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Risultati NBA, undicesima vittoria di fila per Utah, tre espulsi in Hawks-Wizards, passeggiano i Sixers

I Clippers tornano a vincere grazie a PG e Kawhi, gli Spurs strappano la vittoria contro i Nuggets e i Nets trionfano anche senza Durant

(10-9) Atlanta Hawks 116-110 Washington Wizards (3-12)

L’incontro tra gli Atlanta Hawks e i Washington Wizards si è distinto più per il nervosismo in campo che per il gioco. Addirittura nove i falli tecnici fischiati in tutta la durata della partita, e tre espulsioni, con Westbrook e Rondo che hanno lasciato il campo prima del tempo.

Primo quarto iniziato in equilibrio tra le due squadre, con Westbrook in grande forma e pronto a dimostrare di poter guidare i suoi alla vittoria. Qualcosa non va, e lo si percepisce ad un minuto dalla fine della prima frazione, quando Russ e Rondo vengono separati da un arbitro e prendono un tecnico a testa.

Gli Hawks mantengono il vantaggio all’interno della gara e amministrano, con Bradley Beal ben marcato e mantenuto al minimo stagionale di 26 punti, gli stessi di Westbrook, e Trae Young che sale in cattedra nell’ultimo quarto.

Dopo l’espulsione di Robin Lopez, e quelle di Rondo e Westbrook nell’ultimo quarto, il giocatore in maglia #11 di Atlanta ne mette 18, per un totale di 41, diventando il più veloce a segnare 400 triple in carriera. Aiutato dai 17 di Collins e dai 13 di Capela, si prende la vittoria per gli Hawks.

Da segnalare il buon impatto di Gallinari, con 11 punti in 18 minuti giocati.

(11-8) Indiana Pacers 105-108 Charlotte Hornets (8-11)

Indiana non ha mai vinto entrambe le partite di un back-to-back dall’inizio della stagione, e anche contro gli Hornets, non rompe la tradizione, cadendo nel finale di partita, in un incontro piuttosto equilibrato.

Coach Borrego schiera PJ Washington in posizione 5 per un quintetto più basso, e la sua mossa è decisiva in quanto il giocatore ha un impatto fondamentale sull’incontro. I Pacers partono leggermente meglio con il solito Sabonis pronto a fare il suo gioco, ma vengono presto raggiunti grazie a un Terry Rozier parecchio in forma; saranno 19 a partita, miglior marcatore dei suoi a pari merito con lo stesso Washington.

Washington dimostra la giusta grinta in campo, mandando a segno tutti i suoi primi sette tiri in partita, incluse 3 triple.

L’incontro rimane in bilico fino all’ultimo quarto, in cui il vantaggio passa di mano più volte. Gli Hornets guidano con nove punti, ma i Pacers pareggiano e vanno sopra a tre minuti dalla fine grazie al jumper di Turner che segna allo scadere dei 24 secondi.

Decisivi sono Rozier che segna una tripla dalla sinistra, e Devonte Graham, che porta i suoi sopra di 5 con una tripla rapida in transizione. A poco servono i 22+11 e 6 assist di Sabonis, uniti ai 21 di Malcolm Brogdon e i 20 di Turner. Indiana cade e Charlotte si prende l’ottava vittoria stagionale.

(8-10) Sacramento Kings 126-124 Toronto Raptors (7-12)

I Kings raccolgono un’importantissima vittoria su un campo ostico come quello dei Raptors, che nonostante siano in un periodo negativo, hanno sempre rappresentato un duro avversario per Sacramento.

La partita si decide nel primo tempo, in cui a mettersi in mostra è Harrison Barnes, autore di 13 punti nella prima frazione. I Kings vanno sopra di 18 punti tra il secondo e il terzo quarto, approfittando della confusione nella metà campo difensiva di Toronto.

Sacramento continua a segnare molto e a concedere molto sul lato difensivo, come dimostrano i 24 di Fox e i 22 di Hield, da sommare ai 26 totali di Harrison Barnes, miglior marcatore per i suoi. Dall’altra parte, Siakam prova a guidare i suoi con 32 punti, ma non sono abbastanza dopo un primo tempo in cui la squadra ha concesso troppo.

A 6 minuti dal termine, i canadesi si rifanno sotto, a -7 dagli avversari grazie alla tripla di Watanabe. Ed è ancora Watanabe a un minuto dal termine a portare i Raptors ad una sola lunghezza di distanza dagli avversari, ma Haliburton non ci sta e risponde con una tripla che chiude l’incontro.

