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NBA, le reazioni post gara 5 tra Warriors e Clippers

Le parole dei protagonisti dopo Gara 5 tra Golden State e Clippers, con i losangelini capaci di espugnare per la seconda volta nella serie la Oracle Arena

I Clippers continuano a regalare emozioni: dopo la super vittoria in rimonta conquistata in Gara 2, quando sembrava che Golden State avesse il match-point definitivo per chiudere la serie, i ragazzi di Doc Rivers espugnano la Oracle Arena e rimandano di un’altra partita il discorso qualificazione.

Un’altra prestazione superlativa, che stupisce ancora una volta tutti i fan e aggiunge ulteriore prestigio ad una stagione, quella dei Clippers, già di per sé estremamente soddisfacente.

Mai morti

Lou Williams, autore di un’altra grande partita, ha assicurato che i suoi Clippers hanno giocato con la bava alla bocca:

“Per quanto ci riguarda, il nostro obiettivo era di scendere in campo e allungare la serie. Guardare avanti è stato un loro errore, è colpa loro”

Coach Rivers ha invece elogiato ancora una volta i suoi ragazzi:

“Ho detto loro: non siete stati voi stessi in questa serie. Dobbiamo ancora giocare una partita in cui lo saremo realmente. Ecco, stasera lo siamo stati. Quella era la nostra squadra, ed è stato fantastico da vedere”

Delusione

Di tutt’altro taglio sono le dichiarazioni degli sconfitti. C’è grande amarezza in casa Warriors, a partire da Kevin Durant:

“Quando abbiamo un buon vantaggio, tendiamo a rilassarci un po’ troppo. L’ho detto altre volte, le squadre aspettano sempre qualcosa che le faccia rientrare in partita. Loro giocano senza avere nulla da perdere, si sono qualificati da ottavi, giocano sempre con tanta fiducia”

Grande delusione c’è anche nelle parole di Draymond Green:

“È molto deludente. So che è colpa mia, se gioco con intensità dall’inizio, tutti mi seguono. Devo migliorare”

La colpa maggiore, individuata dagli stessi giocatori, è il fatto di aver già guardato oltre Gara 5, pensando a una possibile (e comunque probabile) futura sfida contro i Rockets. Lo ha ammesso Klay Thompson:

“Sì, lo ammetto, stavo già guardando oltre. Pensavo che stasera saremmo scesi in campo e avremmo vinto senza problemi, ma spesso la vita non va come programmato. Siamo comunque ancora in una grande posizione, con spero solo 48 minuti per chiudere la serie”

Steph Curry invece non vuole fare drammi:

“Lo capiamo, siamo stati in questa situazione un sacco di volte. Sappiamo quanto sia difficile chiudere una serie. Alla fine, nonostante nella prima metà di gara avessimo giocato male, eavamo sopra a due minuti e mezzo dalla fine. Loro sono stati bravi a segnare tiri nel finale. Ci guarderemo allo specchio e capiremo cosa è andato storto, a partire dalla prima parte della sfida”

Steve Kerr:

“Non sono sorpreso. Mi aspetto, la prossima volta, che scenderemo in campo per vincere. Sono i Playoff, è una serie da sette partite, bisogna giocare. Bisogna difendere: gli abbiamo fatto segnare 129 punti in casa nostra, tirando col 54%”

“Già dall’inizio siamo partiti male. Tutto ciò che abbiamo fatto a L.A. non lo abbiamo fatto stasera. Abbiamo preso tutto un po’ per scontato. L’ho detto prima della partita: i Clippers combattono da tutto l’anno, e non andranno al tappeto senza una vera battaglia”

 

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