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Risultati NBA: Denver schiacciasassi distrugge LeBron e i Lakers. Ok Raptors e Pacers, si ferma invece Memphis

Cinque le partite andate in scena nella notte Nba, che hanno visto il trionfo di Pistons, Hawks, Nuggets, Pacers e Raptors

(7-15) New York Knicks   108-115   Detroit Pistons (11-7)

Vittoria facile in casa per i Detroit Pistons, che si confermano una delle realtà più solide in quel della Eastern Conference.

Nonostante infatti un inizio di partita in sordina, la squadra di Motor City è riuscita molto presto a recuperare il parziale di 13-5 messo in piedi dagli avversari, chiudendo addirittura il primo quarto di gioco in vantaggio 24-19.

Vantaggio che poi i padroni di casa non avrebbero più perso durante tutta la durata del match, grazie dapprima ad un ottima difesa (che ha tenuto i Knicks a 15-50 dal campo nel solo primo tempo) e poi a Blake Griffin, mattatore assoluto della serata.

Come predetto importante vittoria dunque per i Pistons, che si accaparrano così la terza W consecutiva e la settima nelle ultime dieci partite giocate, confermandosi ora la quinta forza ad Est grazie ai 30 punti (con 4 rimbalzi e 5 assist) messi a segno nella notte da Griffin e ai 21 punti della coppia Jackson/Johnson.

Cadono nuovamente invece i Knicks, che dopo un season high da tre vittorie in fila sono costretti ad abdicare nuovamente nonostante i 16 punti (con 14 rimbalzi) di Enes Kanter, ai 19 di Hardaway Jr. e ai 24 (dalla panchina) di un solidissimo Alonzo Trier.

 

(5-16) Atlanta Hawks   115-113   Miami Heat (7-13)

Seconda vittoria in fila per gli Atlanta Hawks, che sbancano l’American Airlines Arena dopo un testa a testa coi padroni di casa.

Dopo tre quarti di partita di assoluto dominio infatti, in cui la squadra di Atlanta ha comandato i giochi addirittura con 19 lunghezze di vantaggio, i ragazzi di coach Spoelstra hanno deciso di risvegliarsi dal proprio letargo e di risalire la china nonostante i 13 punti di scarto a soli 8’50” dal termine del match.

Ci sono voluti infatti solo pochi minuti alla squadra di South Beach per sfoderare un parziale di 14-0 ispirato da 7 punti di Josh Richardson, grazie al quale Miami è riuscita finalmente a passare in vantaggio sul 109-108.

https://twitter.com/MiamiHEAT/status/1067611684544622593

Un contro parziale di 7-0 da parte degli Hawks però ha girato nuovamente le carte in tavola per i padroni di casa, rei di aver mancato sei conclusioni consecutive; una tripla di Olynyk e un successivo canestro di Richardson hanno tuttavia mantenuto a galla le speranze per Wade e compagni, che però hanno dovuto arrendersi agli avversari dopo che la tripla (per la vittoria) di Richardson ha mancato il bersaglio.

Segnali positivi o quantomeno di crescita in quel di Atlanta, sempre più affidata alle talentuose mani di Trae Young (17 punti e 10 assist in questa serata) e a quelle dei giovani Tauren Prince (18) e John Collins (16).

Brutta invece la sconfitta in casa degli Heat, che perdono la loro seconda partita consecutiva (nonché l’ottava nelle ultime dieci giocate e la sesta di fila tra le mura amiche) a conferma di problemi ancora irrisolti nel roster di coach Spoelstra. In ogni caso, buone le performance di Richardson (22), Ellington (15) e Dwyane Wade (18 dalla panchina).

 

(11-9) Los Angeles Lakers   85-117   Denver Nuggets (14-7)

Storica vittoria per i Denver Nuggets, che travolgono in casa i peggiori Los Angeles Lakers visti fino ad ora.

Nonostante un primo tempo conclusosi sul 58-50 in favore della squadra del Colorado non c’è mai stata reale partita tra i padroni di casa e i ragazzi di L.A., che al ritorno in campo dalla pausa lunga hanno subito un parziale complessivo di 56-35.

L’attacco dei Lakers infatti si è dimostrato completamente inefficace contro la solida difesa dei Nuggets, che ha tenuto LeBron e compagni al 39% dal campo e addirittura ad un pessimo 14% dall’arco dei tre punti, il tutto con l’aggiunta di un catastrofico 66% dalla linea del tiro libero.

Gran merito a Denver dunque, che per la decima volta in stagione riesce a tenere una squadra avversaria sotto i 100 punti segnati; inoltre, quella di questa notte rappresenta la vittoria con più alto margine in assoluto messa in piedi dai Nuggets contro i gialloviola, superando i 29 punti di scarto della W datata 1993.

