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Risultati NBA: Oladipo corsaro a San Antonio, Spencer Dinwiddie è troppo forte

Nelle altre due partite della notte i Lakers battono i Knicks e Orlando passa sul parquet di Boston

(21-26) New York Knicks 107-127 Los Angeles Lakers (17-29)

Troppa LA nell’ultimo quarto per dei Knicks, smontati pezzo-pezzo da un attacco che ha prodotto 114 punti di media nelle ultime 5 partite. Alla seconda W di fila (nonché sesta nelle ultime 8), i Lakers hanno un record migliore di ben 5 squadre nella lega, e sono alla pari con Phoenix. Ad assistere alla quinta vittoria casalinga consecutiva per i ragazzi di Luke Walton anche i Red Hot Chili Peppers.

Decisivi Jordan Clarkson e Julius Randle. Il primo è miglior marcatore della partita con 29 punti (con 10 assist, 6 rimbalzi e 3 rubate dalla panchina), mentre il secondo è dominante con 27 punti, 12 rimbalzi e 5 assist. Se, durante l’assenza di Lonzo Ball (problemi al ginocchio), le due guardie titolari (Tyler Ennis e Josh Hart) hanno totalizzato 0 punti in due, Alex Caruso offre una solidissima mezz’ora da 9 punti e 8 assist. Con una brutta botta subita al dito, Kyle Kuzma ha chiuso con 15 punti e letteralmente nient’altro. Nessun rimbalzo o assist o rubata o stoppata o palla persa. Due falli, ecco. Debutto NBA per Nigel Hayes. Un tizio ha vinto $100k mettendo il tiro da metà-campo. Ma è la Alex Caruso Appreciation Night a Los Angeles:

https://twitter.com/Lakers/status/955187058380648448

Bene per i padroni di casa anche Lopez e Ingram, mentre i Knicks hanno avuto 51 punti equamente distribuiti tra Porzingis, Beasley e Hardaway Jr., ma consentono il 56% ai Lakers. Jarrett Jack ha tirato male (3 su 11) ma distribuito 10 assist, Enes Kanter ha scritto doppia-doppia (12 punti e 14 rimbalzi) e Courtney Lee ha segnato 2 delle 4 bombe tentate chiudendo con 16 punti. Nonostante un ottimo 2 su 2 dall’arco, Kristaps Porzingis non è riuscito a caricarsi i suoi sulle spalle: peggior Plus/Minut tra i titolari, -13. 7 punti e 3 assist per Frank Ntilikina dalla panchina.

 

(18-29) Brooklyn Nets 101-100 Detroit Pistons (22-23)

STEPHEN CURRY

STE CU

S

SPEN DIN

SPENCER DINWIDDIE!!!

Il prodotto dell’Università del Colorado, dopo tante stagioni tra anonimato e G League, dopo che gli stessi Pistons lo avevano messo in un angolo, si è preso la rivincita segnando il canestro della vittoria.

Sotto di 1 a 4,7 secondi dal termine, Joe Harris rimette nelle mani di Dinwiddie. Ish Smith lo porta al centro, dove il corpaccione di Drummond arriva in aiuto. Dopo aver fatto saltare la guardia col #14, Dinwiddie segna in faccia a Dre con un tiro complicatissimo, sufficiente per consegnare la diciottesima vittoria stagionale (seconda di fila) ai suoi Nets. Alla quinta sconfitta di fila, invece, Detroit non è più quella bella macchina da vittorie della prima parte di stagione.

Dinwiddie pareggia C.J McCollum dei Portland Trail Blazers come maggior numero di canestri segnati per pareggiare o andare in vantaggio nell’ultimo minuto di una partita o di un supplementare: ben 6 canestri del genere. I due sono inseguiti da Barnes e Westbrook con 4.

Grazie al canestrissimo finale, Dinwiddie è pure il miglior marcatore dell’incontro: 22 punti con 13 tiri, addizionati a 4 rimbalzi e 5 assist. 21-8-7 per Rondae Hollis-Jefferson, mentre DeMarre Carroll e Joe Harris combinano per 28 punti. Ad una Detroit che ha tirato col 31% dall’arco non bastano i 20 con 7 rimbalzi e 5 assist di Tobias Harris, nemmeno i 31 combinati dalla panchina per Stanley Johnson e Luke Kennard. 13 carambole ma solo 7 punti per Andre Drummond. Per rimanere in zona Playoffs ai Pistons serve ben altro.

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