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NBA Season Preview: Central Division

Bucks e Pacers punteranno a dimostrare nuovamente la propria solidità, Pistons e Bulls cercheranno in tutti i modi di agganciare un posto ai Playoff e Cleveland… beh, Cleveland avrà modo di sviluppare le giovani promesse senza troppa pressione

Indiana Pacers

La continuità è stato un marchio di fabbrica degli Indiana Pacers negli ultimi anni, ma la lega ha posto loro di fronte nuovi ostacoli per la prossima stagione. 

I Pacers, infatti, hanno “perso” quattro quinti del quintetto dello scorso anno. Con Bojan Bogdanovic e Thaddeus Young in partenza (rispettivamente verso Utah e Chicago), l’inaspettato ritiro di Darren Collison e l’infortunio di Victor Oladipo, la situazione per la franchigia poteva farsi davvero tragica. Fortunatamente, il GM Chad Buchanan e il suo staff sono riusciti a ottenere degli ottimi innesti durante il mercato estivo e coach McMillan ha la possibilità e i mezzi per mostrare ancora una volta di che pasta è fatta la sua squadra.

È ancora da definire una data indicativa per il ritorno in campo di Victor Oladipo, ma la sua assenza nel periodo iniziale non aiuterà sicuramente gli equilibri del team. Con tanti volti nuovi e la propria stella infortunata, ci sarà davvero molto da lavorare per riuscire a ricreare la chimica di squadra che li ha contraddistinti nelle ultime stagioni. 

La chiave per quest’anno è senza dubbio la pazienza. Le aggiunte sono di alto livello e possono, almeno sulla carta, adattarsi alla perfezione al gioco di energia ed entusiasmo dei Pacers, ma sarà proprio il rientro di Oladipo a permettere l’effettivo salto di qualità nella loro stagione. 

Malcolm Brogdon è sicuramente il “pezzo più pregiato” del mercato estivo della franchigia. A 26 anni, l’ex Bucks si troverà (almeno per la prima parte di stagione) ad avere in mano le redini di una squadra dinamica e versatile, a cui porterà solidità in entrambe le metà campo. Nelle stagioni a Milwaukee, Brogdon si è distinto per la grande capacità di penetrare a canestro e di leggere al meglio le situazioni, ma per la prima volta in carriera il Rookie of the Year del 2017 avrà modo di mettere in mostra anche il proprio playmaking – prima in parte oscurato dalla presenza di Giannis Antetokounmpo. La sua versatilità in difesa, inoltre, lo rende senza dubbio un upgrade rispetto al precedente pari-ruolo Darren Collison. 

Con la partenza di Young e Bogdanovic, però, i Pacers avevano assoluto bisogno di giocatori con esperienza e leadership per gestire il giovane spogliatoio e dare profondità al roster. Tale compito è stato, quindi, assegnato all’ex Suns T.J. Warren, al 27enne Jeremy Lamb, ai fratelli Holiday e a T.J. McConnell – che contribuirà a colmare il vuoto lasciato da Cory Joseph (finito a Sacramento) in uscita dalla panchina. 

Inoltre, coach McMillan ha dichiarato di voler far giocare insieme Myles Turner e Domantas Sabonis, strategia che potrebbe rendere davvero difficile la vita ai lunghi avversari. Il primo, sebbene si sia dimostrato un difensore di primissimo livello, tra i migliori protettori del ferro (2.7 stoppate a partita la scorsa stagione – primo nella lega), ha bisogno di fare un passo avanti in attacco per essere ufficialmente incoronato leader della squadra fino al ritorno di Oladipo. Sabonis, invece, dovrà dimostrare di poter avere lo stesso impatto che la scorsa stagione lo ha portato a concorrere per il titolo di Sixth Man of The Year anche ora che sostituirà Thaddeus Young in quintetto. Al loro fianco, avrà modo di crescere al meglio uno dei prospetti internazionali più interessanti dell’ultimo Draft: Goga Bitadze. Il 20enne Georgiano ha mostrato talento da vendere nella passata stagione al Budućnost Podgorica (debuttando anche in Eurolega – dove ha ottenuto 12.1 punti e 6.4 rimbalzi a partita) e ha attirato l’attenzione di molti. Grazie ai mezzi fisici e all’atletismo, si è messo in luce come difensore d’elite sia al ferro che sul perimetro e Indiana potrebbe essere l’ambiente davvero ideale per sviluppare al meglio le già ottime basi mostrate in Europa.

E i compagni hanno deciso di farlo sentire subito a proprio agio così.

Con rotazioni profonde e solide, una tra le migliori difese della lega e parecchio talento, un’altra stagione entusiasmante aspetta i tifosi di Indianapolis. Se Oladipo dovesse tornare ad essere Oladipo e i meccanismi della squadra dovessero ingranare, non c’è motivo per cui i Pacers non possano puntare non solo ai Playoff, ma anche al fattore campo.

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