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Risultati NBA: i 43 di Antetokounmpo domano Washington in una serata da record! Vittorie anche per Utah, Rockets e Warriors; cadono invece i Nuggets

Le sette partite della notte Nba ci hanno regalato dei Bucks e dei Warriors da record, l’ennesima tripla doppia di Doncic e l’inaspettato ko dei Nuggets

(37-17) Denver Nuggets   130-135   Brooklyn Nets (29-27)

Importante vittoria dei Brooklyn Nets, che sconfiggono tra le mura casalinghe i favoritissimi Denver Nuggets.

Nonostante infatti il buon inizio dei ragazzi di coach Malone – partiti subito forte con un parziale di 16-5 nei primi minuti di gara – i padroni di casa sono riusciti a recuperare lo svantaggio immediatamente, trasformandolo in un secondo quarto da 42 punti segnati (con 7-9 al tiro pesante) contro i “soli” 25 degli avversari.

Al rientro dalla pausa lunga poi, i Nets hanno continuato a macinare punti portando la loro leadership a 21 punti, sufficienti ad assicurare loro la 29esima vittoria stagionale nonostante la rimonta dei Nuggets sul finale dell’ultimo quarto.

Protagonista della serata per coach Atkinson è stato senz’ombra di dubbio D’Angelo Russell, che fresco della sua nomina da All-Star ha rifilato a Jokic e compagni la bellezza di 27 punti accompagnati da 6 rimbalzi e 11 assist; fondamentali poi anche i 18 di Harris e i 10 (con 11 assist) di Napier. Buonissime inoltre le percentuali dal campo per Brooklyn, che ha tirato con il 51% sfiorando addirittura il 56% da oltre l’arco (19-34).

In chiaroscuro invece la partita dei Nuggets, apparsi per tre quarti di partita senza energia nonostante il buon recupero sul finale; per la franchigia del Colorado si tratta ad ogni modo della seconda sconfitta di fila, arrivata nonostante l’ennesima tripla doppia di Jokic (25+14+10) e il buon impatto sulla partita di Plumlee (24) e Murray (19+11).

(32-22) Houston Rockets   127-101   Sacramento Kings (28-26)

Vittoria in trasferta molto più agevole del previsto quella dei Rockets sui Kings, che venivano da quattro vittorie (di cui tre in fila) nelle ultime cinque partite giocate.

Lo spartiacque della gara è stato senz’ombra di dubbio il secondo quarto di gioco per i ragazzi di coach D’Antoni, che hanno approfittato di un Harden on-fire per piazzare un parziale di 44-17 con cui assicurarsi un certo vantaggio sugli avversari.

Il Barba infatti ha dato inizio al run decisivo di 19-3 sul finire del quarto, piazzando tre triple e la bellezza di 25 punti nel solo primo tempo; chiuderà la partita a quota 36, portando la striscia di partite consecutive a quota 30+ punti a 28.

Inutile dire che i Kings non sono più stati in grado di risalire dopo aver toccato anche i 37 punti di svantaggio durante il secondo tempo, perdendo così l’occasione di allungare le distanze dai Lakers e avvicinarsi maggiormente ai Clippers in ottica Playoff. Ad ogni modo, buone per coach Joerger le prestazioni di Hield (20+10) e Bjelica (15).

Terza vittoria consecutiva invece per i Rockets, distanti ora solo mezza partita dal quarto posto della Western Conference (attualmente occupato dai Blazers) e sempre più amalgamati come squadra; oltre ad Harden infatti, sono da evidenziare le prestazioni di Gerald Green (25), Eric Gordon (20), Chris Paul (15+11) e Kenneth Faried (13+11).

(32-24) San Antonio Spurs   102-141   Golden State Warriors (38-15)

Tutto fin troppo facile per i Campioni in carica, che massacrano in casa le seconde linee dei San Antonio Spurs.

Niente Aldridge (riposo precauzionale), DeRozan (riposo anche per lui) e White (fascite plantare) per Gregg Popovich nella trasferta alla Oracle Arena, tramutatasi in ovvia sconfitta per i texani visto il quintetto al completo proposto da Steve Kerr al momento della palla a due.

I neroargento infatti reggono alla prima spallata dei Dubs, in vantaggio 66-52 dopo i primi due quarti di gioco, salvo poi sprofondare completamente nel terzo periodo dove incassano un parziale di 49-31 da ko tecnico.

https://twitter.com/warriors/status/1093379575394922496

“Dal canto nostro, non avevamo nessuno da far riposare.”

Così ha commentato nel post partita Steve Kerr la mancanza dei titolari avversari, sentitosi forse preso in causa per aver schierato in ogni caso il proprio quintetto al completo. Ad ogni modo, sono bastati i 23 punti di Durant e i 26 di Thompson a chiudere i conti per Golden State, a cui possiamo aggiungere comunque i 19 di Curry e i 15 di Cousins; nessun titolare dei Warriors ha in ogni caso giocato il quarto quarto, visto il rassicurante vantaggio già accumulato.

Nonostante la competitività della partita non sia stata (ovviamente) gran che, i Dubs sono comunque riusciti in qualcosa di storico stanotte, piazzando un season-high da 42 assist smazzati e un career-high di franchigia per il maggior numero di assist in un singolo quarto (16, nel terzo).

Come predetto invece, sconfitta già premeditata e accettata da parte di Pop e staff, che tornano in quel di San Antonio con una buona prestazione da parte di Rudy Gay (15) e Patty Mills (16); prima partita da titolare in stagione invece per Marco Belinelli, che però si ferma a 9 punti con 3-9 al tiro.

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