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Risultati NBA, Wall e Harden si abbattono sui Kings, vittorie facili per Sixers e Pelicans

Sixers e Pelicans passeggiano in campo, mentre è buono il ritorno in campo di DeMarcus Cousins e John Wall. Porter guida i Bulls alla vittoria e i Suns continuano la striscia positiva

(0-5) Washington Wizards 130-133 Chicago Bulls (2-3)

Sfida equilibratissima tra le due squadre, con i Chicago Bulls che riescono a spuntarla solo nel finale, guidati dall’ottima prestazione di Otto Porter, autore di 28 punti e 12 rimbalzi.

Lo scontro tra le due compagini è una battaglia punto su punto, con il vantaggio che viene scambiato più volte. I Wizards sembrano partire meglio, chiudendo il primo quarto in vantaggio di 6 lunghezze, ma nelle due frazioni successive vengono fuori i Bulls, che si dimostrano più concreti degli avversari e costruiscono il vantaggio.

L’azione più bella della partita è il passaggio dietro la schiena di Thomas Bryant, che chiude l’incontro da miglior marcatore dei suoi, a pari merito con Bradley Beal, con 28 punti. Russell Westbrook si accoda a Oscar Robertson come unico giocatore a fare 4 triple doppie nelle prime quattro partite giocate; la sua tripla sembra riaprire i giochi, ma Beal fallisce il tentativo di sorpasso, e Chicago si porta a casa la vittoria.

Da segnalare la buona gara di LaVine, autore di 22 punti, 7 assist e 6 rimbalzi.

(4-1) Orlando Magic 92-116 Philadelphia 76ers (4-1)

I Magic vengono fermati per la prima volta in stagione dai Philadelphia 76ers, che dimostrano di avere assimilato le idee di gioco di coach Rivers. I Sixers hanno sempre il pallino del gioco in mano, e giocano l’intero secondo tempo con il freno a mano tirato, in totale controllo del risultato.

L’anno 2021 di Ben Simmons inizia nel migliore dei modi, con una tripla dall’angolo messa a segno, per la gioia dei suoi tifosi, e Philadelphia chiude il primo quarto in vantaggio di ben 16 punti.

“The Process” Joel Embiid guida i suoi nel dominio della partita, annichilendo totalmente gli avversari, che dal terzo quarto in poi, smettono di difendere seriamente, lasciando scorrere il cronometro. Coach Rivers ne approfitta per ampliare le rotazioni e dare maggiore minutaggio alla panchina. Nel terzo quarto il vantaggio diventa addirittura di 31 punti, con i Sixers che si rialzono, e i Magic che ritrovano qualche punto per strada, fino allo scadere del tempo.

Per Orlando si salva solo Vucevic, autore di 19 punti e 10 rimbalzi, mentre è buonissima la prova di Seth Curry, che con 21 punti raggiunge Embiid come migliore marcatore della serata.

(1-2) Houston Rockets 122-119 Sacramento Kings (3-2)

Nella serata che vede il ritorno in campo di John Wall e DeMarcus Cousins dopo la quarantena causa COVID-19, i Rockets strappano il primo successo della loro stagione, vincendo di 3 punti sui Sacramento Kings.

Il risultato non mente e la partita è parecchio equilibrata con i bianco-viola che chiudono il primo quarto in vantaggio, frazione in cui è in grande spolvero proprio John Wall, che terminerà la partita con 22 punti e 9 assist, sfiorando la doppia-doppia.

Scambio di colpi tra le due squadre, e i Kings iniziano il secondo tempo ancora sopra, guidati da De’Aaron Fox e Richaun Holmes con 22 punti, e Harrison Barnes, che ne mette a segno 24, con 8 rimbalzi annessi.  Nell’ultimo quarto si infiamma la partita, e in questi casi vengono fuori i giocatori migliori, viene fuori James Harden. Il Barba ne mette a segno 33 e segna due triple consecutive che portano i Rockets sopra di 6, Haliburton per i Kings tira dall’angolo e accorcia le distanze, ma non è abbastanza per strappare la vittoria a Houston.

(1-3) Toronto Raptors 100-83 New York Knicks (2-3)

Un’altra gara piuttosto combattuta è quella tra i Toronto Raptors e i New York Knicks, in cui i Canadesi riescono a prendere il largo solamente nell’ultimo quarto, dimostrando l’effettivo salto in avanti fatto da NY in questo inizio di stagione. 