(9-10) Cleveland Cavaliers 81-102 New York Knicks (9-11)

I Knicks riescono finalmente ad uscire da una serie di tre sconfitte consecutive, che stava condizionando il bel percorso fatto dai ragazzi in casacca blu-arancio.

Dopo un primo quarto all’insegna della noia e del gioco lento, i Knicks prendono vantaggio grazie alla tripla di RJ Barrett, e chiudono il primo tempo sopra di 14, sul 47-33. Ottimo soprattutto il lavoro difensivo fatto da NY sul backcourt di Cleveland, limitandolo al solo 6 su 19 dal campo.

A mettersi in mostra è il rookie Immanuel Quickley, segnandone addirittura 25 in uscita dalla panchina, tra cui un paio di triple fondamentali per i suoi, come quella allo scadere del terzo quarto con cui estende il vantaggio a 72-55 per i Knicks. Nell’ultima frazione, è ancora Quickley a fornire l’alley-oop per Nerlens Noel che porta New York sopra di 19, chiudendo di fatti i conti con i Cavaliers.

(11-7) Milwaukee Bucks 126-131 New Orleans Pelicans (7-10)

I Bucks di Antetokounmpo cadono nel match di cartello di questa notte NBA, il protagonista che non ti aspetti è Lonzo Ball, autore di una prestazione da 27 punti, e 7 triple a segno, forse infervorato dalle voci di mercato, che lo vorrebbero in partenza.

A sorprendere per i Pelicans è la precisione con cui scendono in campo contro i Bucks, con quasi la metà delle triple tentate a segno, 21 su 48. New Orleans manda ben 4 giocatori sopra i 20 punti, con i 20 di Zion, i 28 di Ingram e i 25 di Bledsoe, che mette 7 triple a segno come il già citato Ball.

Bucks non scendono in campo fino al terzo quarto, quando sotto di quasi trenta punti, danno inizio a una serie da 20 punti e solo 3 subiti che li riporta in vita. Protagonista assoluto è Giannis Antetkounmpo, autore di 38+11 rimbalzi catturati, comprese due triple, da sempre il suo punto debole.

Milwaukee ci prova, ma i Pelicans tornano sopra di 5 punti grazie a una decisiva tripla di Nicolò Melli, tornano nelle rotazioni di coach Van Gundy. I Pelicans riescono poi a mantenere 10 di vantaggio fino allo scadere, salvo un vano tentativo dei Bucks di riaprirla.

(14-6) Philadelphia 76ers 118-98 Minnesota Timberwolves

I Sixers continua la loro cavalcata vincente a Est, passeggiando sui cadaveri dei Timberwolves, sempre più gli spettri di sé stessi e incapaci di ritrovare uno stile di gioco consono agli elementi in campo.

Nella prima partita da titolare di Edwards, il rookie figura piuttosto bene, ma il problema per Minnesota porta il nome di Joel Embiid. Il camerunense è decisamente devastante, e segna da tutte le posizioni. In soli 27 minuti ne segna 37 e raccoglie 11 rimbalzi, prima di andare a riposo.

Alla fine del primo tempo, la partita è ancora in equilibrio, ma è chiaro che i Sixers stiano giocando a ritmi molto lenti, senza forzare inutilmente le giocate. Grande apporto viene dato da Tobias Harris, sempre più in forma, con 17+11 e da Simmons che in cabina di regia funge da metronomo per i suoi. 11 punti e 7 assist per il play di Philadelphia.

Per i T-Wolves, sono ancora una volta inutili i 22 punti di Malik Beasley e i 14 di Russell. Impossibile per Ed Davis marcare a dovere Joel Embiid, che fa il bello e il cattivo tempo contro un quintetto troppo sottodimensionato per dargli qualsiasi tipo di problema. Philadelphia amministra e prende la vittoria.

(13-8) Brooklyn Nets 147-125 Oklahoma City Thunder (8-10)

Nonostante l’assenza di Kevin Durant, a riposo, ci pensano Irving e Harden a regalare vittoria, e massimale di punti in stagione per i Nets che portano ben 9 giocatori in doppia cifra.

I nero-bianchi di Brooklyn chiudono in vantaggio di 9 punti la prima frazione e poi ne segnano 10 consecutivi, portandosi sul 46-27, costringendo i Thunder al timeout. I Nets vanno all’intervallo con ben 17 punti di vantaggio.

Migliori in campo per OKC, sono il rookie Theo Maledon, autore di 24 punti e molto preciso da dietro l’arco, con 6 triple su 9 mandate a segno. Buona anche la prestazione di Shai Gilgeous-Alexander e di Diallo, con 24 e 18 rispettivamente.