Fiducia momentaneamente ritrovata quindi per i ragazzi di coach Malone, che dopo un momento no riescono ad aggiudicarsi la quarta vittoria in fila e il terzo posto momentaneo sul tabellone della Western Conference, grazie al solito gioco di squadra che stavolta ha visto emergere i 20 punti (con 11 rimbalzi e due stoppate) di Paul Millsap e gli altrettanti 20 della coppia Murray/Beasley.

Male invece, anzi malissimo i Los Angeles Lakers, incapaci per tutti e 48 i minuti giocati di mettersi in ritmo offensivamente ed esageratamente vulnerabili in difesa. Completamente inefficaci le partite di Ball, McGee e persino dello stesso James (che chiude a 14 punti, 7 rimbalzi ed un +/- di -23), mentre si salvano le performance di Ingram (14) e soprattutto di Kuzma (21).

 

(13-8) Indiana Pacers   109-104   Phoenix Suns (4-16)

Bella partita quella andata in scena a Phoenix tra Suns e Pacers, che alla fine ha visto trionfare la franchigia di Indianapolis grazie ad un canestro clutch di Bojan Bogdanovic.

Dopo un primo quarto di gioco del tutto equilibrato tra le due squadre infatti, i Pacers hanno immediatamente deciso di mettere le marce alte e – nonostante l’assenza di Victor Oladipo – sono riusciti ad allungare di 13 punti sugli avversari, in netta difficoltà fino al terzo quarto.

Poi però, con Ayton e Booker in panchina, Phoenix è riuscita a lanciare un parziale di 15-2 che ha completamente ribaltato le carte in tavola, a tal punto da dare la leadership alla squadra di Kokoskov sull’85-81 con poco più di 9′ sul cronometro del match.

Da questo punto in poi la partita è proseguita punto a punto fino a che, sul punteggio di 101 pari e con 48″ al termine dell’incontro, una tripla di Myles Turner non ha dato la prima leadership pesante ai Pacers. I Suns però non sono rimasti a guardare, tanto che una tripla di Devin Booker ha riportato tutto alla parità nel giro di pochissimi secondi.

https://twitter.com/Pacers/status/1067634722040410112

Come predetto quindi, a decidere il match c’ha poi pensato il 44 in maglia gialloblu, che a poco più di mezzo minuto dalla fine della gara ha infilato la tripla decisiva per il 109-104 Pacers.

Segnali incoraggianti dalla squadra di Nate McMillan dunque, che vince la seconda partita di fila (e la sesta delle ultime dieci giocate) confermandosi la quarta forza della Eastern Conference. Per Indiana, ottime le partite di Bogdanovic (15 punti e il canestro della vittoria, appunto), McDermott (21) e Sabonis (21+14).

Continuano a giocare nel deserto invece i Suns, arrivati alla sedicesima sconfitta stagionale che li colloca inequivocabilmente all’ultimo posto della propria conference. Poco, forse troppo visto il talento in campo, lampante come i 20 punti di Booker, i 25 (con 7 rimbalzi) di T.J. Warren e i 18 (con 12 rimbalzi) di Ayton.

 

(18-4) Toronto Raptors   122-114   Memphis Grizzlies

Vittoria in rimonta per i Toronto Raptors, capaci di rientrare facilmente in partita dopo essere stati in svantaggio anche di 17 lunghezze.

Non era di certo cominciata al meglio la serata per Kawhi Leonard e compagni, ospiti dei Memphis Grizzlies e già costretti a rincorrere gli avversari dopo i primi 24′ di partita. Grazie ad un parziale di 39-28 nel solo secondo quarto di gioco infatti, i padroni di casa sono riusciti ad allungare sui Dinosauri di 17 punti rientrando dalla pausa lunga, pensando di avere così la partita ormai definitivamente in pugno.

Tra la fine del terzo e l’inizio del quarto quarto di gioco però, le polveri sulle mani dei giocatori di Toronto hanno iniziato velocemente ad asciugarsi, tanto che i ragazzi di coach Nurse hanno capitalizzato la bellezza di 10 triple (sulle 17 tentate) nel solo secondo tempo, che hanno permesso loro il pieno rientro in partita.

I 24 punti di Lowry, i 17 (con 1o rimbalzi) di Leonard e i 18, fondamentali punti di un Fred VanVleet on fire nell’ultimo quarto di gioco hanno poi consegnato la sesta vittoria consecutiva alla franchigia canadese, ormai sempre più padrona dell’Est e (oseremmo dire) dell’intera lega.

Sconfitta amara invece per Memphis, che nonostante una partita molto solida da parte di Gasol (27+4+4) e Conley (20+5+6) si è dovuta arrendere alla terza L consecutiva, che la vede retrocedere attualmente al quinto posto della Western Conference.

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