Seguici su

News NBA

Risultati NBA: Harden e Davis stratosferici. Boston un’altra sconfitta

(20-23) Charlotte Hornets 108 – 93 San Antonio Spurs (25-20)

Il suo ritorno all’AT&T Center non poteva essere più dolce per Tony Parker, con l’accoglienza calorosa riservatagli dai fan degli Speroni e la vittoria finale della sua nuova squadra.

Una vittoria costruita quarto dopo quarto dalla squadra di proprietà di Michael Jordan, che cavalca la buona serata di Kemba Walker (33 punti con 4 rimbalzi e 5 assist) e riceve anche l’apporto fondamentale dei 19 punti di Jeremy Lamb e degli 11 di Marvin Williams per superare i padroni di casa, che ricevono uno scarso apporto dalla panchina (al di là dei 14 punti di Patty Mills) e a cui non basta la doppia-doppia da 28 punti e 10 rimbalzi di LaMarcus Aldridge.

La partita è rimasta comunque in equilibrio per tre quarti, prima della definitiva fuga di Charlotte attuata nell’ultima frazione. L’attenzione è stata però calamitata dal ritorno di Parker (8 punti, 3 rimbalzi e 4 assist per lui) e dall’accoglienza tributatagli dagli Spurs e dai tifosi che hanno intonato canti in suo onore durante tutto il corso della partita. Un’atmosfera assolutamente esaltante per il francese a cui coach Borrego, altro ex della sfida essendo stato assistente di Popovich agli Spurs, concede la standing ovation togliendolo dal campo con poco più di 17 secondi ancora sul cronometro.

(18-14) Detroit Pistons 94 – 100 Utah Jazz (24-21)

Donovan Mitchell conduce i suoi alla vittoria nella sfida casalinga contro la Detroit delle Twin Towers Griffin e Drummond.

Mitchell, autore di 28 punti, conditi da 5 rimbalzi e 2 assist, sarebbe stato motivato anche dalle grida di un disturbatore particolarmente molesto tra la folla:

“Quel tizio rumoroso sugli spalti. Tutta colpa sua. Non so perché gente così debba continuare a parlare. Dovevo solo farlo star zitto”

Al di là di questa nota di colore, Utah ha interpretato una partita solida, ed è stata capace di reagire e recuperare uno svantaggio di 6 punti che i Pistons avevano creato nel primo tempo. Importante per la franchigia di Salt Lake City è stato l’apporto di Kyle Korver (19 punti per lui, tirando 5/11 dalla lunga distanza) e soprattutto di Rudy Gobert, che eguaglia, con 25 rimbalzi catturati, il suo career high e si distingue nella metà campo difensiva, tenendo i Pistons al 30% dal campo nel secondo tempo. Per Gobert anche 18 punti e 2 stoppate a referto:

“Sapevo di trovarmi di fronte uno dei migliori, se non il migliore, rimbalzista della lega [Andre Drummond]. Questo mi ha fatto essere un po’ più attento e un po’ più aggressivo”

Nonostante le difficoltà di Mitchell nel finale (1/7 per lui in 14 minuti tra la fine del terzo e l’inizio del quarto quarto) Utah riesce a chiudere la contesa grazie anche alla tripla di Joe Ingles (13 punti per lui) insaccata a 24.2 secondi dalla fine, con tanto di bacio lanciato dal giocatore ai suoi fan.

Clicca per commentare

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Advertisement
Advertisement
Advertisement

Altri in News NBA