Dall’altra parte però c’è un James Harden carico a molla e nuovamente in tripla doppia, da 25+11+10, con i 25 di Irving annessi. Brooklyn manda a segna il 70% dei tiri nel terzo quarto, portandosi sul 115-94 e gestiscono il risultato fino alla vittoria.

Spicca la prestazione di Bruce Brown, chiamato a sostituire Kevin Durant in quintetto, con 19 punti realizzati.

(15-6) Los Angeles Clippers 116-90 Orlando Magic (8-12)

Tutto facile per L.A. che festeggia il ritorno in campo di Kawhi Leonard e Paul George con una vittoria netta sugli Orlando Magic. Dopo un inizio fantastico da 6 vittorie e due sconfitte, qualcosa deve essersi inceppato nei meccanismi dei Magic, come dimostrato anche dal forte nervosismo di Vucevic e del coach Clifford, puniti con un tecnico a causa delle numerose proteste nel terzo quarto.

Nella prima frazione, l’azione più bella è una schiacciata di Paul George, che parte dall’angolo e schiaccia sopra la testa del malcapitato Vucevic, dimostrando il dinamismo che lo aveva contraddistinto ad Indiana. Per Orlando ci prova Terrence Ross, autore di 24 punti dalla panchina, unico a tirare bene per i suoi.

Kawhi Leonard segna una tripla allo scadere del primo tempo e porta i suoi sopra di 14, sul 62-48. Alla fine saranno 24 per lui e 26 per Paul George, mattatori della gara.

Il secondo tempo segue pressappoco lo stesso copione del primo, con Serge Ibaka che aggiunge 13 punti al bottino e raccoglie 9 rimbalzi per i suoi. Parecchio deludente Nikola Vucevic, autore di soli 10 punti, in una serata davvero imprecisa per i Magic.

(11-8) Denver Nuggets 109-119 San Antonio Spurs (11-8)

Terza vittoria consecutiva per i ragazzi di Popovich, che danno soddisfazioni al proprio coach, di quelle che non si vedevano da un po’ a San Antonio. L’ultimo quarto è decisivo per gli Spurs, che vanno in vantaggio di 23 punti e si prendono il match.

I Nuggets iniziano leggermente meglio degli avversari, con Jamal Murray a guidare le danze, segnando una schiacciata senza alcun contatto, e una bella tripla. A rispondere dall’altra parte è DeMar DeRozan, autore di 30 punti totali e 10 assist. Il giocatore segna prima un fadeaway da 2 punti, e poi serve un cioccolatino a Patty Mills, che deve solo mandarla dentro da dietro l’arco.

Nella terza frazione si fa vedere Nikola Jokic, che con 35 punti e 10 rimbalzi è come al solito il migliore dei suoi; mostra il suo repertorio con un tiro da tre e un sottomano in post, dopo una finta per liberarsi dalla marcatura.

Jamal Murray prova a contestare una tripla di Mills ma si fa male, sembra tornare negli spogliatoi, ma cambia idea e dimostra di potercela fare, ritornando in campo per la gioia dei suoi compagni di squadra. Poco male, perché gli Spurs dominano nel quarto e vincono.

Ottimo Dejounte Murray da 26 punti, oltre a Mills e Johnson da 17 e 17 rispettivamente.

(8-11) Dallas Mavericks 101-120 Utah Jazz (15-4)

I risultati NBA di questa notte, ci danno anche l’undicesima vittoria consecutiva per gli Utah Jazz e l’ennesima sconfitta per i Dallas Mavericks, irriconoscibili nelle ultime settimane. I texani finiscono sotto addirittura di 25 punti nel primo quarto, e non danno mai l’impressione di poter opporre un qualche tipo di resistenza agli avversari.

Il vantaggio per Dallas dura solamente 19 secondi in tutto l’incontro e all’intervallo, i Mavs sono sotto di 16 punti, grazie allo sforzo di Doncic che ne mette 17 nella prima metà della partita. Doncic predica nel deserto e ne segna 25 in tutto il match, ma non è sufficientemente aiutato dai suoi per poter fare qualcosa di concreto.

Dall’altra parte, gli Jazz mancano ancora del loro giocatore migliore, Donovan Mitchell, fuori a causa dei protocolli COVID. L’eroe di giornata è Bojan Bogdanovic che segna 32 punti, di cui 17 nel terzo quarto. Coadiuvato da i 22 punti di Mike Conley, i 18 e i 17 di Clarkson e Gobert e la buona prestazione di Joe Ingles, porta Utah alla vittoria con pochi sforzi.

Joe Ingles segna due triple consecutive nel primo quarto, superando John Stockton e diventando il leader della franchigia in triple messe a segno.

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