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Risultati NBA: Boston attenta al trono di Toronto grazie a Morris; Golden State ritrova Thompson e il sorriso

53° vittoria stagionale dei Celtics che riaprono il discorso primo posto ad Est. In scioltezza Golden State e Washington, che festeggia anche il ritorno di Wall. Miami inciampa sui Nets.

(34-43) Charlotte Hornets 93-107 Washington Wizards (42-34)

I nostri risultati NBA pasquali si aprono con la prevedibile vittoria dei Wizards, a Washington DC, contro gli Hornets. Una vittoria pronosticabile per il gap motivazionale tra una franchigia che si sta rodando per il primo turno di Playoff e un’altra che si deve accontentare di terminare la stagione a metà aprile, per l’ennesima volta. A questa basilare differenza si sono aggiunti altri due fattori: la necessità di tenere lontani dal sesto posto i rampanti Heat e Bucks e il ritorno, attesissimo, del leader tecnico dei capitolini, quel John Wall assente ormai da due mesi.

Inevitabile che l’attenzione mediatica cada proprio sul #2, il quale non esita a rispondere presente. In 33 minuti trascorsi sul parquet si limita a 15 punti accompagnati però da ben 14 assistenze. Tra i compagni spiccano Otto Porter, 26 punti e 11 rimbalzi, con un eccellente 6/10 dalla lunga distanza, e Bradley Beal, autore di 22 punti, di cui ben 14 nel solo terzo e decisivo quarto.

Dopo una prima metà di gara equilibrata (51-50 per gli ospiti) è il terzo periodo a segnare l’andamento della partita in maniera definitiva, con un parziale di 37-23 per i padroni di casa che non ammette repliche e regala un tranquillo finale ai tifosi capitolini. Tra gli ospiti il migliore è ancora Howard, con 22 punti e 13 rimbalzi, mentre Kemba Walker conclude la trasferta con soli 7 punti all’attivo.

Grazie a questa W i Wizards ufficializzano il ritorno ai Playoff nella sempre più imminente post-season e si preparano a dare battaglia fino all’ultimo per cercare di scansare al primo turno una tra Toronto, Boston e Cleveland.

(36-40) Detroit Pistons 115-109 New York Knicks (27-50)

A NY i Pistons si prendono la quarta vittoria consecutiva, utile solo a rendere meno amaro il finale di una stagione partita con tutt’altre aspettative e terminata con una cocente delusione, soprattutto dopo aver fatto un mezzo all-in andando ad accaparrarsi Blake Griffin. L’ex Clippers rimane seduto a guardare per un problemino ad una caviglia e per espugnare la Grande Mela i Pistons si aggrappano al loro totem.

Drummond si esibisce nell’ennesima serata da dominatore dei tabelloni, facendo registrare 22 punti e 17 rimbalzi catturati contro quello che rimane della franchigia newyorkese, che dall’infortuno dell’Unicorno lettone ha tirato i remi in barca per accaparrarsi la scelta migliore possibile al Draft. Intorno al perno Drummond girano a meraviglia Reggie Jackson e Anthony Tolliver, 17 punti per entrambi, e Reggie Bullock, che si ferma a quota 16.

Non sono stati sufficienti i 32 punti di Beasley ai padroni di casa per evitare la 50° sconfitta stagionale (terza stagione consecutiva con 50+ sconfitte a referto) in una partita rimasta equilibrata fino a 2 minuti dal termine, quando Ish Smith ha messo a referto i due punti che hanno scavato un solco a due cifre, svuotando di significato gli ultimi due minuti di gara.

Sugli scudi, ancora una volta, Trey Burke, sicuramente la nota più lieta del finale di stagione a New York. 18 punti e 15 assistenze per l’ex Jazz, il quale potrà tentare di rilanciare definitivamente la sua carriera in NBA nella prossima stagione.

(25-51) Brooklyn Nets 110-109 Miami Heat (41-36)

La sorpresa dei nostri risultati NBA arriva da Miami, Florida, dove gli Heat cadono internamente contro i Nets, mancando l’approdo matematico ai Playoff – comunque non in discussione – e incassando una sconfitta pesante in ottica piazzamento finale – ora sono ottavi ad Est e destinati ad un confronto con i canadesi dominatori della Conference.

Una sconfitta di misura, che arriva al termine di un supplementare e su una mancata chiamata arbitrale sull’ultimo tiro di Wade, arrivato nei pressi del ferro a stretto contatto con Carroll e limitato da una difesa molto fisico del veterano in maglia Nets. Il canestro del sorpasso decisivo era arrivato dalle mani di Caris LeVert, autore di una gran partita in odore di tripla doppia con 19 punti, 12 rimbalzi e 8 assistenze, risultando il migliore di una squadra che poggia la propria identità su una distribuzione delle responsabilità, come dimostrano i 7 giocatori che terminano in doppia cifra la partita. Hollis-Jefferson, l’altro trascinatore di serata degli ospiti, chiude con 20 punti e 14 rimbalzi sul tabellino.

Tra le file degli Heat brillano James Johnson e Goran Dragic dei partenti in quintetto, con 18 punti a testa, e risaltano le prestazioni in uscita dalla panchina di Wade (13 puti) ma soprattutto Olynyk (16 punti con 8 rimbalzi) in soli 18 minuti di utilizzo.

Nel post-partita spiccano anche le dichiarazioni al pepe di Whiteside, al rientro in quintetto dopo l’ennesimo infortunio di una stagione personale travagliata, che lamenta lo scarso impiego complessivo nei momenti chiave della partita. A Miami si prospettano giorni di fuoco in attesa dei Playoff.

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