nell’ultimo quarto c’è spazio per un timido tentativo di rimonta da parte degli ospiti, quando ormai la vittoria dei ragazzi di Carlisle non è più in discussione da un pezzo.

19 punti e 13 rimbalzi per Kristaps Porzingis, 19 anche per Hardaway Jr. in uscita dalla panchina, mentre tra le fila dei Thunder si registra la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi di Lu Dort.

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