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L.A. Lakers

NBA, Ball vuole essere d’esempio: “Dobbiamo fare di più”

I Lakers hanno un record di 3-7 nelle ultime 10 partite, giocate senza LeBron e senza Rondo. Secondo Ball, il giovane trio gialloviola deve essere da esempio per riuscire a trascinare la squadra fuori dalla crisi

I Lakers non stanno vivendo un momento facilissimo. L’infortunio di LeBron, seguito a ruota da quello di Rajon Rondo, ha lasciato i giovani dello spogliatoio senza le due guide più importanti in termini di esperienza e carisma in campo.
Ball, Ingram e Kuzma stanno offrendo delle prestazioni altalenanti (specialmente l’ex Duke) e a risentirne è il record di squadra. Nelle 10 partite senza i propri leader, sono arrivate ben 7 sconfitte. Ultima della serie è stata la pesante L in casa contro i Cavs, che non vincevano da ben 12 partite.

La mancanza di voci e parole che in campo possano spostare gli equilibri e indirizzare i compagni si fa sentire. Lonzo Ball non è un giocatore propriamente loquace. A suo dire, l’esempio va dato in altri modi:

“[La mancanza di Rondo e James] è un grande vuoto da colmare. LeBron e Rondo sono possibilmente due dei leader più grandi di sempre. Essere senza tutti e due è nuovo per me. Per Brandon. Kuzma forse è quello che si fa sentire di più”

“Io preferisco di più ‘fare’. Non penso che si possa parlare molto se in campo non si fa quello che si deve. Quindi, per me, è da lì che si deve iniziare”

Esperienze da leader

Lonzo, al contrario del vulcanico padre, ha sempre mostrato una personalità riservata e raramente fuori dagli schemi. Il giovane trio dei Lakers deve però fare qualcosa di più per invertire la rotta negativa presa nelle ultime settimane:

“Vogliamo vincere. Adesso è quasi la nostra squadra. La squadra guarda a noi per far sì che questo accada e noi non ne siamo in grado. Dobbiamo fare di meglio”

“Alla high school era più farsi sentire. Giocavo praticamente con la mia famiglia, i miei fratelli e i miei cugini. Anche a UCLA era facile. Alford mi aveva dato le chiavi della squadra e mi aveva detto di trascinare la squadra il più lontano possibile”

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