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Risultati NBA: Lillard disumano; 16 vittorie di fila per Houston

Ma neanche Anthony Davis è un giocatore normale

(24-41) New York Knicks 87-111 Portland Trail Blazers (39-26)

Dame D.O.L.L.A.? Confirmed.

Segue l’elenco di punti segnati da Damian Lillard nelle ultime 10 partite: 50, 39, 44, 24, 40, 26, 35, 20, 39, 37. Come gli squali, Lillard ha annusato il profumo del sangue (leggasi 3° posto ad Ovest) e sta attaccando la preda. Stanotte ha rovesciato 37 punti su degli inermi Knicks: Lillard è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni.

Il nativo di Oakland tira con un irreale 8 su 11 dall’arco e porta per mano tutto il quintetto dei Blazers ad un Plus/Minus positivo. 19 con 18 tiri per CJ McCollum, 11-8-4 per Jusuf Nurkic. Molto utile per l’ottava vittoria consecutiva dei Blazers anche Shabazz Napier (12 punti con 5 soli tiri). Ed Davis e Zach Collins hanno messo assieme 7 punti e 24 rimbalzi. I Blazers si sono concessi diversi minuti-spazzatura nel finale: il 60,6% dall’arco è eloquente di una vittoria schiacciante.

Ai Knicks, sempre privi di Porzingis, non basta la doppia-doppia da 18 punti e 11 rimbalzi di Enes Kanter. Tim Hardaway Jr. ha perso il tocco magico dei primi mesi di stagione e impiega 18 tiri per segnare 19 punti. 16 dalla panchina per Michael Beasley, ma l’incubo dei Knicks non finisce. Alla tredicesima sconfitta nelle ultime 14, il piano è perdere, perdere il più possibile.

(37-26) New Orleans Pelicans 121-116 Los Angeles Clippers (34-29)

Vittoria fon-da-men-ta-le per i New Orleans Pelicans, la nona consecutiva. Chi l’avrebbe mai detto dopo il terribile infortunio occorso a DeMarcus Cousins. Forse una sola persona al mondo: Anthony Marshon Davis Jr., ovvero colui che sta trascinando di forza i Pellies ad un posto al sole ad Ovest. Al momento, i ragazzi di coach Gentry sono quarti ad Ovest ed è presumibile che, se Kawhi Leonard non dovesse tornare, potrebbero eliminare gli Spurs al primo turno. La NBA è divertente anche perché le gerarchie si sovvertono in un amen.

Sopra anche di 19 lunghezze a metà terzo quarto, i Pelicans si sono sciolti consentendo ai Clippers di tornare sotto. Indovinate chi ha messo il canestri per chiudere la bocca ai ragazzi di coach Doc Rivers?

https://twitter.com/SportsCenter/status/971263787381780480

Scrive 41 punti il sopracitato Monociglio, con 17 su 31 dal campo e 4 su 7 dall’arco. Addiziona 13 rimbalzi (3 offensivi), 2 assist, 3 rubate e altrettante stoppate. Bene per i Pelicans anche E’Twaun Moore (10-9-5) ed Emeka Okafor (9 e 7 rimbalzi). Solito animale da assist Rajon Rondo (9, con 13 punti), mentre Jrue Holiday sbaglia sì 15 conclusioni dal campo ma smazza 17 assist a fronte di due sole palle perse. 22 punti combinati dalla panchina per Nikola Mirotic e Ian Clark. AD23 a fine gara:

“Questa è la Western Conference. Sappiamo in quale posizione ci proviamo. Sappiamo che dobbiamo andare in campo e competere ogni sera.”

Contro dei resilienti Clippers, era l’unica strada. Le speranze di Playoff degli angeleni non sono affatto diminuite dopo la trade-Griffin (anzi, paradossalmente ad essere praticamente estromessi dalla post-season sono i Pistons). 4-2 nelle ultime 6, i Clippers possono ancora sperare di acciuffare la settima o ottava piazza ad Ovest.

27 punti e 11 rimbalzi per Tobias Harris. 27 punti e 11 assist per Lou Williams in uscita dalla panchina. 26 punti e 8 rimbalzi per un super Montrezl Harrell, mentre DeAndre Jordan scrive 10 punti e 20 rimbalzi, di cui 4 offensivi. Combinano per 20 punti Milos Teodosic e Austin Rivers. Affranto nell’animo dallo step-back di James Harden, Wes Johnson non segna nemmeno un punto. La miglior versione di tanti giocatori dei Clippers è stata eclissata da Anthony Davis. La Western Conference è avvisata.

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