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Dieci storie per 10 soprannomi delle Star NBA

Vediamo che storie si celano dietro i soprannomi di dieci giocatori NBA.

5. Earl “The pearl” Monroe

Earl Monroe fu uno dei giocatori più dominanti degli anni ’70, giocando con i Knicks dal 1971 al 1980, con i quali conquistò il titolo NBA nel 1973.

Il suo soprannome deriva da un articolo di giornale del 1967, quando Monroe frequentava ancora il college: per descrivere le giocate con cui il giocatore chiuse la stagione a 41,5 punti di media, un giornalista usò le parole Earl’s Pearls. La frase produceva una piacevole assonanza, e da quel momento ci si riferì a Monroe come Earl The pearl.

 

4. “Pistol” Pete Maravich

Altro giocatore dominante negli anni ’70 è stato Pete Maravich, giocatore che fu capace di segnare 68 punti in una sola partita e di tenere una media di 31,1 punti nella sua migliore stagione – oltre che ad aver stabilito il record di maggior numero di punti totali al college, record ancora imbattuto – in un’epoca in cui il tiro da tre punti ancora non esisteva.

Nel suo caso il soprannome che gli venne attribuito deriva dalla sua meccanica di tiro, che ricorda molto quella di una pistola che viene estratta dalla fondina: raccogliendo il palleggio all’altezza dell’anca destra per tirare, sembrava proprio volesse estrarre una pistola.

pete maravich

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