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Warriors, Kerr si pente: “Non avremmo dovuto far giocare Durant contro OKC”

Coach Kerr, non ancora sicuro della partecipazione di Durant alla sfida di stasera contro i Pelicans, si pente di averlo messo in campo contro OKC

La partita di stanotte contro i Chicago Bulls è stata la seconda saltata da Kevin Durant delle ultime tre e potrebbe non essere l’ultima.

Nella conferenza stampa postpartita, infatti, Steve Kerr, alla domanda se il numero 35 giocherà nella sfida di stanotte contro New Orleans, ha risposto con molta cautela, definendolodoubtful” (in dubbio) per la partita, aggiungendo:

Io pensavo stesse bene, tutti noi lo pensavamo, ma dopo la partita di Mercoledì (quella contro Oklahoma City) ha cominciato a sentire un dolore. Sono sicuro che la lega sarà felice perchè lo abbiamo fatto giocare nella partita “chiave” contro Russell Westbrook, ma da quell’incontro ne è uscito dolorante, quindi non avremmo dovuto farlo giocare.

Ora dovremo stare attenti. Non penso sia nulla di serio, ma dobbiamo assicurarci che stia davvero bene, quindi per la partita è ancora in dubbio.

Parlando di “partita chiave” il riferimento di Coach Kerr è andato alla NBA e al suo nuovo calendario studiato appositamente per proteggere 22 incontri di alto profilo e che sono trasmessi in diretta nazionale (tra cui appunto Golden State – Oklahoma City). A questa nuova struttura del calendario si è unito un memo inviato dalla NBA ai GM e agli staff delle varie squadre che vieta, pena una multa di almeno 100000$, di far riposare giocatori sani in occasione di queste 22 partite, sistema profondamente criticato dagli allenatori e che, nel caso di KD, ha portato a complicazioni inaspettate ed evitabili.

 

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