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Risultati NBA: CP3 batte i Lakers al doppio overtime, troppo Kyrie Irving per i Nets

Lou Williams scrive 40: Charlotte affonda, i Clippers si rilanciano. Bene Washington e Philadelphia, che devono sudare contro Chicago e Phoenix. Vittorie dominanti per Minnesota e Memphis.

(23-14) Minnesota Timberwolves 107-90 Indiana Pacers (19-18)

No Oladipo no party. Da quando il ginocchio del loro miglior giocatore (25 punti ad allacciate di scarpe) ha fatto le bizze, i Pacers sono 0-3. Vittoriosi nell’Indiana i Minnesota Timberwolves, che dopo aver aggiustato alcuni problemini di minutaggio hanno vinto sei delle ultime sette. I ragazzi di coach Thibodeau sono ora saldamente al quarto posto ad Ovest, due partite dietro San Antonio e tre davanti OKC.

Se nel primo incontro stagionale tra le due squadre i Pacers avevano segnato 130 punti con un franchise-record 66,7% dal campo, stavolta Minnesota ha tenuto gli avversari al 38,8% dal campo. Indiana ha segnato meno solo in un’altra circostanza questa stagione: la recente sconfitta a Detroit, dalla quale Indiana ha intrapreso un brutto filotto di 4 sconfitte consecutive. Indiana ha iniziato 0 su 11 con 5 palle perse: Minnesota è scappata via 17-0. A fine terzo quarto, il tabellino recita un impietoso ma palindromo 85-58 per gli ospiti. I Timberwolves, secondo Jimmy Butler, hanno studiato a lungo tale sconfitta e hanno segnato 22 punti più degli avversari nel pitturato.

10 su 11 dalla lunetta, 8 su 11 dal campo e 26 punti, 6 rimbalzi e 5 assist per un Jimmy Buckets in grande spolvero. Karl-Anthony Towns chiude con 18 punti, 14 rimbalzi e 6 stoppate. É di quest’ultimo il peggior Plus/Minus del quintetto dei Twolves: +26. 17 e 9 rimbalzi per Taj Gibson, 20 punti con 19 tiri in due per Andrew Wiggins e Tyus Jones, che ha preso il posto di un infortunato Jeff Teague in quintetto. Minnesota ha spazzato via Indiana nonostante un 7 su 24 combinato dalla panchina per Bjelica, Crawford e Muhammad. I Twolves hanno pure tirato poco e male dall’arco: 4 su 19 per un misero 21,1%.

Ai Pacers non basta il career-high di Joe Young, che dalla panchina ha sfruttato il vuoto lasciato da Oladipo per segnare 20 punti. Si salvano Bojan Bogdanovic e Cory Joseph, il resto è da dimenticare: 2 su 9 dal campo e -35 di Plus/Minus per Lance Stephenson, malissimo Myles Turner (0 su 5 dal campo, 19′ di gioco, 1 solo punto). Indiana deve voltare pagina, in fretta.

(12-25) Memphis Grizzlies 114-96 Sacramento Kings (12-24)

Anche la partita del Golden 1 Center nella capitale della California è stata a senso unico. Memphis ha chiuso il primo quarto avanti 36-22 e, vincendo pure il secondo e il terzo periodo, si è trovata all’inizio degli ultimi 12′ avanti 90-63.

Un pesante garbage time finale ha dunque permesso a coach Bickerstaff di far riposare i migliori giocatori: nessuno ha toccato quota 27′ giocati. Ex della partita, Tyreke Evans – il cui contratto annuale rischia di essere rimpiazzato da uno ben più lauto e corposo la prossima estate – ha segnato 26 punti con 7 rimbalzi e 5 assist, portando i Grizzlies 3-2 nelle ultime cinque. Tranquillo Marc Gasol, dall’altra parte bene Cauley-Stein (21 punti). Sacramento, alla quarta sconfitta nelle ultime cinque, ha perso per infortunio Fran Mason III.

Adoro giocare contro la squadra che mi ha draftato.

ha aggiunto a fine partita. Il rookie dell’anno nel 2010 non era però l’unico ex della sfida. (Evans, diversi anni fa, la vinse così per i Kings contro Memphis).

Davvero un fratello. […] Mi manca ogni giorno.

dice Marc Gasol rispetto al ragazzone che lo ha marcato per tutta la partita, l’ex compagno di merenda Zach Randolph.

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