Ad iniziare bene è il miglior marcatore della serata in maglia Raptors, Fred VanVleet, che si prende in mano la squadra mettendo a segno una tripla e una successiva penetrazione con fallo. I Knicks sotto di 10 non si scoraggiano e rientrano in partita, finendo il primo tempo, con uno svantaggio di soli 4 punti.

Nel secondo tempo sono fondamentali le accelerazioni di R.J Barrett; dai suoi movimenti nascono i maggiori pericoli per Toronto. Il giocatore in maglia #9 segna solo 12 punti ma fornisce 4 assist e apre parecchio il campo, favorendo in particolare Kevin Knox e Julius Randle, entrambi autori di 16 punti. Dall’altra parte Kyle Lowry mette in mostra le sue doti da leader e gioca 37 minuti, segnando 20 punti, con 7 rimbalzi e 4 assist smistati ai suoi.

Il punto di svolta è a cinque minuti dal termine, con i Raptors che mettono il turbo, e riescono finalmente a prendere 14 punti di vantaggio sui Knicks, che rimangono a 73. Da quel punto è ordinaria amministrazione per la truppa guidata da Nick Nurse, che non rischia più niente e si porta a casa la prima vittoria stagionale.

(1-3) Oklahoma City Thunder 80-113 New Orleans Pelicans (3-2)

I Thunder sono in piena ricostruzione, questo è piuttosto chiaro a tutti, e per questo motivo vengono date parecchie possibilità ai giovani presenti in squadra, che d’altro canto, poco possono contro una squadra in rampa di lancio come i Pelicans.

Come la partita tra Magic e Sixers, anche questo incontro è totalmente a senso unico, con OKC che sembra non scendere in campo nell’ultimo quarto, totalizzando solamente 7 punti nell’intera frazione di gioco.

Si intravedono buone cose tra i giocatori nel roster di Oklahoma City, ma nessuno in particolare che possa prendere in mano la squadra, e dopo un primo tempo giocato, New Orleans finisce per dominare in lungo e in largo. Brandon Ingram si dimostra ancora una volta un giocatore fondamentale per i Pelicans, e la vera stella della squadra, in attesa del migliore Williamson. Zion mette a segno solo 12 punti e viene messo a riposo da coach Van Gundy.

Il backcourt da segni di buona chimica, con Lonzo Ball e Bledsoe che combinano per 33 punti in due; Ball in particolare, flirta con la tripla doppia, prendendo 8 rimbalzi e smistando 9 assist. Come già detto, ultimo quarto e partita da dimenticare per OKC che finisce sotto di 33 punti. Unico salvabile Horford, che fa scrivere 17 punti e 6 rimbalzi al tabellino.

(2-2) Utah Jazz 95-106 Phoenix Suns (4-1)

Continuano gli ottimi risultati per i Phoenix Suns, che vincono la loro quarta partita in stagione, e danno segnali di chimica in miglioramento, soprattutto con i nuovi acquisti Chris Paul e Jae Crowder.

I Jazz iniziano meglio e prendono un iniziale vantaggio di 6, che però dura poco a causa dell’attacco ben funzionante di Phoenix. Devin Booker riceve molti palloni giocabili e va più volte a segno. Per Utah è parecchio ispirato Donovan Mitchell, che chiuderà la serata da miglior marcatore dei suoi a 23 punti e 5 rimbalzi presi.

A 10 minuti dal termine del secondo quarto avviene un fatto curioso in campo, con Jordan Clarkson che approfitta di una distrazione dalla rimessa dei Suns per rubare palla, ma finisce addosso all’arbitro, perdendo di fatto il possesso della palla. La banda di CP3 gioca meglio e chiude il primo tempo sopra di 12 punti.

La serata di Chris Paul non deve essere vista nei suoi 11 punti e 8 assist, perché in realtà piena di ottimi passaggi e movimenti perfetti per innescare i suoi. All’inizio del terzo quarto però, Utah si rialza e anche grazie a una rocciosa difesa di Gobert, recupera tutto lo svantaggio. Il francese termina con la solita doppia-doppia da 14 rimbalzi conquistati e 18 punti.

Verso la fine della partita viene fuori il miglior gioco da parte dei Suns, che possono anche permettersi di amministrare il gioco. La tripla di Booker che porta la squadra a 103 punti, manda l’incontro ai titoli di coda.

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