Seguici su

Risultati NBA

Risultati NBA: James re nell’Oklahoma, Jokic danza sui resti degli Spurs

Vincono anche Rockets e Bucks. I colpevoli? Sempre Harden e Antetokounmpo

(43-13) Houston Rockets 126-108 Minnesota Timberwolves (35-25)

Segnare 42 punti nel quarto quarto sul parquet dei Minnesota Timberwolves non è cosa da tutti. Ci sono riusciti, alla nona vittoria consecutiva, gli Houston Rockets di James Harden, che si è espresso così a fine gara:

“Guardate l’ultimo periodo, ecco ciò di cui siamo capaci. Ci dividevano 4 punti, penso, e abbiamo piazzato un parziale da 12-0 per scappare via. É stato tutto velocissimo.”

Chiudendo la striscia dei Twolves da 13 vittorie consecutive in casa, Houston torna ad avvicinarsi al record dei Golden State Warriors. I padroni di casa si sono trovati avanti anche di 13 lunghezze nel primo quarto prima di subire una rimonta lenta ma decisa dei Rockets.

James Harden chiude con 34 punti, 13 assist e la solita mostruosa efficienza. Chris Paul flirta con la tripla-doppia (13-8-7), mentre Clint Capela posta 14 punti e 12 rimbalzi. In una partita senza Ariza (problemino alla mano sinistra), prende fuoco Ryan Anderson: 21 punti con 6 su 10 dall’arco. Doppia cifra dalla panchina anche per Eric Gordon. Houston chiude tirando col 49,4% dal campo, il 46,8% da 3 e il 75,9% dalla lunetta. Minnesota tira molto peggio dalla lunga distanza, così un 22 su 23 dalla lunetta diventa inutile. 35 e 12 per un Karl-Anthony Towns sugli scudi, 25-5-8 per un altrettanto ottimo Jeff Teague. Si ferma a 15 punti con 7 rimbalzi e 6 assist Jimmy Butler. Troppo pochi per Minnie i 14 punti prodotti dalla panchina, che vede il solo Jamal Crawford in doppia cifra (11).

(35-24) San Antonio Spurs 109-117 Denver Nuggets (31-26)

Il pericoloso trend negativo inanellato dagli Spurs continua: terza sconfitta di fila, sesta nelle ultime 10, e terza posizione nella Western Conference mai così a rischio. Falcidiati dagli infortuni, gli Spurs hanno dovuto affrontare l’ostica trasferta di Denver senza LaMarcus Aldridge e Kawhi Leonard.

Il grande gioco corale degli Spurs, quello a cui coach Pop ha abituato da diverse stagioni a questa parte, ha consentito ai suoi di vincerne così tante senza la propria stella (ad oggi Kawhi ha giocato solo 9 partite in stagione). Ha consentito anche di entrare nell’ultimo quarto sopra di 3 punti. Ma quando la pressione sale, sono i grandi giocatori a risolvere le partite, e quelli di San Antonio sono ai box. Ecco che esalta la tripla-doppia di Nikola Jokic: 23 punti, 13 rimbalzi e 11 assist. É la quarta volta in stagione che il serbo va in doppia cifra in tre statistiche: Darrell Arthur non può che rovesciargli una bibita addosso. (Riconoscete il ragazzo al microfono? Ma sì, è Caron Butler!)

Tutto il quintetto dei Nuggets a 15+ punti. Oltre a The Joker: Jamal Murray (17 con soli 9 tiri), Wilson Chandler (17 con 19 tiri, 0 su 5 dall’arco), Gary Harris (15 con 17 tiri, 8 errori da dentro il perimetro) e Will Barton (20 con 19 tiri, 2 su 7 dall’arco). Tutto positivo il Plus/Minus del quintetto: poco importa se la second-unit si è fatta stracciare da quella degli avversari.

Gli Spurs trovano un insperato contributo da Joffrey Lauvergne: 26 punti con 12 su 15 dal campo, 11 rimbalzi di cui 4 offensivi. Ma i titolari danno troppo poco. 24 punti equamente divisi tra Davis Bertans e Dejounte Murray; 10 e 7 carambole da Pau Gasol; 2 punti, 2 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate, 2 palle perse, 2 falli da Kyle Anderson. Nota lieta per coach Pop anche i 17 e 4 assist di Tony Parker, ormai stabilmente in uscita dalla panchina.

Clicca per commentare

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Advertisement
Advertisement
Advertisement

Altri in Risultati NBA