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NBA Season Preview: Southwest Division

Il secondo anno NBA di Zion Williamson e Morant, le incognite di Houston e San Antonio. E i Mavs pronti a imporsi. Tanta curosità attorno alla Southwest Division.

Houston Rockets

James Harden risponde con una sequela di “Next question“, come a voler rinviare interrogativi che si addensano attorno al suo futuro a data da destinarsi. Non basta: il suo è e sarà il nome sul tavolo di Houston da qui ai prossimi mesi, comunque vada a finire il tira e molla.

Che non sarebbe stata un’offseason facile per Houston lo si era capito già da tempo, con il passo indietro di D’Antoni prima e Morey poi. Ciò nonostante, l’escalation che è seguita a queste prime avvisaglie ha avuto un effetto dirompente sulla stessa franchigia. Westbrook è stato spedito a Washington in cambio di John Wall e una futura prima scelta mentre Robert Covington è stato scambiato a poche ore dal Draft 2020 con Portland, da cui sono arrivati una futura prima, i diritti di scelta alla #19 del suddetto Draft, e Trevor Ariza. Queste ultime due pedine, con l’aggiunta di un conguaglio economico e di una seconda scelta, hanno fatto il gioco di Houston nella sign-and-trade che ha portato Christian Wood in Texas da Detroit. Per il resto, diversi addii compensati da contratti al minimo salariale, incluso l’annuale non del tutto garantito offerto a DeMarcus Cousins.

ll progetto  small ball, esperimento affascinante ma ad alto rischio, è stato messo da parte. Giocare con un quintetto senza lunghi di ruolo ha aiutato l’attacco in transizione e nel tiro perimetrale, ma la mancanza di centimetri si è fatta sentire in difesa, soprattutto sotto i tabelloni. Esemplare il matchup contro i Lakers: 52 rimbalzi a 26 in un episodio della serie Playoff.

La preseason, per quel che vale, ha restituito al basket giocato sia Wall sia Cousins. Tuttavia, indicazioni più pregnanti sulla resistenza fisica di entrambi, dopo un così lungo periodo di inattività, verranno tratte con il passare delle partite. Ragionevole dunque, ai nastri di partenza, nutrire qualche perplessità sul potenziale del roster così ricco di punti di domanda. Una certezza? Eric Gordon, uno dei pochi rimasti dopo la turbolenta catena di eventi, non avrà problemi a prendersi la scena.

 

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